Non tutti sono rimasti pienamente soddisfatti dal capitolo conclusivo di quella che viene considerata come una delle migliori trilogie mai prodotte in ambito videoludico. Mass Effect 3, seppur solidissimo, ricco di azione, bravo a tirare le fila di tutte le trame rimaste ancora irrisolte nel corso dei suoi predecessori, aveva un grandissimo difetto: il finale, componente che è stata sistemata (ma non troppo) con alcune aggiunte successive alla release. Questo non può però cancellare l’importanza di questa serie, un appeal ancora oggi immutato che si è trasformato in spasmodica attesa il giorno in cui BioWare ed Electronic Arts annunciarono la nuova incarnazione del franchise. Mass Effect: Andromeda si prepara ad arrivare sul mercato carico di novità, tradizione e grandi aspettative dal pubblico, con un debutto previsto per il 21 marzo su PS4, Xbox One e PC. I cambiamenti saranno molti, lo zoccolo duro del gioco rimarrà sostanzialmente invariato. E i giocatori sono già in fibrillazione per la nuova galassia da esplorare.
Partiamo proprio da qui, Andromeda. Tutta nuova, tutta da scoprire. Mass Effect: Andromeda abbandona la nostra galassia, la Via Lattea, e si lancia nell’esplorazione di un luogo lontanissimo dal nostro pianeta ma che forse rappresenta l’unica via di salvezza per la razza umana. Andromeda sarà una galassia molto vasta da esplorare, con tanti pianeti visitabili (non tutti, come hanno confermato gli sviluppatori), e il suo sviluppo è stato quasi “casuale”. Gli scienziati, al giorno d’oggi, non possiedono una conoscenza totale di Andromeda vista la distanza e le sue dimensioni, e dunque questo ha lasciato grandissima libertà creativa e narrativa agli sviluppatori, che hanno potuto anche ideare pianeti, stelle e sistemi da zero (cosa peraltro già avvenuta nella trilogia originale, ovviamente).
I pianeti mostrati, per il momento, sono stati vari. Il primo, visto in uno dei primissimi trailer, è situato nell’ammasso stellare di Helius, dove abbiamo intravisto lande fredde e buie, e sul quale si danno lotta tante razze aliene per il suo controllo, evidentemente un punto strategico della galassia (forse per gli ingressi e le migrazioni, e difatti secondo molti sarà la prima location del gioco). Pochi giorni fa abbiamo avuto un assaggio anche di un altro pianeta, caratterizzato da intensa attività vulcanica e sorvegliato da unità robotiche non proprio amichevoli. Nel trailer di annuncio, datato giugno 2015, abbiamo però avuto modo di dare uno sguardo più o meno da vicino ad alcune location che spingeranno la varietà delle ambientazioni a grandi livelli. Vaste lande desertiche, montagne innevate con fiumi di liquidi dalla provenienza e dalla composizione sconosciuta, paesaggi dorati che ricordano artwork del Venere immaginato dagli artisti di Destiny, vallate con gigantesche creature aliene volanti.
Sarà anche interessante osservare le conseguenze sulla galassia dopo il nostro arrivo. Per la prima volta nel corso della serie, infatti, saranno gli esseri umani ad essere gli invasori. Ricalcheremo il ruolo dei Razziatori nella trilogia originale? La Terra è ormai in pericolo (il gioco è ambientato dopo gli avvenimenti del primo Mass Effect), e la Via Lattea è sotto attacco, quale miglior strategia se non quella di pianificare una rinascita della razza in un’altra galassia? Un plot già immaginato in diverse opere, non ultima il film di Christopher Nolan Interstellar, dove gli umani si organizzano per spedizioni scientifiche in sistemi stellari lontani anni luce per far ripartire la vita, condannata da una Terra divenuta inospitale. Saremo invasori pacifici oppure no? Toccherà a noi, speriamo, scegliere quale destino riservare alle specie e alle popolazioni che incontreremo sul nostro cammino? L'”universo” di Andromeda sarà tutto da scoprire, e in questo noi saremo anche una specie di studiosi ansiosi di scoprire quali forme di vita animali e vegetali si nascondo sugli innumerevoli pianeti della galassia.
BioWare ha già fatto sapere di aver ritoccato il sistema di coperture per renderlo più efficace e più all’avanguardia, ma il pezzo forte si chiama jetpack. Indecisi all’inizio sulla sua reale utilità (le terrificanti sezioni platform mostrate al PlayStation Meeting a settembre ci hanno quasi fatto rabbrividire), dall’ultimo video mostrato si evince come questo sarà una parte integrande e funzionale del nostro combattimento, sempre rigorosamente in terza persona e sempre con a disposizione le abilità tecnologiche e biotiche che abbiamo costantemente ritrovato nei titoli della serie. Dal jetpack deriveranno anche nuove possibilità di combattimento, non solo per la possibilità di restare in aria ma anche per il boost in avanti che ci conferirà lo zaino a propulsione. Tornerà, inoltre, fondamentale per le fasi di esplorazioni, il Nomad, nuovo mezzo fuoristrada che ci accompagnerà nelle sezioni più pericolose per l’esplorazione a piedi.
Ryder, il protagonista, si saprà dimostrare un nuovo capitano Shepard? Non sappiamo se avrà lo stessoi carisma, ma certamente quello che per ora sappiamo che è Ryder dovrà contare sulle sue forze per scoprire i misteri di Andromeda, per portare in salvo la razza umana e per compiere decisioni importanti che potrebbero avere risvolti inaspettati. Non abbiamo, infine, parlato della modalità multiplayer, che verosimilmente si integrerà con il single player come già accaduto in Mass Effect 3. I suoi effetti veri e propri sono ancora però un’incognita, e sappiamo solamente che non influirà sicuramente sul finale. O sui finali. Su questo BioWare non ha ancora confermato la molteplicità della conclusione della narrazione. Dare ai giocatori troppa libertà significherebbe precludere l’arrivo di un sequel, a meno che gli sviluppatori non si ingegnino per trovare una soluzione.
La galassia è a portata di mano, i giorni che ci separano dalla sua scoperta sono pochi. Mass Effect: Andromeda atterrerà sulle nostre console e i nostri PC dal 21 marzo 2017,
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