Dopo Titanfall 2 e Pro Evolution Soccer 2017, agosto ci ha regalato un’altro gioco da provare in anteprima. La beta di Battlefield 1, disponibile fino all’8 settembre, è infatti aperta a tutti i giocatori PS4, Xbox One e PC, e oltre a far registrare numeri molto interessanti sta anche delineando un quadro molto più chiaro del prossimo FPS di casa DICE. I dubbi sorti in fase di analisi delle prime immagini e informazioni, quando il concetto di Prima Guerra Mondiale poneva Battlefield di fronte ad un quadro non compreso da tutti, sono stati prontamente smentiti dalle ore passate a giocare sulla beta del gioco. Sì perché dopo aver disintegrato nemici a bordo dei Titani nel più totale contesto futuristico, ci voleva un sano ritorno al passato. È esattamente quello a cui punta DICE, e dalle impressioni Battlefield 1 può realmente fare centro.
Luogo d’azione della beta è il Deserto del Sinai, una delle mappe che ritroveremo naturalmente nella versione finale del gioco e che ci ha già dato un chiaro segnale delle caratteristiche intrinseche dell’FPS. La stessa ambientazione viene utilizzata per le due modalità della beta, Conquista e Rush: poco da dire su entrambe, che i veterani di Battlefield conoscono benissimo. La prima è una modalità basata sulla conquista di alcuni punti di controllo in un’area decisamente gigantesca: più si mantengono sotto il proprio dominio, più si guadagneranno punti. La seconda è invece inserita in un contesto più ridotto, ma comunque lontano dalle dimensioni che può avere una mappa, ad esempio, del rivale Call of Duty. In Rush il vostro obiettivo sarà infatti difendere (o attaccare, a seconda dell’occasione) due stazioni di SOS che stanno trasmettendo informazioni. Ogni qualvolta che i due telegrafi verranno distrutti, l’azione si sposterà in un’altra parte del Deserto del Sinai, dove altri telegrafi saranno presenti. Se le modalità non ci dicono nulla di nuovo, i grandi cambiamenti arrivano naturalmente dal cuore del gameplay, ossia armi e veicoli. Siamo nella Prima Guerra Mondiale, dimenticate gli AK-12 e i jet di Battlefield 4: stavolta è tutto diverso.
Come sempre per la serie, DICE decide di puntare sul “realismo” (appositamente tra virgolette, si tratta di un’assunzione fatta sulla base del confronto con gli altri blasonati rivali FPS). Ed è naturale che, dovendo puntare su una rappresentazione più realistica possibile della realtà, il setting della Grande Guerra abbia portato grossi cambiamenti al gameplay, anche per un veterano della serie Battlefield. Fermo restando che i punti cardine della modalità multiplayer sono rimasti sempre gli stessi (le 4 classi, la presenza dei veicoli aerei in aree molto grosse), non si può certamente dire che il feeling con le armi sia rimasto invariato rispetto agli ultimi Battlefield 4 e Hardline di Visceral Games. Ci troviamo infatti in un’epoca nella quale le armi, automatiche e non, sono costruite e funzionanti in maniera drasticamente differente rispetto a quelle che conosciamo, anche videoludicalmente parlando. Sparando il primissimo colpo ve ne accorgerete sin da subito: il rinculo sarà una caratteristica da gestire con grande attenzione durante uno scontro a fuoco, e questo soprattutto se andremo ad utilizzare armi come fucili d’assalto o mitragliatrici leggere. Sotto questo punto di vista, abbiamo trovato molto più gestibili, almeno per il momento, armi a colpo singolo, come quella di cui è fornita il medico. Non sappiamo se il rinculo, forse fin troppo esagerato in relazione al gameplay, di alcune armi verrà sistemato nelle fasi conclusive della lavorazione sul gioco, ma se così non sarà si tratterà di un livello di sfida molto buono col quale confrontarsi nel multiplayer.
Oltre alle normali armi primarie e secondarie, ogni classe avrà il suo equipaggiamento personalizzato, che per alcuni consiste nelle mine anticarro. Ecco, sotto questo punto di vista abbiamo visto un leggero sbilanciamento a sfavore dei soldati, dotati di esplosivi molto poco efficaci (anche le semplici granate fanno meno danno rispetto a quello a cui siamo abituati) specialmente verso i mezzi corazzati. Tali mezzi potranno contenere fino a 5 giocatori, e possiamo assicurarvi che si tratta di vere e proprie macchine da guerra, che saremo in grado di abbattere solamente sfruttando un grande gioco di squadra. Una consuetudine, per Battlefield, ma da quel che abbiamo visto in questo scorcio di gioco possiamo intuire che la Grande Guerra necessiterà di ancora più attenzione rispetto a prima, lasciando poco spazio ad azioni solitarie e sparatorie alla Rambo, o a scorribande selvagge a bordo dei nuovi e inediti mezzi di trasporto, i cavalli. Ottimi per spostarsi rapidamente, buoni per sorprendere senza troppo rumore il nemico e trafiggerlo con la nostra spada, ma con naturalmente poca vita rispetto ai mezzi a motore.
Il paesaggio offerto dal Deserto del Sinai ci ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, non tanto per l’ovvia desolazione (è un deserto!) delle lande, quanto per i pochi dettagli riempitivi che abbiamo trovato, una critica che trovammo già nell’ultimo titolo DICE, Star Wars: Battlefront, che in certe ambientazioni era fin troppo sterile. Sperando in ambientazioni più ispirate e meglio dettagliate, non possiamo però non restare a bocca aperta guardando alla distruttibilità degli ambienti e al meteo dinamico. La tempesta di sabbia che ci sorprenderà nel bel mezzo di un match nel Deserto del Sinai è splendidamente realizzata, e cambierà anche il vostro approccio alla partita rendendo la strategia da applicare molto più dinamica. In attesa di scoprire cosa hanno riservato per la versione finale del gioco, non possiamo fare altro se non ritenerci soddisfatti di Battlefield 1. La formula di base dell’FPS di casa EA è stata integrata completamente con le nuove meccaniche, e ancora una volta Battlefield si appresta ad approdare sul mercato in grande forma. Certo, se in fase finale si sistemeranno anche i piccoli bug come quando occorre scavalcare una roccia, oppure rendere al 100% funzionanti i server, l’impressione sarà ancora migliore. Appuntamento al 21 ottobre, quando Battlefield 1 sarà il suo esordio ufficiale su PS4, Xbox One e PC. Ora non resta che scoprire cosa ha realizzato Infinity Ward su Call of Duty: Infinite Warfare, dopodiché un quadro generale completo dei tre maggiori FPS in uscita in autunno sarà completo.
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