Electronic Arts ha rilasciato finalmente la demo dedicata a FIFA 17, nuovo titolo della serie di simulazione calcistica. Noi di Uagna abbiamo così deciso di provarla in modo da potervi dare le nostre impressioni in merito. Bene, detto questo possiamo iniziare con l’approfondimento in questione; vi auguriamo una buona lettura.
IL VIAGGIO
Una delle più grandi novità di FIFA 17 è stata senza dubbio l’inserimento de “Il Viaggio“, ovvero una sorta di modalità storia che, fin ad ora, non si era mai vista in alcun gioco calcistico. Bene, la modalità in questione è stata inserita anche nella demo e abbiamo quindi deciso di provarla immediatamente. Una volta aver avviato tale modalità, abbiamo impersonato Hunter, un giovane giocatore approdato al Manchester United. Dopo una breve cut-scene iniziale, ci siamo ritrovati all’interno dello spogliatoio dei Red Devils, poco prima dell’inizio della partita contro il Chelsea, in cui abbiamo potuto fare la conoscenza di Josè Mourinho (dato che per la prima volta saranno implementati anche i volti reali di alcuni allenatori). Una volta iniziata la partita, abbiamo dovuto aspettare il secondo tempo per poter finalmente entrare in scena e mettere le mani sul nostro pad. In particolare, per tutta la durata della partita avremo un indicatore che segnerà il punteggio del giocatore in tempo reale a seconda delle reti, degli assist o dei passaggi che faremo. Come se non bastasse inoltre, ci saranno anche una serie di sfide bonus che ci permetteranno di incrementare tale punteggio e che ci invoglieranno a cambiare stile di gioco. Terminata la partita, siamo stati intervistati e la cosa particolare è stata la possibilità di poter scegliere noi stessi la risposta da dare, (uno stile che ricorda molto da vicino Mass Effect o Fallout ad esempio). Ogni risposta contribuirà a formare il nostro carattere, che potrà essere pacato, impulsivo o bilanciato. Purtroppo non abbiamo potuto approfondire questa nuova feature, per capire se il carattere da noi creato avrà o meno risvolti sul proseguimento della storia. Certo è che “Il Viaggio” è una modalità molto promettente che non vediamo l’ora di poter provare interamente.
ENTRIAMO IN CAMPO
Dopo aver provato la modalità storia ci siamo buttati a capofitto sulle classiche partite amichevoli, per poter studiare più a fondo il gameplay e i suoi cambiamenti rispetto al titolo precedente. In questa demo, in particolare, abbiamo avuto la possibilità di provare diverse squadra come Olympique Lione, PSG, Real Madrid, Seattle Sounders, Tigres, Chelsea, Bayern Monaco, Gamba Osaka, Inter, Juventus, Manchester City e Manchester United. Una volta scesi in campo abbiamo subito ritrovato un feeling molto simile a quello di FIFA 16, ma non identico, segno che Electronic Arts ha apportato alcune piccole modifiche al gameplay. Prima di tutto è evidente di come il gioco sia ora più basato sulla fisicità dei giocatori e sugli scontri. Inoltre anche la palla non da più la sensazione di rimanere incollata ai piedi dei giocatori (in particolare quelli più abili) e anche i passaggi e i filtranti sono ora più realistici, in modo da poter sfruttare nel migliore dei modi i movimenti dei nostri compagni di squadra. Lo stile della difesa è invece rimasto pressochè identico ma sono migliorate notevolmente le scivolate e il posizionamento dei difensori, specialmente quando si cerca di tirare dalla distanza. In queste situazioni infatti i difensori cercheranno in ogni modo di bloccarvi lo specchio della porta facendo muro con il proprio corpo. A dirla tutta però, abbiamo notato dei problemi proprio con i tiri dalla lontananza e, in particolare, con quelli ad effetto. Abbiamo infatti provato diverse volte a tirare fuori dall’area avversario e la maggior parte delle volte abbiamo segnato goal spettacolari all’angolino, lasciando il portiere quasi impietrito.
Da sottolineare inoltre il cambiamento dei calci d’angolo e dei calci piazzati, che adesso potranno essere calciati in modo più preciso grazie ad un segnalino che ci indicherà dove andrà a finire la palla (e con la possibilità di guidare un giocatore che si trova al centro dell’area). Anche questa nuova feature, a nostro parere, ci è sembrata fin troppo efficace dato che ogni volta che calciavamo, la palla arrivava nella testa dei nostri giocatori, seppur più bassi di quelli avversari.
L’intelligenza artificiale dei portieri sembra invece essere rimasta molto simile a quella di FIFA 16 e l’unico problema riguardano i tiri a giro di cui abbiamo parlato poco sopra.
Da ricordare infine che anche la meccanica dei rigori è stata nuovamente modificata rispetto al passato. E’ infatti sparita la barra in fondo a destra dello schermo e starà ora a noi decidere rincorsa, angolazione e potenza del tiro. Inizialmente capire questa nuova feature è stato abbastanza difficile ma, con il passare del tempo, è diventato tutto molto più semplice.
IL CORAGGIO DI CAMBIARE
Concludiamo questo articolo dicendo che Electronic Arts ha avuto il coraggio di apportare numerose modifiche all’interno di FIFA 17, che hanno in parte rivoluazionato la serie. Sono stati apportati notevoli miglioramenti al controllo della palla, ai passaggi, ai filtranti, ai movimenti dei giocatori e, in particolare, a quelli della difesa. Oltre a ciò, è stato implementato un nuovo modo per tirare i calci piazzati e per tirare i rigori e, come se non bastasse, si è passati dal motore grafico Ignite al Frostbite, che va a migliorare i volti di molti giocatori (sebbene alcuni rimangano ancora abbastanza anonimi). Certo, durante la nostra prova abbiamo trovato alcuni difetti, ma niente che non possa essere risolto con una patch al day-one.
Prima di concludere vi ricordiamo inoltre che abbiamo anche avuto l’opportunità di provare la demo di PES 17, che è già arrivato sugli scaffali.
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