Nelle retrovie dell’imponente padiglione Sony alla Milan Games Week 2017, c’era una gradita sorpresa ad attendere i fan. Lo scorso anno toccò a Horizon: Zero Dawn, il gioco di Guerrilla Games uscito sul mercato a marzo di quest’anno. Questa volta la sorpresa si chiama Days Gone, altra esagerata esclusiva PlayStation 4 sviluppata da Sony Bend Studio e che uscirà nel corso del 2018 (pronostico fine estate/inizio autunno). Purtroppo, però, niente prova diretta controller alla mano: di Days Gone abbiamo solamente potuto ammirarne le qualità con gli occhi, mentre a giocare era un addetto apposito dello staff. Questo però non mi vieta, oggi, di parlarvi delle mie impressioni su ciò che ho visto.
La demo di circa 10 minuti vista in azione era la stessa mostrata nel corso dell’E3 2017 a Los Angeles, ma già una differenza di non poco conto si è vista: il meteo. Come già sappiamo, Bend Studio ha più volte ribadito la presenza e l’importanza del meteo dinamico nel gioco, e del fatto che una missione potrà essere affrontata da ogni giocatore con condizioni climatiche differenti. Nella giornata di venerdì, a Milano, Deacon ha incontrato la neve, e dunque eccolo in sella al suo fidato destriero a motore lungo strade imbiancate e fredde foreste andare alla ricerca di un compagno (?) catturato dalle fazioni nemiche. Dopo una panoramica dei vasti paesaggi che potranno essere esplorati, che spero non saranno monotematici e ripetitivi, il protagonista giunge finalmente all’accampamento nemico. Da liberare, ovviamente, nel modo più silenzioso possibile per evitare occhi e orecchie indiscreti.
Sbolognando sin da subito la questione tecnica (il gioco, dal vivo, è graficamente impressionante, ma non posso dirvi nulla sul sonoro in quanto il frastuono era eccessivo anche nella stanzetta privata allestita per l’occasione), ci tengo a dirvi che Days Gone è un gioco che sembra funzionare alla grande ma che non mi ha entusiasmato, neppure al suo annuncio. Di questo, però, vi parlerò successivamente. Concentriamoci su ciò che la demo proponeva, e cioè l’azione furtiva di Deacon a caccia di nemici fino a quando, ad un tratto, non viene avvistato da un ostile e ne consegue una intensa sparatoria. Da quello che sappiamo, ogni missione di Days Gone potrà essere affrontata a discrezione del giocatore, ma è chiaro che una azione stealth, in un mondo post-apocalittico nel quale c’è un pericolo ad ogni angolo, riserva emozioni e immersività maggiori. E in effetti, a vedere questa demo su schermo, le capacità di Deacon sembrano improntate proprio verso un approccio silenzioso e letale, come l’utilizzo di trappole speciali, di diversivi (il classico sasso lanciato lontano che mette in allerta il nemico e lo distrae) e della speciale visione che gli consente di individuare ordigni e trappole nemiche (sì, un “Occhio dell’Aquila” made in Bend Studio).
Dopo aver fatto piazza pulita del primo gruppo ostile, inizia la fase più action con sparatoria annessa, che a dire il vero non è sembrata particolarmente esaltante. Su questo, però, non posso espormi più di tanto. Ho notato evidenti problemi all’AI dei nemici, così come anche un gunplay non eccellente, ma si tratta solamente di impressioni, e il fatto di non conoscere la difficoltà alla quale è stata giocata la demo impedisce considerazioni affidabili sull’intelligenza dei nemici che, in più di un’occasione, hanno mancato colpi facili o evitato di colpire a muso duro di fronte a noi. Da segnalare però l’importante componente degli altri nemici del gioco, gli zombie/infetti/chiamateli come volete. Anche loro, in definitiva, sono un’ottima mossa per contrastare i gruppi armati scatenandoli contro di essi, ma in questo caso potrebbero rivelarsi una pericolosa arma a doppio taglio.
https://www.youtube.com/watch?v=6uED22JERB8
Per tirare le somme, la visione dal vivo di Days Gone ha restituito esattamente le sensazioni che avevo sin dal primo momento, quando nell’E3 2016 venne annunciato sul palco della conferenza Sony. Game design e concept nuovo titolo di Bend Studio affondano le loro radici in produzioni come The Last of Us di Naughty Dog e Far Cry di Ubisoft, fondendone alcune meccaniche e proponendo un mix che potrebbe davvero essere esplosivo e interessante. Intendiamoci, tecnicamente stiamo parlando di una produzione mostruosa, e la buona varietà sul fronte gameplay è molto rassicurante, ma Days Gone è qualcosa che, allo stato attuale delle cose, sa di già visto, di già esplorato più volte nel panorama videoludico recente. E forse è proprio questo che frena il mio entusiasmo, alle stelle invece per altre esclusive PS4 come God of War e Spider-Man. Questo non vuol dire però, e attenderemo la versione finale per pronunciarci, che il gioco non abbia carattere, anzi: aspettiamo grandi sorprese da Bend Studio, che già in passato ha stupito in positivo.
Scrivi un commento