In questi giorni, esattamente dal 18 al 21 novembre, era disponibile per PS4, Xbox One e Pc l’Open Beta di Steep. Noi di Uagna abbiamo provato per voi il nuovo gioco targato Ubisoft, e dopo tre giorni nelle cime innevate dell’arco Alpino, siamo pronti a darvi le nostre impressioni su quello che è a tutti gli effetti un progetto ambizioso ed innovativo.
Innanzitutto Steep è un gioco Free Roaming riguardante 4 sport estremi: snowboard, sci, parapendio e la tuta alare. Il gioco, che può essere affrontato completamente in single player, ha una forte componente multiplayer sia social che di sfida tra i vari Riders (così sono chiamati gli spericolati protagonisti di questi sport), in quanto se giocato online rende l’ambientazione di gioco un enorme hub social in cui gareggiare con altri giocatori. L’obbiettivo del gioco è quello di esplorare l’ambiente completando le varie attività (gare) presenti nella mappa, o semplicemente girovagando per le montagne armati di binocolo e della nostra attrezzatura. Tra le varie possibilità offerte dal titolo Ubisoft, importante è quella di scegliere la visuale con cui affrontare il gioco, tra prima e terza persona, grazie alla pressione di un tasto. L’ambientazione, che nella versione finale sarà rappresentata da tutto l’Arco Alpino, nella Beta era costituita da solo tre porzioni dell’intera mappa: Aravis, Tirolo e Aiguilles. Le montagne innevate che fanno da sfondo alle peripezie del giocatore sono un elemento centrale e veramente ben caratterizzato, i particellari dei fiocchi di neve e la modellazione del terreno innevato rendono agli occhi di chi gioca la sensazione di un manto soffice che nel suo avvolgere gli elementi, nasconde molte insidie. Se dal punto di vista della modellazione dei terreni e degli ambienti il gioco è abbastanza di buon livello, dove Steep lascia un po’ il fianco scoperto sono i momenti delle discese più repentine, soprattutto quando il giocatore deve evitare ostacoli sul suo percorso. In questi momenti infatti, oltre ad un framerate che non risulta perfettamente stabile, troviamo spesso dei fastidiosi bug di compenetrazione con gli oggetti che ci hanno spesso costretto a ricominciare la partita.
Il rider, che il giocatore potrà scegliere tra vari samples alla fine del tutorial aprendo il menù principale, potrà essere completamente personalizzabile dal punto di vista del vestiario e dell’attrezzatura. La varietà di elementi estetici è veramente notevole (da notare la possibilità di indossare capi veramente fuori di testa) rendendo così ogni personaggio libero di essere unico e riconoscibile. Da sottolineare come questi elementi si possano sbloccare con il completamento delle attività in-game o con l’utilizzo di una sorta di valuta ottenibile anch’essa dalle stesse. Interessante come a ogni attività svolta, e di conseguenza anche l’esperienza ottenuta da essa, corrispondano diversi archetipi specifici: Freestyler, Pro Rider, Bone Collector, Esploratore, Rider Extreme e Freerider. Ognuno di questi “rami” aumenterà con il guadagno della propria esperienza, ottenuta dalle attività corrispondenti e dallo stile di completamento delle attività. Facciamo un esempio: se partecipate ad un’attività che prevede la vittoria per maggior numero di punti guadagnerete esperienza del ramo Freestyler, e se mentre lo svolgerete vi atterrete solo ad un grande numero di trick otterete solo esperienza di quel ramo, se invece i trick saranno così spericolati da farvi sfiorare la rottura del collo guadagnerete anche punti del ramo Rider Extreme. Questa gestione dell’esperienza offre al gioco una profondità che, in un titolo che rischia di soffrire alla lunga di monotonia, è molto importante.
Un altro elemento molto interessante, è la presenza di alcune “missioni”, presenti in corrispondenza delle principali cime di ogni sezione di mappa, le quali raccontano la storia della montagna attraverso una voce fuori campo rappresentante “lo spirito della montagna”. Tra le note positive della nostra prova, segnaliamo come il gioco sia completamente doppiato in italiano e anche la localizzazione dei sottotitoli sia di buona fattura. Ubisoft ha poi inserito all’interno del menù delle impostazioni audio un’opzione che farà molto piacere a chi realizza montaggi con clip di gioco; infatti è prevista la possibilità di scegliere il genere di musica di sottofondo con la possibilità di riprodurre brani musicali non soggetti a copyright.
Steep è un gioco ambizioso, che prova a risollevare il genere degli sport estremi introducendoli in un mondo complesso e discretamente caratterizzato; questa beta ci ha convinto dal punto di vista della gestione delle attività e della personalizzazione del personaggio con una profondità inaspettata nella struttura dei punti esperienza. Ci hanno convinto di meno i problemi sorti nella gestione della fisica degli scontri con gli ostacoli e della stabilità del framerate. Aspettando l’uscita del gioco completo per giudicare il comparto delle classifiche multiplayer e delle funzioni social, riteniamo Steep un gioco con un buon potenziale in grado, se ottimizzato a dovere, di costituire un ottima alternativa alla monotonia del mercato odierno.
Scrivi un commento