Home Videogiochi Speciali Assassin’s Creed | Guida rapida per i neofiti: da quale gioco iniziare?

Assassin’s Creed | Guida rapida per i neofiti: da quale gioco iniziare?

La saga di Assassin’s Creed è uno dei più grandi franchise di Ubisoft e del mondo dei videogiochi in generale. La serie conta oggi moltissimi videogiochi, pubblicati a partire dal 2007 con cadenza quasi annuale: tra capitoli principali, spin-off, film, fumetti e altro, Assassin’s Creed è diventato un brand multimediale di importanza mondiale.

Con l’uscita di Assassin’s Creed: Mirage all’inizio di ottobre 2023, la serie è tornata sui suoi passi, riproponendo alcune dinamiche classiche del franchise. Sono comunque passati ben 16 anni dal suo esordio, e molti utenti, specie coloro che non hanno assistito al debutto e all’evoluzione della serie, potrebbero essere smarriti di fronte alla mole di contenuti dovendo rispondere a una semplice domanda: da quale gioco cominciare per recuperare la serie?

Premesso che non tutti i capitoli sono fondamentali, abbiamo identificato alcuni giochi della serie Assassin’s Creed che secondo noi sono imprescindibili per chi intende entrare, o rientrare, in questo universo narrativo. Ne parliamo qui, nel nostro speciale.

La saga di Desmond Miles

Sembra stupido pensare che non avremmo cominciato proprio da qui, ma si tratta di un passaggio obbligato. La saga di Desmond Miles include cinque videogiochi (tralasciando i capitoli spin-off per console portatili, abbastanza dimenticabili) che hanno tracciato il percorso per la crescita del franchise tra il 2007 e il 2012, e per un neofita di Assassin’s Creed rappresentano quasi un passaggio obbligato. Purtroppo, però, non è così facile recuperarli.

Il primo gioco della saga, ad esempio, può essere giocato solo attraverso retrocompatibilità su Xbox e PC, mentre è assente sulle altre piattaforme attuali; oltre a ciò, si tratta certamente del gioco che più ha risentito del peso degli anni, sia tecnicamente che come struttura, anche se è il gioco che ha comunque dato il via a tutto il franchise e ha introdotto i primi Frutti dell’Eden.

Per quanto riguarda i titoli successivi, negli anni Ubisoft ha invece riproposto varie edizioni rimasterizzate, non sempre riuscite ma se non altro utili a mantenere memoria di queste grandi produzioni, anche su Nintendo Switch. Assassin’s Creed Ezio Collection include AC2, Brotherhood e Revelations, raccontando l’epopea di Ezio Auditore in tutto il suo splendore; nel 2020 è stato anche pubblicato Assassin’s Creed III Remastered, che include non solo il titolo con protagonista Connor Kenway ma anche l’edizione HD di AC Liberation, spin-off pubblicato originariamente su PS Vita.

Pirati assassini

Osservando l’incredibile successo che la saga stava raccogliendo, Ubisoft decise che Assassin’s Creed non si sarebbe concluso nel 2012 come inizialmente programmato, ma sarebbe diventato a tutti gli effetti un brand annuale importantissimo per il futuro della compagnia. Serviva però qualcosa di fresco per rinnovare la formula e mantenere alto l’interesse, ed ecco allora Assassin’s Creed IV: Black Flag.

Sebbene vengano persi molti degli aspetti della saga di Desmond, con il Credo degli Assassini che risulta essere quasi una comparsa sullo sfondo, la storia di Edward Kenway è diventata una delle opere action adventure più apprezzate della generazione di PS3 e Xbox 360, grazie inoltre all’ampliamento delle meccaniche navali introdotte in AC3. Più che un gioco sugli Assassini, Black Flag è un gioco sui pirati: se però potete sopportare ciò, vi troverete di fronte a un titolo davvero affascinante, immerso completamente nella storia e nella lore della saga.

Secondo alcune voci di corridoio, Ubisoft ha dato il via ai lavori sul remake di Black Flag. Se sia vero, non lo sappiamo ancora, ma possiamo consigliarvi di recuperare sin da subito il gioco se ancora non l’avete mai fatto.

La svolta open world GDR

Dopo alcuni capitoli un po’ sottotono, più per la stanchezza che il franchise aveva accumulato in quegli anni che per demeriti veri e propri dei vari titoli (Unity e Syndicate sono stati molto sottovalutati, ma la stessa Ubisoft ne ha abusato), l’azienda francese ha rivoluzionato completamente la saga: da action adventure come lo era sempre stato, Assassin’s Creed: Origins diventa un open world con componenti più o meno pronunciate da gioco di ruolo, con un impatto non indifferente nel gameplay. Il setting storico è quello dell’Egitto di dominazione romana, nella complicata relazione tra Giulio Cesare e Cleopatra.

Lo stesso farà l’anno dopo Assassin’s Creed: Odyssey, che torna ulteriormente indietro nel tempo all’epoca della Grecia del V secolo a.C. e dei grandi miti. Proprio con Odyssey diventa sempre più marcata la deriva fantasy del brand: se in precedenza la Prima Civilizzazione era un elemento molto distante, in questo momento mostri e creature divine entrano prepotentemente nella lore e nel mondo di gioco, ampliando l’universo ma creando anche una dissonanza abbastanza marcata con i titoli del passato.

E per quanto riguarda Valhalla? Difficile, molto difficile consigliare a un neofita della saga di cominciare da questo capitolo. Parliamo senza dubbio del capitolo più longevo in assoluto per la serie, un open world immenso ambientato nell’epoca dei Vichinghi e ricolmo di attività e contenuti extra aggiunti con un corposo supporto post-lancio.

Tuttavia, l’ambientazione non può assolutamente rivaleggiare con i suoi due predecessori, e la filosofia stessa degli Assassini, nell’avventura di Eivor, sembra venire meno. Ciò non toglie, comunque, che Valhalla sia un titolo immenso e con tantissimi riferimenti alla lore: se cercate un titolo che vi costringa a giocare per centinaia di ore, questo è ottimo.

Il ritorno al classico

C’è anche un’altra categoria di utenti, quelli cioè legati alle origini del franchise e che non hanno però amato la deriva di Origins/Odyssey/Valhalla. Assassin’s Creed: Mirage, lanciato nell’autunno 2023, è la diretta risposta a queste richieste.

Ubisoft ha infatti ripreso le dinamiche dei capitoli classici della saga proponendo una nuova avventura in Medio Oriente per Basim, già conosciuto in Valhalla. Nonostante alcuni difetti, il gioco (ecco la nostra recensione) ha rappresentato un graditissimo ritorno alle meccaniche classiche, ridando fiducia e importanza alle fasi stealth che in precedenza, nella parentesi GDR, erano state rese superflue o addirittura impossibili. Se amate il classico Assassin’s Creed e non toccate la saga da molto tempo, insomma, Mirage è il compromesso più adeguato.

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Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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