Ricordate la notizia di circa 3 mesi fa, nella quale AT&T annunciava l’intenzione di vendere Warner Bros. Games? Sembra proprio che il colosso delle telecomunicazioni abbia cambiato idea: la divisione gaming non è più in vendita.
A giugno, i rapporti dall’America, se ben ricordate, affermavano che AT&T, società proprietaria di Time Warner e dei vari studi di gioco della Warner Bros., stava cercando potenziali acquirenti per WB Games per ottenere liquidi utili a risanare il debito.
Secondo quanto riferito all’epoca, la divisione gaming della major aveva già parecchi potenziali acquirenti come Microsoft, Activision, EA e Take-Two Interactive. AT&T, come base d’asta, proponeva un prezzo di 4 miliardi di dollari, una cifra apparentemente elevata ma giustificata se pensiamo che con WB Games il compratore si sarebbe assicurato i diritti di sfruttamento per i videogiochi di serie come Batman e Harry Potter.
E invece, niente da fare: dopo aver analizzato le prospettive di mercato, AT&T ha capito che WB Games è troppo importante per il futuro della compagnia, e dunque resterà “in casa”.
Bloomberg, che ha riportato la notizia, sottolinea che il cambiamento nella leadership senior dell’azienda potrebbe aver contribuito a questa decisione. Il CEO John Stankey, entrato in carica a luglio, potrebbe aver influenzato questo ritrovato apprezzamento per WB Games, quando invece il suo predecessore, Randall Stephenson, ha supervisionato la mossa iniziale per vendere l’unità.
Warner Bros. Interactive è stata protagonista nelle ultime settimane con le notizie provenienti dall’evento DC Fandome. In tale occasione, sono stati annunciati Gotham Knights e Suicide Squad: Kill the Justice League, i due nuovi titoli rispettivamente di WB Montreal e Rocksteady.
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