Avowed | Recensione

Dopo la parentesi di Pentiment, Obsidian Games è tornata alla ribalta con un nuovo GDR, genere videoludico in cui la software house americana eccelle come dimostrano i vari Fallout: New Vegas, The Outer Worlds o Alpha Protocol.

Stiamo parlando ovviamente di Avowed, nuova Ip ambientata nel mondo di Pillars of Eternity e annunciata ormai cinque anni fa nel corso di un Xbox Showcase. A detta degli sviluppatori, Avowed rappresenta un ritorno allo stile classico dei giochi di ruolo, incentrando gran parte del gameplay sulla storia e sulla sua interazione.

Da amanti delle vecchie opere non possiamo che essere entusiasti di provare questo nuovo titolo, che rappresenta tra l’altro il primo vero progetto tripla AAA dopo l’acquisto di Obsidian da parte di Microsoft.

Avowed sarà all’altezza dei vecchi capolavori targati Obsidian? Non resta che scoprirlo insieme continuando a leggere il presente articolo. Questa la recensione dedicata ad Avowed; vi auguriamo una buona lettura.

Nota: La versione provata è quella Xbox Series X/S.

Benvenuti nelle Terre Viventi

Sebbene Avowed sia un’IP completamente inedita, le basi narrative del gioco sono già ben consolidate. La trama di gioco è infatti ambientata nello stesso mondo di Pillars of Eternity, altro storico prodotto uscito dalle menti di Obsidian.

Protagonista del gioco è un non meglio precisato “Deiforme“, espressione con la quale vengono denominati tutte quelle persone che sono benedette (o per meglio dire maledette) da una particolare divinità. Nel mondo di Avowed, e di Pillars of Eternity, i deiformi sono considerati feccia e sono molto spesso allontanate dalle altre persone. Ciò anche a causa degli evidenti segni distintivi che caratterizzano i loro visi.

Le vicende di gioco si svolgono nel 2831 e vedono il nostro alter-ego doversi addentrare nelle “Terre Viventi” per salvare l’Impero di Aedyr, uno dei regni di Eora, da una piaga che sta devastando l’intera zona.

Il nostro scopo sarà quello di indagare su questa misteriosa malattia e capire le origini di tutto ciò. La missione, affidataci dall’Imperatore in persona, prende subito una brutta piega. Dopo qualche settimana di navigazione, la nostra nave viene colpita da palle di cannone, causandone l’affondamento.

Risvegliatoci in una spiaggia, inizieremo ad esplorare la zona circostante in cerca di risposte. Inutile dire che procedendo con il gioco la trama diventerà sempre più interessante, spingendovi a procedere nel gioco per scoprire l’evolversi della situazione. Per evitare spoiler non scenderemo ulteriormente nei dettagli ma vi possiamo assicurare che Obsidian è riuscita, ancora una volta, a creare una storyline davvero ben costruita in cui avremo la possibilità di prendere decisioni che avranno delle conseguenze ben precise.

Il sistema di dialoghi offre tantissime opzioni che influiranno più o meno incisivamente sul proseguo delle vicende. Anche l’interazione con gli altri personaggi si rivela parte integrante della storia e non sempre seguire la giusta morale porterà benefici. Dovremo seguire il nostro istinto e sperare che la scelta fatta si riveli quella migliore.

Durante l’esplorazione potremo raccogliere diverse lettere e pagine di diario che andranno ad approfondire ulteriormente la lore di fondo.

Il tutto avrà una durata complessiva di 40-45 ore, longevità che può essere facilmente superata portando a termine tutte le attività secondarie e/o opzionali. Ovviamente, la possibilità di costruire build alternative rende il titolo estremamente rigiocabile, aumentando ulteriormente l’esperienza offerta da Avowed.

Per quanto riguarda la difficoltà avremo fino a cinque opzioni che vanno dalla modalità storia a quella più difficile. Durante la prova, abbiamo giocato prevalentemente in normale notando un bilanciamento ben calibrato per gran parte del tempo. Il gioco vi metterà comunque a dura prova chiedendovi di sfruttare tutte le abilità e gli equipaggiamenti a vostra disposizione. Le Terre Viventi sono infatti disseminate di accampamenti nemici, briganti, animali e creature mostruose.

Non sempre, attaccare frontalmente potrebbe rivelarsi la scelta adatta. Tenete a mente che svolgendo attività secondarie avrete modo di crescere più facilmente di livello, rendendo la prosecuzione del gioco meno punitiva.

avowed gameplay

Spada e Scudo o Bacchetta e Grimorio?

Il sistema di combattimento di Avowed si basa su scontri corpo a corpo con armi da taglio o con l’utilizzo di magie e incantesimi.

Nel particolare avremo l’opportunità di creare due combinazioni di equipaggiamenti, ognuno dei quali ci permetterà di selezionare un’arma per la mano sinistra (mano secondaria) e una per la mano destra (mano principale). In questo modo con la semplice pressione del tasto Y potremo switchare da una combinazione all’altra in tempo reale.

E’ bene considerare, tuttavia, che non tutte le armi possono essere usate in entrambe le mani. Ad esempio, lo scudo può essere utilizzato solo sulla mano secondaria, così come il Grimorio, uno speciale libro con cui potremo lanciare incantesimi di vario genere e che infliggerà danni elementali.

Ciò premesso, durante gli scontri, ci troveremo a premere per gran parte del tempo i tasti RT ed LT per comandare i colpi della mano destra e di quella sinistra. Ovviamente oltre ai colpi normali potremo anche usare dei colpi caricati, più lenti ma più efficaci.

Il sistema funziona sufficientemente bene anche se in alcuni frangenti può risultare un po’ legnoso e datato. Insomma, l’impressione è che manchi un po’ di dinamicità nei combattimenti che, alla lunga, potrebbe renderli troppo ripetitivi.

Probabilmente ciò è causato dalla mancanza di un sistema di targeting del nemico che nei momenti più intensi crea non poche difficoltà nel direzionare i colpi. Oltre a quando detto, anche l’intelligenza artificiale è risultata un po’ deficitaria, con i nemici che seguono strategie di attacco davvero poco realistiche.

Lo stesso accade durante gli scontri con i boss che continueranno ad inanellare pattern ripetitivi per gran parte del tempo. Ciò nonostante, l’attenzione del giocatore deve rimanere sempre molto alta in quanto i nemici tendono ad essere molto aggressivi e ad attaccare in gruppo.

In ogni caso abbiamo gradito il sistema di mira con le armi a lunga gittata (archi, pistole, archibugi etc), caratterizzato dalla presenza di un’icona a forma di rombo che rappresenta il punto debole del nemico.

Il gioco include anche una barra del vigore, che andrà a ridursi ad ogni colpo inflitto o in caso di parate o schivate (effettuabili con A durante il movimento). Sebbene terminare la stamina sia piuttosto difficile, ricordatevi che una volta a zero, non potrete eseguire le mosse sopra descritte fino a quando non si sarà caricata nuovamente.

Accanto al sistema di combattimento, Avowed inserisce delle abilità aggiuntive, le quali andranno a consumare la barra dell’essenza. Nel particolare, potremo contare su tre alberi di abilità: del combattente, del ranger e del mago. Il primo si basa su forza bruta e armi pesanti, il secondo su velocità e furtività con armi ad una mano e il terzo su incantesimi, bacchette, grimori e danni elementali.

Fondamentalmente, i tre alberi rappresentano in tutto e per tutto le classi del nostro personaggio. Infatti, a seconda delle abilità sbloccate, riusciremo a creare un profilo ben definito. Ciò non significa comunque che non sia possibile creare personaggi ibridi, sbloccando abilità di rami diversi.

Anzi, da questo punto di vista il gioco ci sprona a sperimentare le varie possibilità anche perché è prevista la possibilità di resettare la configurazione creata per sperimentare altre soluzioni.

In realtà è presente anche l’albero del deiforme le cui abilità sono, per così dire, innate, nel senso che verranno sbloccate in automatico procedendo con con l’avventura.

Per concludere il nostro excursus sul gameplay dobbiamo menzionare anche la presenza di sezioni platform e stealth. Il nostro alter-ego può infatti arrampicarsi e saltare sfruttando la verticalità delle mappe per scoprire stanze segrete, vicoli nascosti o semplicemente per procedere con il percorso principale. Si tratta di sezioni piacevoli e che ben si adattano al gameplay di gioco.

Purtroppo non possiamo dire lo stesso dell’approccio stealth, che si limita alla possibilità di potersi nascondere nell’erba alta potendo eseguire delle esecuzioni.

La cosa positiva è che gli sviluppatori hanno comunque inserito un indicatore sopra le teste dei nemici per indicare il loro livello di allerta.

avowed combattimento

Un GDR come si deve

Il vero punto di forza di Avowed è ovviamente il suo sistema GDR. Ancora una volta i ragazzi di Obsidian hanno svolto un lavoro certosino. All’inizio del gioco ci verrà chiesto di creare il nostro personaggio, utilizzando un editor ben sviluppato e con tante opzioni di personalizzazione.

Le razze selezionabili sono solamente due (umani ed elfi) ma si tratta di una scelta obbligata per rispettare la lore di Pillars of Eternity. Questo perchè il regno di Aedyr è popolato solo da umani ed elfi. Aggiungere altre razze sarebbe stato controproducente e avrebbe potuto infastidire i fan storici.

Oltre alla razza ci verrà chiesto di scegliere la nostra origine (studioso arcano, augure di corte, discendente nobile, esploratore dell’avanguardia o eroe di guerra) che influenzerà alcune opzioni di dialogo e l’arma iniziale di gioco.

Nonostante ciò, le abilità e gli equipaggiamenti di gioco saranno comunque tutti utilizzabili a prescindere dall’origine selezionata. Una scelta che abbiamo apprezzato molto. Tale decisione permette infatti di costruire build di ogni genere, oltre a dare al giocatore piena libertà di personalizzazione, caratteristica fondamentale per un Gdr.

L’origine darà anche un’impostazione iniziale delle statistiche del nostro alter-ego (potenza, destrezza, costituzione, percezione, intelletto e risolutezza).  Anche in questo caso potremo decidere noi quali aumentare e quali no.

La crescita del personaggio è caratterizzata dai classici punti esperienza, i quali ci permetteranno di aumentare il livello del personaggio.

Ad ogni nuovo livello otterremo un punto abilità con cui potenziare le statistiche e sbloccare/potenziare le abilità. Starà a noi decidere se aumentare la salute massima o i danni inflitti o, ancora, se puntare ad una maggior resistenza ai danni elementali o alla resistenza al veleno.

Un’altra componente importante del sistema GDR riguarda la gestione dell’inventario, all’interno del quale potremo gestire i nostri equipaggiamenti (armi, armature, pozioni, cibo, oggetti etc). La visione del nostro arsenale risulta ben gestita anche grazie ad una ruota di selezione che permette di inserire scelte rapide facilmente accessibili durante il combattimento.

Ovviamente come ogni gioco Obsidian che si rispetti, anche in questo caso avremo un peso massimo trasportabile che, se superato, rallenterà i nostri movimenti. Nulla ci vieterà comunque di vendere o scomporre oggetti per ottenere materiali utili al crafting.

Durante l’avventura potremo potenziare il nostro equipaggiamento nei banchi da lavoro e nei banchi degli incantamenti, ottenendo armi e armature sempre più potenti. Una scelta obbligata se volete evitare di morire nelle Terre Viventi. Tali postazioni saranno accessibili accedendo agli accampamenti, che potremo usare ogni volta che troveremo un giacimento di pietra Adra. Qui, oltre ai sopra citati potenziamenti, potremo anche depositare oggetti, preparare pasti caldi o cambiare l’abbigliamento ai nostri compagni.

Questo perché, durante la storia; potremo contare su alcuni compagni, ognuno dei quali avrà abilità uniche. Kai, ad esempio, è un tank in grado di usare abilità di stordimento e cura, Giatta un support specializzata nel potenziamento del gruppo e Yatzli un mago specializzato in abilità che infliggono danni elementali.

Durante gli scontri i nostri alleati useranno le proprie abilità in automatico ma potremo anche decidere di attivarle tramite i comandi veloci presenti nell’interfaccia di gioco.

Proprio come noi, anche i nostri amici di battaglia aumenteranno di livello, permettendoci di potenziarli in base al nostro stile di gioco. Purtroppo l’intelligenza artificiale non funziona propriamente bene. Molto spesso capita infatti che il compagno di turno vada all’arrembaggio contro una schiera di nemici senza sfruttare un minimo di strategia.

a”WOW”ed

Durante la visione dei trailer di presentazione avevamo molti dubbi su quello che sarebbe stato il comparto tecnico-grafico di Avowed. Dopo averlo provato con mano, tuttavia, ci siamo completamente ricreduti.

Il titolo è stato realizzato con la versione 5.3 dell’Unreal Engine, motore grafico che è stato sfruttato molto bene per la creazione del mondo di gioco. Tutto funziona nel migliore dei modi e l’impatto grafico è davvero magnifico. Aver scelto una mappa di gioco suddivisa in zone come fatto con The Outer Worlds ha permesso di aggiungere più cura e attenzione nella realizzazione dei vari ambienti.

Probabilmente è questo il motivo per cui gli sviluppatori avevano dichiarato di non essersi ispirati a Skyrim. Il team ha infatti optato per un approccio più lineare così da assicurare un’esperienza più accurata.

A nostro avviso il tutto è riuscito alla perfezione: la direzione principale è sempre piuttosto diretta ma non mancano avventure e incarichi secondari di contorno che completano l’avventura principale.

L’intero mondo di gioco rimane comunque enorme e caratterizzato da ambientazioni ispirate e completamente diverse. Proprio per questo è stato previsto un sistema di viaggio rapido che eviterà lunghi e noiosi spostamenti a piedi.

Forse l’unica vera pecca a livello grafico riguarda la realizzazione dell’acqua ed in particolar modo delle cascate. Nulla che ovviamente vada a rovinare l’esperienza di gioco ma che rappresenta un piccolo neo all’interno di un mondo esteticamente valido.

A conferma di ciò troviamo un’ottima interattività delle ambientazioni che permette di sfruttare alcune meccaniche del gameplay. Ad esempio potremo usare delle granate per frantumare dei muri o, ancora, usare una determinata abilità per dare fuoco a ragnatele o rami ed aprire nuove strade. Interessante anche la possibilità di usare le abilità del ghiaccio per congelare l’acqua e creare delle piattaforme per raggiungere punti altrimenti inaccessibili.

Anche dal punto di vista tecnico il gioco si difende molto bene offrendo tante opzioni di personalizzazione. Per quanto riguarda le prestazioni, i giocatori potranno optare per la modalità qualità (30 fps con risoluzione di 1080p su Series S e 2160p su Series X), bilanciata (40 fps su televisori con 120hz con risoluzione di 1080p su Series S e 2160p su Series X) o performance, quest’ultima disponibile solo su Series X che permette di raggiungere i 60 fps con una risoluzione massima di 1800p.

Oltre a quanto detto Obsidian ha messo a disposizione degli utenti anche tantissime opzioni di accessibilità (grandezza testo e sottotitoli, personalizzazione completa dei controlli, dell’interfaccia di gioco e del campo visivo etc.). Tra queste troviamo anche la possibilità di poter giocare in terza persona. Un’aggiunta sicuramente gradita che però non è risultata molto funzionale.

In questa visuale abbiamo infatti notato alcuni problemi nel raccogliere oggetti o interagire con altri elementi di gioco.

Questo perché Avowed è pensato per essere giocato in prima persona ed è così che riesce a trasmettere un’esperienza migliore. Per quanto riguarda il doppiaggio, il titolo è completamente in inglese con testi in francese, italiano, tedesco, spagnolo, polacco, brasiliano, portoghese, russo e cinese.

avowed ambientazione

Ringraziamo Xbox Italia per il codice review fornitoci.

8.3
Riassunto
Riassunto

Avowed è un GDR in tutto e per tutto, dimostrando l'estrema esperienza di Obsidian nella realizzazione di giochi di questo genere. Il titolo espande ulteriormente alcune delle questioni già esplorate in Pillars of Eternity. Ciò grazie ad un storia profonda e ben scritta che potremo influenzare direttamente sfruttando a pieno il sistema di dialoghi con gli altri NPC. Lo stesso gameplay risulta di buona fattura, anche se mancano elementi che rendono legnose alcune meccaniche. Nonostante tutto, il sistema di progressione del personaggio risulta ben bilanciato e il comparto tecnico grafico è davvero di spessore, eccezion fatta per alcuni problemi di lieve entità. Probabilmente, la scelta di creare un mondo più contenuto e suddiviso in aree di gioco si è rivelata vincente.

Pro
Finalmente un GDR come si deve Trama intrigante e profonda Buona longevità e rigiocabilità
Contro
IA non sempre entusiasmante Sistema di combattimento da rifinire La terza persona non è ben implementata
  • Concept & Trama9
  • Gameplay8
  • Comparto Artistico8.5
  • Comparto Tecnico7.5
Scritto da
Marco "Bounty" Di Prospero

Durante il giorno dipendente presso una società finanziaria. La sera nerd e videogiocatore. Per me l'intrattenimento videoludico è una forma d'arte grazie alla quale poter fantasticare e staccare la spina dallo stress giornaliero. Cresciuto a suon di Mortal Kombat, Metal Gear Solid e Resident Evil.

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Astro Bot continua ad espandersi: in arrivo 5 nuovi livelli e la patch per PS5 Pro!

Il fenomeno chiamato Astro Bot non accenna affatto a rallentare. Dopo aver...

Nuovi dettagli su Saros, il roguelite di Housemarque in arrivo nel 2026

Dopo la presentazione di ieri allo State of Play, Housemarque ha approfittato...

PS Plus Extra/Premium – Annunciati i nuovi giochi di Febbraio 2025

Sony ha annunciato le novità per il catalogo dei tier Extra e Premium...

7

The Executive – Movie Industry Tycoon | Recensione

I giochi del genere Tycoon hanno sempre esercitato un fascino irresistibile su...

Chi siamo - Contatti - Collabora - Privacy - Uagna.it © 2011-2025 P.I. 02405950425