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AWAKEN – Astral Blade | Recensione

Il genere metroidvania sta attraversando un periodo più che florido. Diverse opere stanno infatti abbracciando questa particolare nicchia videoludica e, grazie alle particolari connotazioni che la caratterizzano, pubblico e critica sembrano a loro volta apprezzare questa direzione produttiva. A questa prima considerazione, va anche aggiunto il fatto che, recentemente, l’industria videoludica cinese e coreana stanno compiendo passi da gigante non indifferenti per quanto concerne la qualità delle opere (tanto per citarne un paio, Black Myth: Wukong e Lies of P).

Non stupisce quindi che multinazionali come Sony decidano di investire pesantemente sull’ampio continente asiatico, che sta via via diventando una vera e propria miniera d’oro. Proprio per questo, la casa giapponese ha inaugurato qualche tempo fa il China Hero Project, un’iniziativa targata PlayStation atta a sostenere gli sviluppatori di videogiochi con sede in Cina in modo che possano esplicare al massimo la loro vena creativa, così da raggiungere una più ampia fetta di pubblico.

Tra le software house coinvolte vi è anche Dark Pigeon Games, che ha catturato l’attenzione della società nipponica grazie ad AWAKEN – Astral Blade, appunto un gioco d’azione fantascientifico in salsa metroidvania.

Sarà quindi riuscita la missione della squadra orientale? Scopriamo insieme nella nostra analisi!

Versione provata: PlayStation 5

Fantasia a scorrimento

Dal punto di vista narrativo, il titolo della squadra cinese mette il giocatore nei panni di Tania, una delle creazioni bio-ingegnerizzate create dal Dr. Herveus composta da campioni di DNA speciali. Grazie a questo particolare trattamento, la ragazza gode di capacità atletiche e di combattimento notevoli, che le consentono di sopportare e gestire compiti impossibili per gli esseri umani.

L’incipit vede quindi la protagonista impegnata in una missione di ricerca e salvataggio nella foresta pluviale delle Isole Horace, dove è attualmente scomparso un team investigativo. Mano a mano che la spedizione prosegue, questa viene tuttavia a conoscenza di quel che è accaduto alla Terra e ai suoi abitanti, svelando così un mistero sinistro ed oscuro. La trama è quindi approfondita e coinvolgente, anche se durante le prime fasi di gioco le informazioni vengono divulgate un po’ troppo velocemente, facendola risultare molto caotica e poco comprensibile.

GameBlade

Quando si parla di gameplay in un metroidvania, ci si riferisce quasi unicamente al combattimento. La meccanica di platform inclusa in AWAKEN – Astral Blade ricalca infatti perfettamente gli altri esponenti del genere, offrendo quindi alla protagonista mano a mano nuove abilità di movimento che le consentono di effettuare un doppio salto, oppure un rimbalzo tra le pareti, tanto per citare un paio di esempi.

Per quanto concerne invece il reparto action, Tania è equipaggiata con due armi principali: una spada e una falce. Sebbene questa scelta possa inizialmente sembrare un limite per l’interazione, i ragazzi di Dark Pigeon Games hanno studiato un sistema di personalizzazione tutt’altro che banale. I diversi oggetti recuperabili durante l’esplorazione, consentono la piena modifica delle statistiche della giovane, permettendo rapidamente la costruzione di un personaggio votato all’attacco o alla difesa, a seconda della situazione.

Astral Blade presenta infatti ben sedici slot di equipaggiamento da sfruttare per incrementare i diversi parametri. Le mosse offensive sono molto facili da eseguire in quanto si compongono, come spesso accade, da due tasti. Utilizzando le diverse combinazioni di questi la ragazza bionica è in grado di scatenare la propria potenza in modo da debellare gli avversari a terra e quelli in aria. A questo proposito va elogiata la perfetta reattività dei comandi che, registrando al millisecondo l’input, riescono a garantire un’esperienza fluida e senza alcun tipo di frustrazione, anche nelle fasi più complicate dei salti.

A questo si aggiunge anche un ben calibrato sistema di abilità che, in cambio di Etere, ossia la valuta di gioco ottenibile tramite la sconfitta dei nemici e degli oggetti di scena, dona alla bionica spadaccina importanti potenziamenti passivi e attivi. Che si tratti di una percentuale maggiore di danno critico o della parata con relativo contrattacco, questi bonus fortunatamente non demoliscono la difficoltà del titolo, che è comunque sempre modificabile e quindi capace di adattarsi allo stile dell’utente, rendendo AWAKEN accessibile praticamente per chiunque. Completano poi il cerchio della progressione i numerosi oggetti chiave disseminati per le aree, che contribuiscono ad elevare la salute e le possibilità di cura di Tania, rappresentate qui nella classica forma di pozioni da utilizzare (le quali si ricaricano ad ogni checkpoint attivato).

Esplorando, sconfiggendo, osservando

Entrando maggiormente nell’aspetto del level design, Dark Pigeon Games ha costruito delle ambientazioni ben caratterizzate, calibrate correttamente e senza troppi fronzoli. Durante le 8-10 ore necessarie per raggiungere i titoli di coda, non si ha infatti mai la tediosa sensazione di smarrimento o di non sapere dove recarsi, visto e considerato che il gioco aiuta posizionando anche un pratico indicatore a schermo richiamabile consultando la mappa stilizzata.

Ovviamente, in pieno stile metroidvania, proseguendo si sbloccheranno scorciatoie e metodi di navigazione più rapidi, in modo da gestire meglio gli episodi di backtracking, per fortuna qui non troppo opprimenti. Discorso leggermente diverso per i nemici che, pur presentandosi in maniera sufficientemente varia, peccano di caratterizzazione, eccezion fatta per i boss principali di trama, i quali sono naturalmente aiutati dal comparto narrativo.

Artisticamente parlando, AWAKEN – Astral Blade si propone in modo più che convincente: l’estetica di personaggi e panorama scelta dal team cinese è pregevole e ben congegnata, e riesce a trasmettere direttamente ciò che accade a schermo. Le musiche sono invece abbastanza basilari e poco memorabili, limitandosi a fare il minimo sindacale per accompagnare l’azione di gioco. Ultimo, ma non meno importante aspetto, è il comparto tecnico, buono ma non eccellente. Nelle fasi in cui sono presenti ad esempio il vento e diversi nemici, il framerate si abbassa sensibilmente, discontandosi molto dalla solidità offerta nella maggior parte delle situazioni.

8
Riassunto
Riassunto

Il China Hero Project di PlayStation questa volta ha funzionato. AWAKEN - Astral Blade è un metroidvania divertente ed appagante che, ad un prezzo più che abbordabile, riesce a portare un'avventura snella e diretta, oltre che artisticamente pregevole.

Pro
Gameplay semplice ed immediato Buon sistema di progressione Comparto artistico di buon livello
Contro
Nemici poco caratterizzati Le musiche lasciano a desiderare Il feedback dei colpi non è il massimo
  • Concept & Trama8
  • Gameplay8.5
  • Comparto Artistico8.5
  • Comparto Tecnico7
Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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