Due anni e poco più dall’uscita della console, i problemi di approvvigionamento di PlayStation 5 sono ormai finiti, e a farne i conti ora sono i bagarini che hanno approfittato fino a oggi di questa situazione.
Il giornalista di Bloomberg Takashi Mochizuki ha condiviso su Twitter una curiosa immagine che mostra l’attuale situazione in Giappone della rivendita di console PlayStation 5, che evidenzia un dettaglio molto importante: gli scalper, o baragini, sono ormai costretti a rivendere la console Sony a un prezzo inferiore rispetto a quello ufficiale, per riuscire a rientrare almeno in parte dell’investimento.
“Finalmente il prezzo di rivendita degli scalper è ora inferiore al prezzo al dettaglio per PS5 in Giappone”, ha scritto Mochizuki, ricordando poi che i problemi delle scorte, almeno in Giappone, sono ormai superati.
Per fare un paragone, PlayStation 5 viene venduta da Sony a 550 € o 450 € a seconda del modello (rispettivamente con lettore ottico o senza), mentre i prezzi dei bagarini nipponici rientrano in una fascia che va da 59.000 a 50.000 yen – al cambio attuale, tra i 420 e i 360 euro circa.
Per quale motivo i maledetti scalper sono stati costretti a questa mossa? È presto detto: come ha ricordato Mochizuki e come vi avevamo riportato anche noi pochi giorni fa, i problemi di approvvigionamento di PlayStation 5 in Giappone sono stati superati, e la console oggi è in vendita anche fisicamente nei negozi – impensabile fino a poche settimane fa. I bagarini sono stati quindi presi in controtempo, e la nostra speranza è che i problemi verranno presto risolti anche in altri paesi del mondo tra cui, ovviamente, l’Italia.
Parlando di PS5, un recente brevetto dimostra che Sony si vuole espandere nel mercato del cloud gaming anche verso altre piattaforme, portando la libreria di PlayStation a molti più utenti.
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