Per una serie videoludica di successo e già affermata come quella di Batman Arkham sembra facile magari riuscire ad ottenere risultati positivi anche nella pubblicazione di un suo terzo capitolo: Origins. Ma dopo il passaggio di testimone da Rocksteady che ha curato i primi 2 capitoli, a Warner Bros Games Montreal che non ha un vasto curriculum nello sviluppo di giochi, si bisseranno gli stessi risultati o magari deluderanno critica e fans? Poiché Rocksteady è una divisione interna di Warner Bros. e quindi ha trasferito la sua conoscenza alla filiale canadese di WB, non vi sono particolari preoccupazioni in merito alla qualità del gioco finale.
Ma può sorgere magari qualche dubbio che possa far credere che Batman Arkham Origins sia incapace di offrire qualcosa di davvero nuovo per la saga. Noi i dubbi ve li sfatiamo subito. Versione provata: PS3.
Un Pipistrello inesperto
Diciamo ciò perché la nuova trama, che fa di questo terzo capitolo un prequel a tutti gli effetti, affiancata ad alcune piccole novità quanto a gameplay, potrebbe essere sufficiente per intrattenere fan e non per molte ore rivivendo le vicende di Bruce Wayne, agli albori della sua carriera da supereroe notturno.
E’ proprio da qui che cominciamo, la scelta degli sviluppatori di far vedere e provare un Batman inesperto e agli inizi è ben spiegata: mettere il Cavaliere Oscuro in una situazione a lui poco familiare, trasmettendo questo disagio anche ai giocatori. Ecco quindi che, con Origins, si è deciso di tornare a quel periodo più incerto della carriera del Pipistrello, dove nessuno lo conosce ancora come l’eroe di adesso, venendo visto anche come una specie di essere soprannaturale o mitologico dai malviventi, e anche dai poliziotti che non sanno se è un alleato o un nemico.
Il gioco inizia la sua storia durante la vigilia di Natale, Gotham City è una città allo sbando: un criminale noto come Black Mask (Roman Sionis) ha corrotto la squadra speciale della polizia. I cittadini non hanno più protezione, e Batman sembra l’unico ostacolo davanti ai piani di questo supercattivo, che di conseguenza pone una taglia di 50 milioni di dollari sulla testa dell’uomo pipistrello, che si ritrova braccato sia da un manipolo di sicari sia dalla stessa polizia. Batman è solo. Gli assassini che dovrà affrontare sono ben otto: Electrocutioner, Deathstroke, Deadshot, Bane, Copperhead, Killer Croc, Firefly e Shiva.
In aggiunta vi saranno villain classici della serie, Pinguino e Joker su tutti ma anche Bane e l’Enigmista, che saranno alle prese con un “nuovo nemico” rendendo questo capitolo ricco di colpi di scena.
Gameplay ed Ambientazioni
Innanzitutto parliamo dell’ambientazione, la Gotham di Arkham Origins è ampia circa due volte rispetto a quella del predecessore Arkham City, con la nuova possibilità di effettuare spostamenti rapidi facoltativi da un punto all’altro. Una nuova aggiunta, che assumerà un ruolo molto importante in questo nuovo capitolo è la Bat-caverna, infatti non sarà più un luogo “di passaggio” ma un centro nevralgico che visiteremo molto spesso, completamente esplorabile e che ci darà la possibilità di acquisire nuovi gadget , di ottenere ulteriori sezioni narrative, di attivare le sfide e dodici sezioni di training, che contribuiranno al sistema di accumulo dei punti esperienza ed anche di indossare costumi alternativi a quello principale o interagire con il maggiordomo di casa Wayne, Alfred.
Inoltre col Bat-computer il nostro pipistrello potrà rivedere, da varie prospettive, il materiale raccolto sulla scena di un crimine, con addirittura una simulazione video del misfatto ricostruito in slow-motion.
Per quanto riguardo il gameplay possiamo dire che gli sviluppatori hanno voluto far notare ai giocatori l’inesperienza di Batman dalle sue movenze nei combattimenti, infatti vi sarà un alto livello di violenza nelle sue mosse perché il nostro pipistrello non ha ancora sviluppato la sua capacità di combattere scaltramente, preferendo la brutalità alla precisione dei giochi precedenti. La cosa si traduce in una maggiore frequenza dei colpi dando l’impressione di una velocità maggiore rispetto al passato. Il gameplay comunque sembra un’ottima replica del lavoro fatto da Rocksteady con il Free Flow System, non mancano infatti le mosse di agilità e le inevitabili schivate e contrattacchi con mini-QTE. Quindi il feeling di controllo del nostro eroe rimarrà pressoché invariato, anche perché è uno dei punti forti della saga Arkham. Origins mantiene comunque una struttura abbastanza identica a quella del predecessore, trattandosi ancora di uno stealth game con forti elementi action.
Parlando di sequenze esplorative, così come accadeva in Arkham City, Batman intercetterà occasionalmente le chiamate radio della polizia e il giocatore dovrà decidere se intervenire o procedere oltre. Più interessanti invece saranno le scene del crimine come missioni secondarie, infatti utilizzando un mix di nuovi gadget tecnologici ed intuizioni, l’utente potrà ricostruire crimini, ipotizzare l’identità dei malviventi coinvolti, e dar loro la caccia per le strade di Gotham o disattivare in tempo le bombe dislocate in vari punti della città dal terrorista Anarky. Ma anche trovare le armi che Pinguino ha nascosto prima che queste finiscano sul mercato nero, o distruggere le torri Enigma per utilizzare lo spostamento rapido con il Batwing.
Anche gli scontri con i boss hanno subito un leggero cambiamento: alcuni di questi, infatti, si svolgeranno come scontri fisici uno contro uno con inquadratura molto ravvicinata ed animazioni dedicate.
Uno degli accessori più interessanti inseriti dagli sviluppatori sono i Power Gloves, cioè dei guanti in grado di aggiungere danni elettrici ai nemici in determinate circostanze. Portare a segno diversi colpi con successo permette di accumulare energia elettrica, e una volta che la barra presente sarà riempita del tutto, tramite la pressione dei due stick analogici Wayne avrà la possibilità di elettrizzarli e provocare grossi danni aggiuntivi ai nemici.
Multigiocatore originale e sfida 1vs100
Secondo il nostro parere l’innovazione più grossa in questo nuovo capitolo è la componente multiplayer, assente in Asylum e City.
Sarà un elemento molto sostanzioso ed anche una grande scommessa visto che la cui creazione è stata affidata ad un team separato da quello primario, ossia agli inglesi di Splash Damage.
La pricipale modalità di gioco sarà un 3 vs 3 vs 2, quindi ci saranno un totale di 8 giocatori divisi in tre squadre che si daranno battaglia, due utenti impersoneranno Batman e Robin, mentre i restanti sei si divideranno in due team di scagnozzi subordinati dei super criminali Joker e Bane. Precisiamo che Robin sarà disponibile solo nel multigiocatore online.
La struttura gameplay sarà quella tipica della serie Arkham ossia quella del “predatore invisibile” che permette di nascondersi sulle statue o nelle grate sottoterra, unita a delle meccaniche in stile sparatutto in terza persona. I giocatori che controlleranno i 2 supereroi agiranno in coppia per tutto il match, avranno la stessa mobilità, gli stessi gadget, le stesse abilità viste negli Arkham precedenti, compreso anche il Detective Mode e un guadagno di punti Paura per ogni nemico neutralizzato e saranno più vulnerabili dei membri delle gang.
Gli altri 2 team invece saranno meno mobili, ma avranno delle armi da fuoco, alcuni gadget specifici per ogni banda e sfrutteranno gli oggetti della mappa per ripararsi dagli attacchi. Quando una squadra accumulerà un certo quantitativo di punti potrà sbloccare e controllare i rispettivi boss, Joker o Bane, che avranno delle abilità speciali che aiuteranno molto durante la partita.
La battaglia si svolgerà in una sorta di modalità Dominio, con respawn limitati per ogni squadra che diminuiscono con le uccisioni, e possono venir fatti scendere anche conquistando varie zone della mappa. Se si gioca nei panni di una gang, vince la partita la squadra che porta per prima a zero i rinforzi degli avversari, mentre nei panni di Batman e Robin si vincerà aumentando un indicatore dell’intimidazione a forza di ko silenziosi. Inoltre si potranno acquistare delle nuove armi, gadget e personalizzazioni estetiche grazie all’inserimento degli Arkham Coins, in pratica dei punti exp guadagnabili giocando le partite.
Questa nuova modalità è una cosa atipica se si guardano altri giochi dello stesso genere, però offre il giusto mix di tensione e imprevedibilità visto che i cattivi saranno controllati da un giocatore in carne ed ossa e non dall’intelligenza artificiale della CPU. Avremo modo di provarla più approfonditamente in futuro.
In aggiunta alla campagna principale e al multigiocatore vi è anche una nuova modalità sfida chiamata 1vs100. In pratica verremo catapultati in un’arena, in cui impersoneremo Batman o Deathstroke, e dovremo eliminare 100 avversari, senza intervalli di tempo a limitare l’azione, che ci assalteranno a gruppi di almeno dieci.
La caratteristica più interessante è che proseguendo con l’eliminazione dei nemici ne appariranno versioni sempre più potenti e difficili da battere. Agli scagnozzi delle prime “ondate” seguiranno i loro soci corazzati, in possesso di armi stordenti o di scudo. Poi sarà la volta dei nemici armati di spada o fucile automatico e successivamente dei ninja seguaci di Ras’al Ghul e tanti altri ancora.
Grafica, audio e longevità
Per quanto riguarda la grafica possiamo dire che si aggira sugli stessi standard di Arkham City, con la differenza che le animazioni sembrano un po’ più fluide rispetto al passato, mosso sempre dall’Unreal Engine, ma che a tratti tende a singhiozzare con alcuni cali di frame rate soprattutto durante i salvataggi automatici.
I doppiaggi sono di alta qualità, con ottime interpretazioni che si confermano sugli standard degli episodi precedenti, e quindi tranquillamente paragonabili a quelli di una pellicola cinematografica.
Per quanto riguarda la longevità la campagna offre un ottimo intrattenimento, dalla durata di 20 ore circa senza contare le missioni secondarie. Vi sarà inoltre la possibilità del New Game + e di una modalità aggiuntiva molto estrema chiamata “Io Sono la Notte” affrontabile solo dopo aver completato il gioco una seconda volta in cui non ci saranno salvataggi e in caso di morte di Batman il giocatore dovrà riprendere la partita dall’inizio.
Conclusione
Batman: Arkham Origins per noi è una conferma. Warner Bros. Montreal non ha inserito molti cambiamenti di gameplay, visto che aveva una base solida e di successo alle sue spalle, e senza rivoluzionare molto il franchise. Ma allo stesso tempo, ci sono parecchi motivi per comprare e giocare questo titolo: l’atmosfera è unica e la storia ha un grande potenziale trattandosi di un prequel, che racconterà le inizio della storia di Batman. Un occhio di riguardo anche al multigiocatore, che sarà sicuramente una scommessa per questa saga. Voto 8.5
Batman: Arkham Origins è disponibile dal 25 ottobre per PS3 e Xbox 360, mentre sarà disponibile per Pc e Wii U dal prossimo 8 novembre. Inoltre vi è una versione per smatphone e tablet iOS e Android scaricabile gratuitamente dai rispettivi store.
Recensione molto chiara e scorrevole, il gioco viene descritto in tutti i suoi punti. Interessante la parte multigiocatore.