Cosa è successo a Battlefield 2042? Nonostante vendite da record, è innegabile che il nuovo gioco della serie DICE non sia partito col piede giusto, specialmente per quanto riguarda i pareri della critica e del pubblico.
Battlefield 2042 presenta infatti problemi di natura tecnica molto diffusi, oltre a una generale scarsità di contenuti che proprio non è andata giù alla community.
Problemi di questo tipo erano già emersi nel corso della fase Beta di ottobre, tanto che in molti temevano un nuovo rinvio da parte di Electronic Arts. Così non è stato, eppure sembra che sia stata proprio EA la principale causa dei problemi che oggi affliggono Battlefield 2042.
Il sempre ben informato insider Tom Henderson ha realizzato un video nelle scorse ore, in cui parla dei problemi di Battlefield 2042 e della sua timeline di sviluppo, a quanto pare costellata di ripensamenti e problemi emersi durante la lavorazione.
Il video non è ovviamente materiale ufficiale, ma, come abbiamo detto, dobbiamo ricordare che Henderson è sempre molto ben informato quando si parla di Battlefield e Call of Duty, e raramente ha sbagliato.
Quel che emerge dal video è che lo sviluppo di Battlefield 2042 è stato particolarmente tragliato, questo per due principali motivi: le richieste di EA, e i risultati di Battlefield V.
L’insuccesso del precedente gioco della serie ha infatti portato numerosi sviluppatori ad abbandonare DICE, ed Electronic Arts a cercare di intervenire più pesantemente per quanto riguarda la struttura di gioco – ricordiamo che DICE arrivava anche da Star Wars: Battlefront II, altro gioco che non è andato bene come sperato.
Inizialmente, addirittura, Battlefield 2042 era stato pensato come un battle royale che sarebbe andato a scontrarsi con Fortnite e altri competitor nascenti (Warzone non era ancora uscito), anche se sappiamo che a un certo punto dello sviluppo le cose sono cambiate. È comunque probabile che, prima o poi, anche Battlefield 2042 assimilerà una modalità battle royale, considerando che alcuni elementi che potrebbero caratterizzarla sono già presenti nel gioco base.
DICE avrebbe cercato poi di innovare la formula proponendo nuove idee di sviluppo, a quanto pare tutte bocciate da EA che voleva invece qualcosa di molto più classico e affine a quante più persone possibili.
Il problema più grande riguarderebbe però la scelta finale, e cioè quella di trasformare il progetto nell’attuale Battlefield 2042 che sarebbe arrivata solamente nella primavera del 2020. Stando dunque a quanto è stato riportato, DICE ha avuto poco più di un anno per sviluppare e pubblicare il gioco, e questo è anche alla base del famoso primo trailer trapelato che conteneva molti asset riciclati a altri capitoli della serie per accelerare i tempi.
In poche parole, con tutti i cambi di idea, EA e DICE si sono ritrovate in una vera e propria corsa contro il tempo, considerando che la finestra di uscita dell’autunno 2021 non poteva in alcun modo essere abbandonata.
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