Bentornati con il nuovo appuntamento della rubrica mensile “TOP serie videoludiche: l’evoluzione nel tempo“. Questa volta vi parleremo di Battlefield, serie FPS (sparatutto in prima persona), sviluppata da DICE e pubblicata da Electronic Arts, che conta più di 10 titoli rilasciati dal 2002 fino ad oggi. Il prossimo 19 Marzo 2015, vedremo l’uscita del prossimo capitolo della serie, Battlefield: Hardline, che anche se non tratterà di guerra tra fazioni militari, ma su criminali e poliziotti, sarà un gioco su cui EA punterà moltissimo.
ERA IL 1942…
Il primo gioco della serie, fu rilasciato il 10 Settembre 2002 su PC, ed era intitolato Battlefield 1942. Il titolo, come intuibile dal nome, si svolgeva durante la Seconda Guerra Mondiale ed era provvisto di una componente online, che già allora, consentiva delle partite da 64 giocatori.
Il 19 Marzo 2004 fu la volta di Battlefield: Vietnam (sempre su PC), ambientato, per l’appunto, durante la guerra del Vietnam. Ancora una volta, il fulcro del titolo era il multiplayer, grazie alle tante mappe presenti (creabili anche dagli utenti), alle armi e ai veicoli utilizzabili.
Electronic Arts cavalcò l’onda del successo rilasciando, nel Giugno 2005, Battlefield 2, titolo che per la prima volta, non si raccontava di una “vecchia” guerra ma di un fittizio scontro tra Stati Uniti e Cina. Il gioco non disponeva di una vera e propria campagna single-player, ma era possibile semplicemente giocare in singolo le mappe multiplayer con l’aiuto di bot. Inutile dire che, anche in questo caso, il comparto online del gioco riscosse un successo notevole.
Nel Novembre dello stesso anno, EA rilasciò Battlefield 2: Modern Combat, un adattamento del titolo precedente (in parte) per PS2, Xbox e Xbox360 che aveva una storyline molto simile a quella sopracitata.
Un anno esatto dopo, fu invece la volta di Battlefield 2142, ambientato nel XXII secolo, in un futuro immaginario nel quale l’Unione Europea era in guerra con gli Stati Uniti, per impadronirsi dei territori ancora abitabili, dopo l’avvento di una nuova era glaciale. Il titolo in questione, fu rilasciato solo per PC.
EA e DICE però, nonostante avessero lavorato molto per gli utenti PC, non si dimenticarono dei possessori delle console. Il 23 Giugno 2008 fu infatti rilasciato su PS3 e Xbox360, Battlefield: Bad Company, probabilmente uno dei migliori titoli dell’intera serie. Il pregio di questo titolo era senza dubbio la trama, che ci metteva nei panni di Preston Marlowe che, insieme ad altri tre membri, componeva la Bad Company, compagnia che veniva mandata in prima linea per affrontare gli scontri più duri e pericolosi. Naturalmente il multiplayer non mancava ma non era più il fulcro del titolo, come era accaduto per gli altri.
L’8 Luglio 2009 fu rilasciato su PSN e su Xbox Live, Battlefield: 1943, un gioco esclusivamente online, che non fu sicuramente un successo, soprattutto per la scarsezza delle mappe (tre) e per le poche modalità presenti.
Il 5 Marzo 2010 fu invece la volta di Battlefield: Bad Company 2 (PS3, Xbox360 e PC), successore dell’acclamatissimo Bad Company. Anche questa volta il gioco si rivelò un successo, sempre grazie alla trama che vedeva sempre gli stessi protagonisti alle prese con missioni suicida. Oltre a ciò, il multiplayer fu notevolmente migliorato rispetto al predecessore, assicurando ore e ore di divertimento e sfida.
Nel 2011, tutti si sarebbero aspettati l’arrivo del terzo capitolo della sotto serie Bad Company ma, non fu così. Fu infatti rilasciato Battlefield 3, che mostrava su console e PC tutto il potenziale del Frostbite 2.0, arrivando a raggiungere una grafica che rasentava il fotorealismo, per lo meno su computer. La trama era forse più sottotono rispetto ai capitoli precedenti ma, il multiplayer era stato realizzato egregiamente (mappe, armi, veicoli, bilanciamento) e con la distruttibilità di edifici e muri, sembrava di trovarsi veramente all’interno di una guerra.
Due anni più tardi fu la volta di Battlefield 4, che aggiunse pochi miglioramenti rispetto a BF3, oltre all’inserimento del sistema “Levolution” ovvero della distruttibilità delle mappe su più livelli che andava a mutare le mappe in questione, durante il corso delle partite. Purtroppo però, il titolo era afflitto da moltissimi bug che hanno richiesto il rilascio di molte patch per rendere godibile l’esperienza di gioco. BF4, fu inoltre il primo gioco del brand, ad arrivare su next-gen.
Come detto a inizio articolo, il prossimo capitolo della serie sarà Battlefield: Hardline, che potrebbe essere considerato uno spin-off dell’intera serie. Infatti questa volta vedremo scontrarsi poliziotti e criminali.
MAPPE E DISTRUZIONE
Come ormai avrete capito, la serie Battlefield puntava, e punta tutt’ora, sul multiplayer, che sostanzialmente permette di creare due fazioni che si daranno battaglie in diverse modalità. Una delle caratteristiche che ha reso Battlefield uno degli sparatutto in prima persona migliori, è senza dubbio la libertà concessa al giocatore, grazie alle vastissime mappe create dagli sviluppatori. Se è vero che mappe così grandi potrebbero rallentare la frenesia del gameplay e costringere i giocatori a spostarsi continuamente per raggiungere il centro dello scontro, è pur vero che l’inserimento di veicoli, bilancia sostanzialmente la grandezza delle mappe, permettendoci di muoverci velocemente tramite aria, terra e mare.
Un’ulteriore particolarità delle mappe, è il fatto che queste si sviluppano, nella maggior parte dei casi, sia in lunghezza che in altezza, permettendo ad esempio ai cecchini di appostarsi nel punto più alto della mappa per avere una visuale migliore. Non pensiate però che il cecchino sia avvantaggiato: egli per uccidervi, dovrà raggiungervi con due colpi di fucile ben assestati (a meno che non vi prenda in testa) e dovrà fare i conti con la parabola del proiettile. In sostanza, il colpo, una volta sparato, non andrà dritto verso il bersaglio, ma tenderà ad abbassarsi, tanto più quanto è lontano il bersaglio, costringendo il cecchino a mirare più in alto. La serie è altresì caratterizzata dalla distruttibilità delle suddette mappe, che ci consente di distruggere edifici, muri e molto altro ancora. Questo è reso possibile grazie al motore grafico Frostbite, migliorato di titolo in titolo. Come ricordato nel paragrafo precedente inoltre, con Battlefield 4 è stato introdotto il sistema “Levolution” secondo cui le mappe sono formate da più livelli che però potranno essere distrutti modificando completamente la mappa iniziale (esempio, distruggendo una strada, questa cadrà su un livello inferiore in cui si trova un parcheggio per auto).
ARMI, VEICOLI E PERSONALIZZAZIONE
Altro punto a favore della sere è senza dubbio la quantità di armi e veicoli presenti all’interno dei vari titoli. Per quanto riguarda le armi nei vari titoli sono state proposte ben sette categorie di bocche da fuoco, che sono fedeli alle loro controparti reali:
- Pistole;
- PDW, arma a corto raggio automatica;
- Fucili a pompa;
- Mitragliatrici leggere;
- Fucili d’assalto;
- Fucili di precisione;
- Carabine.
Non mancano naturalmente le armi anti-carro, come bazooka, stinger, mine e l’equipaggiamento composto da granate esplosive e stordenti. Ogni arma inoltre può essere personalizzata inserendo degli accessori che modificano le prestazioni di una determinata arma (calcio per ridurre il rinculo, mirino red hot per migliorare la mira, lancia-granate, mimetica e moltissimi altri oggetti).
Anche per quanto riguarda i veicoli, ne sono stati inseriti di tutti i tipi e grandezze. Nel corso della serie abbiamo visto veicoli di terra, come moto, quad, jeep, carri-armati, furgoni e camion, veicoli di mare, come barche, moto d’acqua e motoscafi e velivoli d’aria, come aerei d’assalto, elicotteri con lancia missili o di semplice trasporto. Anche i veicoli risultano essere fedelmente riprodotti rispetto alle loro controparti reali (oltre ad avere anche il nome reale). Inoltre, salendo di livello, era possibile (come in Battlefield 3), aggiungere delle componenti per personalizzare il nostro veicolo e renderlo più efficacie a seconda delle nostre esigenze e del nostro stile di gioco.
CLASSI, LAVORO DI SQUADRA E MODALITA’
Battlefield è sempre stato un titolo che fondava il suo multiplayer sulla cooperazione all’interno del team, creando strategie per attaccare il nemico. Andare verso il bersaglio senza avere alcun apporto da parte dei nostri compagni, significherà morte certa.
A sottolineare ciò, c’è la creazione di sotto squadre composte da quattro giocatori, ognuno dei quali dovrebbe rappresentare una precisa classe:
- Assalto, che utilizza armi a media gittata con tanto di kit medico e defibrillatore;
- Geniere, equipaggiato con fucile a pompa, lanciarazzi e mina anti-carro;
- Supporto, che utilizzerà prevalentemente mitragliatrici leggere;
- Scout, che impugna armi da cecchino.
Se ogni sotto squadra si coordinerà con le altre, ci saranno molte più possibilità di vincere la partita. Proprio per quanto riguarda le partite, queste sono composte da tantissime modalità che, grazie alla vastità delle mappe diventano ancora più godibili. Oltre al classico Deathmatch, sono presenti modalità come Conquista (Dominio), Corsa (in cui dovremo avanzare per diversi step distruggendo dei centri di controllo, fino a raggiungere l’avamposto finale), Maestro d’armi e molte altre ancora.
DLC
Passiamo adesso a parlare dei DLC, ovvero dei contenuti aggiuntivi che sono stati inseriti nei diversi titoli della serie. In questo articolo, non vogliamo aprire una discussione sul fatto che i DLC siano o meno giusti. Sappiamo che nella maggior parte dei casi, i DLC non sono altro che modi per aumentare i guadagni delle software house, dato che molti di questi contenuti sarebbero potuti essere inseriti tranquillamente all’interno dei vari titoli. Preso atto di questo, possiamo analizzare i contenuti aggiunti nei capitoli della serie Battlefield. E’ vero, forse sono stati rilasciati troppi DLC, ma è pur vero che nel maggiore dei casi, questi si sono rivelati veramente ben realizzati; grazie all’introduzione di nuove vastissime mappe (eccezion fatta per l’espansione Close Quarters, concepita per avere mappe ridotte in modo da utilizzare soprattutto i fucili a pompa), armi, veicoli e molto altro ancora.
Una delle migliori espansioni rilasciate da DICE e EA fino ad oggi, è senza dubbio Battlefield: Bad Company 2: Vietnam che inseriva armi, veicoli e mappe tipiche della guerra del Vietnam. La forza di questa espansione è che, oltre ad ampliare la longevità del titolo, ne cambiava anche lo stile di gioco (molte armi e accessori “avanzate” sono state tolte per coerenza con il periodo storico), il che la rendeva quasi un gioco a sé stante.
PROBLEMI TECNICI E BUG
Purtroppo, oltre alle tantissime note positive, che abbiamo descritto poco sopra, vi sono anche quelle negative, una su tutte, la presenza di bug e problemi tecnici che, in molti casi, hanno rovinato l’esperienza di gioco di molti utenti. A dire la verità, questi problemi si sono presentati inizialmente con Battlefield 3 e hanno raggiunto il loro picco con Battlefield 4. Infatti, molti utenti hanno riscontrato problemi di lag durante le sessioni online, oltre ai freeze improvvisi delle loro console. Insomma, l’impressione è che il gioco fosse uscito troppo presto. Dopo moltissime patch, il gioco è stato finalmente reso giocabile ma questo è stato un duro colpo per Electronic Arts. L’accaduto ha messo Battlefield sotto lo stretto controllo dei videogiocatori, che sperano che questi problemi non si verifichino più con l’arrivo di Hardline. Tuttavia sembra che EA abbia imparato la lezione; infatti BF: Hardline è stato rimandato più volte, segno che probabilmente gli sviluppatori vogliono lavorare il più possibile per evitare brutte figure.
TITOLI MINORI
La serie di Battlefield è veramente molto vasta. Oltre ai titoli di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo infatti, EA e DICE hanno lavorato su altri titoli minori, destinati in gran misura al mondo free-to-play.
In particolare:
- Battlefield Heroes (2009), gioco free-to-play in terza persona (TPS) con uno stile cartoon, in cui era presente esclusivamente il multiplayer;
- Battlefield Online (2010), rimasterizzazione del vecchio Battlefield 2;
- Battlefield Play for Free (2011), gioco online che racchiude molte delle mappe presenti nei capitoli più importanti della serie.
CONCLUSIONI
Abbiamo ripercorso insieme lo sviluppo e l’evoluzione di Battlefield, sottolineando gli aspetti positivi (mappe, personalizzazioni, armi, veicoli) e quelli negativi (i troppi bug presenti in alcuni dei titoli). La serie, sviluppata inizialmente su PC per essere un gioco esclusivamente online, è arrivato anche su console (old e next-gen), puntando molto anche sulla trama, soprattutto per quanto riguarda i due Bad Company, che ad oggi, rappresentano forse i migliori titoli in assoluto, con un ottimo bilanciamento tra single-player e multiplayer. Purtroppo con l’arrivo di BF 4, la serie si è un po’ avvallata a causa dei diversi bug riscontrati. Se DICE ed EA faranno di Hardline, un gioco completo fin dal rilascio, la serie potrà rialzarsi dopo l’ultimo passo fatto.
Piccola correzione, battlefield 2142 non è ambientato nel XII secolo, quella volta c’era ancora l’impero romano d’oriente ;)
ahahah grazie per la segnalazione…chissà mai se faranno un Battlefield ambientato nel XII secolo xD