Il 6 settembre Electronic Arts ha finalmente aperto l’Open Beta di Battlefield V, nuovo capitolo della serie FPS ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Anche noi di Uagna abbiamo avuto il piacere di provarla e, per questo, abbiamo pensato di scrivere un articolo riepilogativo che contenga tutta i cambiamenti apportati rispetto al precedente Battlefield 1. Ovviamente, considerando che non abbiamo ancora potuto provare il single player, ci concentreremo prevalentemente sulle novità del multiplayer.
Vi auguriamo una buona lettura.
CLASSI
Una delle novità più importanti introdotte in Battlefield V riguarda senza dubbio le classi. Come in Battlefield 1 potremo contare su quattro classi distinte: Assalto, Ricognitore, Medico e Supporto. Ogni classe avrà, come da tradizione, ruoli specifici. Ad esempio, il Supporto potrà rifornire gli alleati con munizioni e il Medico lanciare medi-kit. La vera differenza riguarda l’aggiunta di abilità passive per ogni classe, che muterà parte del gameplay. Ad esempio, il Ricognitore potrà utilizzare la “Ritirata Tattica” grazie alla quale aumentare lo scatto con la vita al minimo mentre il Medico, grazie all’abilità “Rianimazione”, potrà invece rianimare tutti gli alleati e non solo i membri della propria squadra. Ogni classe avrà inoltre armi uniche che si dividono, sostanzialmente, in breve, medio e lungo raggio.
PERSONALIZZAZIONE PERSONAGGIO, ARMI E VEICOLI
Battlefield V introduce una personalizzazione probabilmente mai vista nei capitoli precedenti della serie. La personalizzazione si basa prevalentemente su tre elementi: personaggio, armi e veicoli. Per quanto riguarda la personalizzazione del personaggio (non disponibile nell’Open Beta), potremo modificare aspetto, abiti e sesso del nostro soldato, caratteristiche che varieranno a seconda della classe scelta. La vera e propria rivoluzione la troviamo nelle armi, la cui personalizzazione permette di creare prototipi del tutto unici. Ogni arma è dotata di un rank. Ad ogni nuovo livello raggiunto (fino ad un massimo di cinque), potremo sbloccare nuove abilità. Tra i vari potenziamenti, troviamo ad esempio la mira veloce, l’aumento della precisione o la diminuzione del rinculo. È prevista inoltre la customizzazione estetica di ogni arma, grazie alla quale potrete personalizzare mirini, caricatori, impugnatura, calcio e altro ancora. Anche per quanto riguarda i veicoli, la personalizzazione si svolge sulla falsa riga di quella appena descritta per le armi. Ogni veicolo (di terra o di aria) potrà essere potenziato aumentandone il rank (fino ad un massimo di quattro). Ogni nuovo livello sbloccherà una specializzazione. Potremo ad esempio aumentare il numero di munzioni, inserire l’autoriparazione del mezzo, inserire nuove armi, o aumentare la difesa.
SALUTE
Con Battlefield V Electronic Arts ha deciso di spingere ancora di più sulla collaborazione con i propri compagni di squadra. Rispetto a Battlefield 1 infatti, la rigenerazione della vita non sarà completa ma parziale, “obbligandovi” a collaborare con i medici o a raccogliere medi-kit dai nemici caduti in battaglia o, ancora, a curarvi grazie alle casse di rifornimento sparse per la mappa. È stata riproposta inoltre la rianimazione anche se potrà essere effettuata solo tra i membri della squadra, eccezion fatta per i Medici, che potranno rianimare chiunque. Durante la fase di rianimazione i nemici non potranno uccidervi, scelta che abbiamo ritenuto assai curiosa e poco realistica.
MUNIZIONI
Altra differenza rispetto a Battlefield 1 riguarda il numero di munizioni disponibili a inizio partita (o ad ogni nuovo respawn). I caricatori a nostra disposizione termineranno nel giro di qualche minuto, permettendoci di uccidere, con una mira perfetta, circa tre nemici. È evidente che, anche in questo caso, DICE ed Electronic Arts vogliono puntare sulla collaborazione e sul movimento. Tralasciando le casse di munizioni sparse per la mappa, i giocatori potranno rifornirsi solo attraverso i caricatori raccolti dai nemici morti o grazie al Supporto. Si tratta di una caratteristica che a nostro avviso deve essere ancora bilanciata a dovere. Durante le varie partite effettuate, ci siamo infatti ritrovati senza munizioni dopo una manciata di colpi sparati, senza nessuno che venisse in nostro aiuto per rifornirci. Considerando che la maggior parte dei giocatori di Battlefield e degli FPS in generale punta esclusivamente a fare Kills, detta modifica potrebbe non funzionare a dovere, causando un senso di frustrazione.
GAMEPLAY
Dal punto di vista del gameplay, il titolo non si discosta molto da quanto visto in Battlefield 1. Pad in mano, il feeling provato sul movimento del personaggio e sul sistema di mira è pressoché identico rispetto al capitolo precedente. Abbiamo notato però un maggior movimento all’interno delle mappe e una maggior frenesia nei combattimenti. Se da una parte ciò aumenta la sensazione di trovarsi in un vero campo da battaglia, dall’altra rende il tutto un po’ troppo caotico, complici anche gli spawn non ancora ottimizzati a dovere. Quanto detto diventa ancora più marcato quando non abbiamo amici con cui giocare, ammazzando del tutto la strategia e la tattica di cui un gioco come BFV ha bisogno per essere giocato. Da rivedere inoltre la configurazione di alcuni tasti, un po’ difficili da raggiungere. Per fare un esempio, per utilizzare l’arma secondaria dobbiamo tener premuto il triangolo, stesso tasto che deve essere premuto per cambiare modalità di fuoco. Vi assicuriamo che nelle situazioni più concitate vi confonderete spesso. Stessa cosa per quanto riguarda il lancio di munizioni e medi-kit, con la freccetta sinistra che non sempre risponde bene ai comandi. Si tratta comunque di problemi che verranno sicuramente migliorate con il lancio del gioco che, vi ricordiamo, esser stato posticipato.
MODALITA’
La vera rivoluzione apportata da Battlefield V rispetto al suo predecessore riguarda l’inserimento della modalità Battle Royal: Firestorm. Pur non essendo presente nell’Open Beta, sappiamo che Firestorm funzionerà come una normale Battle Royal, prevedendo però alcune interessanti modifiche. I giocatori, dopo essere stati paracadutati senza armi, dovranno muoversi per la mappa in cerca di armi ed equipaggiamenti, rispettando quanto accade negli altri titoli del genere. Tuttavia, secondo alcune in descrizioni, ci saranno anche zone da conquistare, così da ottenere equipaggiamenti unici in grado di sovrastare i nemici. Oltra a Firestorm, Battlefield V vede l’inserimento delle modalità “Forze Aree”, “Grandi Operazioni”, “Sfondamento”, “Forze Combinate”, “Conquista” e “Storie di Guerra”. Se le modalità “Conquista” e “Storie di Guerra” non hanno bisogno di presentazioni, in quanto già presenti in Battlefield 1, le altre sono degne di essere approfondite. La modalità “Forze Aree” è una rivisitazione della “Corsa” di BF1: per vincere dovremo far esplodere determinati punti di controllo per avanzare alla zona successiva. A differenza della modalità “Corsa” però, solo i giocatori in possesso della bomba potranno piazzare l’ordigno e distruggere il punto di controllo. Grandi Operazioni ci vedrà partecipare ad un reale evento storico e sarà suddiviso in un massimo di 4 round, ognuno dei quali prevede una diversa modalità di gioco. In “Sfondamento” dovremo invece attaccare o difendere due bandiere; al controllo o alla perdita di entrambe le stazioni di controllo, avanzeremo o indietreggeremo alla zona successiva. Infine, “Forze Combinate”, è una modalità co-op da 1 a 4 giocatori che prevede missioni generate randomicamente con obiettivi e scenari ogni volta diversi. Purtroppo, la modalità sarà disponibile solo post-lancio, così come Venti di Guerra, altra modalità grazie alla quale potremo rivivere importanti capitoli della Seconda Guerra Mondiale e di cui abbiamo avuto un assaggio nell’Open Beta.
FORTIFICAZIONI
Battlefield V introduce la possibilità di costruire Fortificazioni di diverso tipo: filo spinato, sacchi di sabbia, trincee, rinforzi in legno e molto altro. Si tratta di costruzioni che potranno essere implementate in zone prestabilite della mappa. In questo modo potremo creare ripari e modellare in tempo reale la mappa di gioco, permettendoci di essere meno esposti al fuoco nemico. Si tratta di una feature che abbiamo apprezzato molto considerando che, in questo modo, i combattimenti saranno più strategici.
PREMIUM PASS
Ultima caratteristica, ma non per importanza, è l’addio al Premium Pass. A differenza di Battlefield 1 quindi, tutti i giocatori potranno scaricare i futuri DLC senza spendere un centesimo. Una scelta che dimostra la volontà di Electronic Arts di creare una community ancora più grande di quella vista di Battlefield 1 e di supportare il gioco. Strategia che, se vogliamo, stringe l’occhio a quanto fatto da Ubisoft negli ultimi anni. Rimarranno in ogni caso le microtransazioni. Anche in questo caso EA ha voluto precisare che le microtransazioni riguarderanno solo ed esclusivamente l’acquisto di elementi estetici per armi e personaggi, che non inficeranno in alcun modo sul gameplay.
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