Diciamocelo: è da quando Treyarch ha annunciato Call of Duty: Black Ops 4 con le relative quattro ambientazioni della modalità dedicata ai non-morti, tutte disponibili dal lancio, che la nostra testa di appassionati sta vagando nell’etere per cercare di capire cosa racconterà questa volta il team di Jason Blundell. Per il momento, ben poca curiosità (ma c’è sempre, non preccupatevi) destano le nuove ambientazioni IX e Voyage of Despair, ambientate in quella che viene denominata la Guerra del Caos. Blundell stesso ha affermato che questa timeline non avrà alcun legame con l’universo narrativo dell’Etere (la storia raccontata fino a Revelations, insomma): difficile da credere, del resto anche Shadows of Evil, all’epoca dell’annuncio di Black Ops III, pareva essere qualcosa di completamente distaccato, eppure parliamo di un gigantesco multiverso in cui la vita, e soprattutto la morte, possono assumere molti aspetti e significati differenti.
No, quest’oggi non parleremo di IX e Voyage of Despair. Per quelle, data la mancanza di esperienze pregresse e apparenti legami con le crew di personaggi che conosciamo, ci sarà tempo di discutere probabilmente dopo il lancio del gioco Treyarch. La nostra curiosità oggi si focalizza sulle restanti ambientazioni della modalità Black Ops 4 Zombies, in entrambi i casi due remake di ambientazioni ben note. Parliamo dunque di Blood of the Dead, ambientato ad Alcatraz, e soprattutto di Classified, remake di Five che insieme al trailer ufficiale di Blood of the Dead ci ha fatto sorgere parecchi dubbi su quello che credavamo certo riguardo la storia zombie.
Partiamo, ad esempio, da un semplicissimo presupporto. Five è una mappa ambientata precisamente il 6 novembre del 1963, quando Robert McNamara, John F. Kennedy, Fidel Castro e Richard Nixon devono fronteggiare un’invasione zombie causata dalla presenza degli Ultimis al Cosmodromo in Russia (mappa Ascension). Samantha, che intendeva fermare Richtofen, invia Yuri, collega del dottor Gersh ormai impazzito, al Pentagono per impedire ai quattro sopravvissuti di aiutare la crew degli Ultimis. Una volta che Richtofen e i suoi riescono a fuggire dal Cosmodromo con un ordigno di Gersh, anche l’invasione al Pentagono cessa, e Nixon, McNamara, Kennedy e Castro sopravvivono.
In Classified, remake di Five, vestiremo i panni degli Ultimis, la crew cioè di personaggi che comprende le versioni “classiche” di Richtofen, Nikolai, Takeo e Dempsey. Gli stessi che hanno concluso la loro esistenza, nel proprio universo di riferimento, con i fatti di Moon, quando Richtofen riuscì a prendere il controllo dei non-morti e a scambiare la sua anima con quella di Samantha Maxis prima rinchiusa nella piramide lunare. Di quel gruppo, dopo tali fatti, si sono perse completamente le tracce. O forse no?
Lo scorso anno, in concomitanza con il lancio del mega-pacchetto Zombie Chronicles per Black Ops III, Jason Blundell ha svelato l’intera timeline della storia zombie, riportata nel Kronorium e che fa pienamente luce su tutto quello che abbiamo visto, sentito e solamente ipotizzato fino a quel momento dal lontano Nacht der Untoten su Call of Duty: World at War, l’esordio della modalità zombies di Treyarch. Se siete interessati a leggerla tutta, noi di Uagna abbiamo proceduto alla traduzione integrale del Kronorium, e vi lascio di seguito tutte le parti.
Parte 1
Parte 2
Parte 3
Parte 4
Parte 5
Parte 6
Sappiamo, come vi abbiamo raccontato, che Nixon & Co. erano inizialmente riusciti a sopravvivere all’invasione zombie del Pentagono, ma tutto è cambiato dopo The Giant. In tale occasione, Primis Richtofen, cioè la versione giovane dello scienziato in viaggio extradimensionale dopo Origins, riesce a irrompere nell’universo di Ultimis Ricthofen per ucciderlo, nella base di Der Riese del Gruppo 935. Da quel fatto, si scatenano una serie di fratture spazio-temporali che danneggiano il tessuto della realtà, e provocano cambiamenti imprevisti nell’universo. Dall’ultima annotazione del Kronorium nata dalla creazione della frattura Agonia, infatti, veniamo a conoscenza del fatto che la crew del Pentagono è perita: solo McNamara è riuscito a sopravvivere poco più dei suoi compagni, in tempo per farlo sapere ai posteri prima di morire per mano dei non-morti.
In questo caso, siamo già di fronte a due incongruenze con quanto narrato nel “nostro” Kronorium, quello cioè che abbiamo letto lo scorso anno, che sono legate tra loro. L’uccisione di Ultimis Richtofen ha infatti innescato una serie di processi dimensionali e fratture spazio-temporali che hanno portato all’effettiva scomparsa degli Ultimis dalla loro linea di esistenza, o per meglio dire ha modificato radicalmente la loro linea di esistenza. Dempsey è divenuto una cavia del Gruppo 935 pronto a partire per la Luna per raggiungere il dr. Groph, Takeo un abominio a causa degli esperimenti della Divisione 9, e Nikolai un solitario ubriacone a difesa di Stalingrado. Dunque, gli Ultimis, nella loro linea temporale, non sono mai andati in gruppo sulla Luna, e dunque, paradossalmente, non hanno mai cessato la loro esistenza. È un concetto paradossale da comprendere, ma spero di farmi capire: in Black Ops I, gli Ultimis vanno sulla Luna e combinano quello che sappiamo; in Black Ops III questi fatti vengono annullati, e a quel punto è come se si fosse venuta a creare una linea temporale alternativa nella quale gli Ultimis A (di Black Ops I) continuano a esistere sulla Luna mentre gli Ultimis B (quelli di Black Ops III, dei quali raccogliamo le anime) sono mano a mano eliminati dai Primis per portarli ad Agartha attraverso la Chiave dell’Evocazione.
Inoltre, gli Ultimis, stando a ciò che è scritto nel nostro Kronorium, non hanno mai messo piede al Pentagono. Il loro viaggio, dopo la Russia, li portò prima in Siberia a recuperare la Verga d’Oro (Call of the Dead) e poi in Asia, nel tempio di Shangri-La per la Pietra Focale. Prima di allora, erano passati per Der Riese, Nacht der Untoten, Kino der Toten, Shi No Numa e Verruckt, senza appunto mai approdare in Five. In Classified, invece, vestiremo proprio i panni degli Ultimis. Cosa sta accadendo?
La risposta, che per il momento rimane solamente una nostra personalissima ipotesi, è che quelli che vedremo sopravvivere in Classified saranno coloro che abbiamo denominato Ultimis A, ossia quella crew di personaggi che sappiamo essere rimasti bloccati sulla Luna evidentemente pronti a rimettersi in cammino per chissà quale altra operazione da completare, o che la loro sorte viene influenzata da qualcosa accaduto in altre dimensioni che si ripercuote sulla loro dando origine ad una storia completamente nuova. Anche perché ciò che abbiamo visto nel fumetto Call of Duty: Zombies degli anni scorsi e nella cinematic intro di Blood of the Dead ci fa capire che la storia dell’universo “originale” che conoscevamo potrebbe non essere affatto terminata.
Parleremo ora di alcuni passaggi del fumetto Call of Duty: Zombies, che abbiamo analizzato all’epoca del lancio di ogni numero. Ve li lasciamo di seguito, se siete intenzionati a leggerli o a rileggere le nostre considerazioni.
Per continuare a discutere di ciò che vedremo in Classified, dobbiamo fare un passo indietro e guardare alla storia dei Victis. Questo gruppo fa la sua prima apparizione in TranZit, ed è composto da Marlton, Misty, lo smemorato Russman che lavorò per il governo degli USA al progetto Broken Arrow (istituito dopo i fatti di Five) e Stuhlinger, un uomo che sente nella sua mente la voce di Richtofen, lo stesso Ultimis Richtofen che ha scambiato la sua anima con quella di Samantha e ora è rinchiuso nella piramide sulla Luna. I quattro vengono loro malgrado coinvolti nella guerra che da tempo va avanti tra Ludwig Maxis e Richtofen (entrambi della dimensione originaria), che si contendono il controllo dell’etere per i loro scopi. Al termine dei fatti di TranZit, Die Rise e Buried, il gruppo sceglie di aiutare Maxis, ormai però corrotto dall’etere oscuro essendovi rimasto in contatto per molto tempo e distrugge quel mondo. Solo l’intervento di Primis Richtofen e di Zombie Richtofen (altra versione dello scienziato) impedisce ai Victis di morire, con una fenditura che li porta in un giro per lo spazio e il tempo.
In seguito ad una serie di vicissitudini, che non vi raccontiamo nel dettaglio per evitare di dilungarci troppo, i Victis assolvono il loro compito: il viaggio del gruppo serviva a recuperare il Kronorium da una particolare dimensione, la Empty Earth, per poi portarla a Primis Richtofen ad Agartha, dove innescano tutta una serie di processi che serviranno a far avere le fiale di sangue agli altri Primis e a concludere il ciclo una volta che l’Uomo Ombra verrà ucciso in Revelations. Dopo il breve viaggio multidimensionale di Primis Richtofen (o comunque una versione alternativa di Richtofen, forse un Primis A che non ha ancora vissuto i fatti di The Giant…o è un altro ancora?), tutti e 5 si dirigono nel laboratorio criogenico sotterraneo di Alcatraz, fatto costruire dallo scienziato nella Dimensione 63 dopo aver iniziato il proprio viaggio multidimensionale. A questo punto, la storia che conosciamo dei Victis si interrompe, poiché vengono ibernati da Richtofen che afferma, testuali parole, che in questo modo saranno salvi.
Dopo la loro ibernazione, sempre riferendoci al fumetto Call of Duty: Zombies, abbiamo l’incontro tra le versioni passate e future di Primis Richtofen: il primo ha recuperato il Kronorium e sa ora dove dirigersi per prendere la Chiave dell’Evocazione (Morg City, in Shadows of Evil), mentre il secondo è in viaggio con i suoi compagni dopo Zetsubou No Shima, per recuperare le fiale di sangue e andare poi a Stalingrado a recuperare l’anima di Nikolai. Un viaggio apparentemente tranquillo, quello dei Primis, che ripartono poco dopo aver recuperato le fiale senza alcun intoppo. O perlomeno questa è la storia che ci è stata raccontata…
Nella intro di Blood of the Dead, infatti, abbiamo visto che le cose hanno preso una piega decisamente differente da quello che sapevamo. Il Primis Richtofen B (quello cioè che arriva da Zetsubou No Shima) riceve il Kronorium da Primis Richtofen A (quello già presente e che ha ibernato i Victis), ma dopo aver letto velocemente alcune righe sembra scioccato, e inizia a domandarsi “What I have done?”, ossia “Cosa ho combinato?”, specialmente dopo che Brutus, la guarda carceraria zombificata di Alcatraz, distrugge il portale dimensionale adibito alla fuga. Tutto quello che abbiamo visto nell’atto conclusivo del fumetto dedicato ai Victis è stato modificato: P.R. A consiglia a P.R. B di rileggere il Kronorium prima di andarsene, e quando questi lo fa è scosso. Il Kronorium che conosceva (che lui stesso aveva letto ad Alcatraz prima di darlo alla sua versione futura, nuovo rimando ai paradossi) è cambiato, le righe narrano ora una storia differente, e qualcosa ha a che fare con il sangue suo e dei suoi compagni. I Primis, inoltre, non riescono a lasciare la struttura, perché interrotti dall’invasione zombie e appunto da Brutus, cose di cui non c’era traccia nel fumetto originale.
La risposta a tutti questi quesiti è solamente una: la storia che conoscevamo sembra non esistere più. Primis Richtofen A (il nome è sempre provvisorio, ci riferiamo all’uomo incontrato nel laboratorio di Alcatraz nella intro di Blood of the Dead) ha fatto qualcosa di strano, ha scombussolato la timeline e con essa i piani di Primis Richtofen, provocando forse la nascita di una nuova linea temporale nella quale il quartetto non riesce a raggiungere Gorod Krovi. Se ciò non accade, non assistiamo neppure ai fatti di Revelations, e quindi Monty non può rimandare i Primis al tempo della grande guerra contro gli Apothicon. Questi cambiamenti operati da Richtofen possono quindi aver influenzato anche gli Ultimis rimasti sulla Luna, che in qualche modo potrebbero essere stati condotti al Pentagono, e il famoso ciclo continuo di cui parlava Mob of the Dead.
Insomma, consideriamo per un attimo il finale di Revelations. Monty è soddisfatto della distruzione dell’Uomo Ombra e degli Apothicon, ma l’esistenza dei Primis è un pericoloso paradosso. Arrabbiato con Richtofen e i suoi, decide di rispedirli indietro nel tempo, quando la Dimensione 63 venne minacciata dall’etere oscuro e solo l’intervento dei Primis con i loro bastoni elementali riuscì a salvare la situazione. Ma questa è anche la storia che conosciamo: possiamo quindi dedurre che Monty non ha fatto altro che ristabilire tutte le parti del ciclo al loro posto, che ora continua ad esistere e a procedere all’infinito. C’è però un modo per spezzare questo ciclo, e cioè quello di impedire, in qualche modo, che le cose divergano dal percorso stabilito dalla storia, proprio come abbiamo visto accadere in Mob of the Dead, nel caso in cui Weasel riesca ad uccidere Sal, Finn e Billy sul ponte di San Francisco. L’intenzione di Primis Richtofen A è forse quella, capito l’infinito ciclo nel quale li ha rinchiusi Monty, di rompere questo maledetto ciclo? In questo senso, i Victis potrebbero divenire parte del gioco, essendo stati forse ibernati e protetti dagli sconvolgimenti multidimensionali ai quali abbiamo assistito negli anni. Del resto, ciò che Primis Richtofen ha fatto a The Giant ha scombussolato l’intera timeline dell’universo originale, ma ai Victis non è accaduto niente. Come mai?
Black Ops 4 Zombies, in uscita il 12 ottobre, potrebbe rispondere a tutti questi quesiti ancora irrisolti (altro elemento: Brutus afferma che tornerà in vita di nuovo, ma che significa? Forse che i Primis sono intrappolati nel ciclo di Alcatraz?), così come anche continuare a far emergere nuovi interrogativi. Non ci resta che aspettare e capire dove Treyarch vuole andare a parare con questo nuovo capitolo della storia zombie, perché una cosa è certa: non è ancora finita.
Ed è qui che secondo me c’è qualcosa nelle 2 mappe nuove. Tutto non viene fatto casualmente. Vedremo che succede