Esattamente come per l’evento tra Call of Duty e Squid Game di gennaio, anche la collaborazione con le Tartarughe Ninja sarà particolarmente costosa per i giocatori.
Sta per iniziare la Stagione 2 Reloaded di Black Ops 6 e Warzone, con nuovi contenuti tra cui una storica mappa di Black Ops 2, varie armi, modalità ed eventi. Arriverà anche una nuova collaborazione tra COD e le Tartarughe Ninja, che seguirà quanto visto con l’evento di Squid Game all’inizio dell’anno: insieme a modalità dedicate, ci sarà anche un pass gratuito e uno premium, oltre a vari bundle di skin e cosmetici.
Il prezzo di tutto ciò? Altissimo.
Ognuna delle quattro tartarughe (Leonardo, Donatello, Michelangelo e Raffaello) ha un suo bundle premium, acquistabile nel negozio in-game di Call of Duty – ricordiamo che le skin sono condivise anche con Warzone. In base alle precedenti collaborazioni, si prevede che questi bundle costeranno 2.400 COD Points, ovvero 20 € ciascuno. Già di per sé, il costo è esorbitante, perché si parla di 80 € per avere le quattro skin delle Tartarughe Ninja.
Ma non è tutto, perché proprio come per Squid Game, come abbiamo ricordato poco fa, l’evento proporrà anche un ulteriore pass premium, slegato dal Battle Pass stagionale di Call of Duty. Questo costerà 1100 COD Points, che corrispondono a 10 €, e sarà l’unico modo per ottenere la skin di Splinter.
Come molti hanno sottolineato, il crossover di TMNT non presenta oggetti che influenzano il gameplay, e nessuno sarà costretto a comprarne questi bundle per competere nel multigiocatore di Black Ops 6. Ciò non ha però impedito ad alcuni giocatori della community di criticare ancora una volta Activision per l’elevato costo di questi elementi cosmetici, affermando che Black Ops 6 sta proponendo metodi di monetizzazione paragonabili a Fortnite – che è un free to play.
Gli utenti ricordano infatti che mentre il gioco base costa 80 €, Activision propone anche un pass stagionale a 1100 COD Points (10 €) e la variante Black Cell, che richiede un ulteriore pagamento in denaro. Le microtransazioni stanno insomma facendo ancora discutere per la loro eccessiva presenza, pur ricordando che si tratta di cosmetici che non vanno a influenzare i giocatori.
Scrivi un commento