In questo periodo di ritrovato amore per i Call of Duty classici, grazie all’ottima mossa di Activision di sistemare finalmente i server dei capitoli del passato (evidentemente non è servito molto impegno, quindi poteva anche essere fatto prima…), non potevamo non essere catturati di nuovo anche noi.
E dopo aver quindi riscoperto la modalità Zombies di Black Ops 2, di cui vi abbiamo proposto una pratica guida per tutti coloro che intendono rimettersi in cammino e affrontare tutti i perigliosi easter egg della modalità, torniamo oggi alla carica con uno speciale davvero molto particolare che sa di nostalgia: una sana classifica delle mappe dell’originale Modern Warfare 3 del 2011, dalla peggiore alla migliore!
Nella classifica che troverete di seguito, frutto di pareri generali della community ma anche di gusto ovviamente personale, non sono incluse le mappe aggiunte con i DLC post-lancio, e inoltre ricordiamo che questa lista non ha a che vedere con il nuovo Modern Warfare 3 che Activision presenterà entro poche settimane. Non c’è altro da aggiungere, dunque iniziamo questo tuffo nei ricordi!
16. Outpost
Infinity Ward aveva un problema con le mappe innevate. Derail è stata sicuramente la mappa più odiata di Modern Warfare 2 (2010), e anche Sub Base non è mai stata tra le preferite dai fan. Con Outpost, anche MW3 faceva uno scivolone. La mappa è troppo grossa, troppo aperta e con troppi pericoli intorno al giocatore. Se non altro, si faceva apprezzare leggermente di più in modalità Sopravvivenza, mentre nel PvP era rarissimo vederla votata tra le alternative per le partite successive.
15. Downturn
Downturn è praticamente estrapolata dalla campagna single player di MW3, essendo ambientata tra le strade di New York nei pressi di quella che dovrebbe essere Wall Street. Il mondo intorno al giocatore è sicuramente interessante, ma non viene esaltato: gran parte della mappa, che ha dimensioni considerevoli, è ambientata sottoterra, e questo crea squilbri tra come la mappa viene presentata e il tipo di scontri che accadono effettivamente al suo interno.
14. Interchange
Interchange è una mappa quasi da ricovero. Riprendendo un po’ il concept di Downturn, la mappa è ambientata nei pressi di un cavalcavia completamente distrutto, dove le macerie hanno invaso la parte sottostante dell’autostrada. Sicuramente possiamo essere d’accordo sul fatto che si tratta di un’ottima mappa per chi vuole dimostrare la propria bravura con il fucile da cecchino, ma per tutto il resto è da dimenticare: tra spazi completamente aperti e una palette cromatica aberrante, Interchange è una di quelle mappe che evitiamo con gran piacere.
13. Carbon
Senza infamia e senza lode: Carbon, ambientata in una raffineria in Somalia, è una mappa ricordata ma mai particolarmente amata dalla community di Modern Warfare 3. Se non altro, è interessante per chi ama gli scontri a medio raggio, ma non possiede alcuna caratteristica davvero distintiva da altre ambientazioni del gioco.
12. Seatown
Come potete intuire, siamo già dalle parti di mappe belle e piacevoli da giocare – MW3, su questo fronte, è stato uno dei migliori Call of Duty in assoluto, un po’ meno per quanto riguarda il bilanciamento. Seatown è tra le ambientazioni più iconiche, e visivamente era molto interessante, ma la parte centrale, tra le bancarelle del mercato, è sempre stata motivo di affollamento e scarsa visibilità, l’esatto contrario dei due corridoi ai lati. Il risultato è che, per evitare una morte certa, nessuno passava per il centro mappa.
11. Village
Village è una mappa molto curiosa, e anche atipica per la serie Modern Warfare. Ambientata nei pressi appunto di un piccolo villaggio africano, qui troviamo anche una zona boscosa, il mercato e addirittura una caverna. Una grande varietà e un level design interessante, seppur molto semplice, ma il suo problema è che, proprio come Seatown, l’azione finiva col concentrarsi in punti con qualche riparo e meno confusi di altre zone.
10. Bootleg
Con Bootleg si ha spesso un rapporto di amore e odio. La community non l’ama particolarmente (nelle votazioni viene spesso dimenticata), eppure il design della mappa è molto interessante, prediligendo scontri a medio raggio ma adattandosi anche, grazie alla sua parte centrale, a scontri a fuoco ravvicinati. L’ambientazione oscura con tanto di pioggia, inoltre, dava un certo carisma in più.
9. Lockdown
Iniziamo a fare sul serio. Ambientata a Praga, la mappa Lockdown è tra le più classiche proposte da Infinity Ward su MW3, perfetta per chi ama esaltare la propria velocità nei piccoli spazi ma anche per chi vuole usare un fucile da cecchino per cercare di fermare l’avanzata di uno sprovveduto nemico. Sicuramente una buona mappa, anche se priva di un reale mordente soprattutto a livello visivo.
8. Fallen
Si passa in Ucraina, vicino Pripyat, dove con Fallen Infinity Ward propone una mappa che dallo stile e dai colori ricorda molto da vicino alcune mappe dell’originale Modern Warfare. L’area centrale rischia di essere un problema, ma la visibilità è molto più adeguata rispetto a Seatown. L’area circostante, invece, è un continuo alternarsi di edifici nei quali si può entrare e vegetazione da tenere d’occhio, per dare una continua varietà di ambientazioni e situazioni.
7. Bakaara
Bakaara, per gli standard di MW3 e di Call of Duty per quell’epoca, è una mappa molto grande, ma non inutilmente grande come poteva esserla la maledetta Stonehaven di Ghosts. I punti di spwan sono lontani tra loro, quanto basta per evitare il fastidioso scambiabare. I cecchini hanno di che essere contenti visti gli ampi spazi aperti, ma vari edifici sono posizionati strategicamente per far sì che chi ama gli scontri a medio e corto raggio non venga distrutto con un singolo colpo in ogni occasione.
6. Underground
Ciò che innalza Underground non è tanto il suo level design, che tutto sommato ha qualche particolarità degna di nota come il corridoio sopra il passaggio dei treni, ma soprattutto l’ambientazione: la metropolitana di Londra fa infatti da sfondo perfetto a questa mappa, in un continuo sali e scendi tra la superficie e la parte più profonda che conferisce dinamicità al tutto.
5. Arkaden
Arkaden è andata molto vicina a diventare una sorta di nuovo Terminal. La conformazione è molto simile, gli intenti uguali, gli ambienti ricordano molto da vicino la storica mappa di MW2 che è stata poi riproposta anche su MW3. Non è purtroppo riuscita a diventare altrettanto iconica, ma ha saputo dare un solidissimo bilanciamento dell’esperienza utente in ogni suo anfratto. Peccato solo per una zona troppo aperta e priva di coperture, cosa che invece Terminal aveva aggiustato con intelligenti accorgimenti.
4. Resistance
A malincuore, fuori dal podio. Resistance è una mappa che ha fatto storia su Modern Warfare 3, ambientata nella magica cornice di una Parigi devastata dalla terza guerra mondiale – proprio come una delle missioni più note della campagna single player. La mappa predilige gli scontri all’esterno, con i cecchini che dominano ai due lati della zona, ma è abbastanza variegata e strutturata da permettere varie strategie interessanti e sorprendere i nemici.
3. Mission
Gradino più basso del podio per Mission, una delle preferite della community. Possiamo vederla anche come un primo tentativo da parte di Infinity Ward di dare verticalità alle sue mappe, anche se in maniera preliminare: il terreno collinare in pendenza offre uno scorcio mai visto prima nella saga di Modern Warfare, ma le tre zone non risentono di questo level design, riuscendo invece a risultare bilanciate e quasi perfette in ogni loro componente.
2. Hardhat
A livello di ambientazione non è sicuramente una Underground o una Resistance, proponendo combattimenti all’interno di un grande cantiere a cielo aperto con edifici ancora incompiuti. Come design della mappa, però, Hardhat è un gioiellino. Totalmente inadatta ai cecchini, a meno di non sfruttare quei rarissimi spot utili, Hardhat concentra le sue più crudeli battaglie nell’edificio centrale, al quale è possibile accedere da ben tre punti separati.
1. Dome
In assenza di Terminal, che non era presente al lancio di MW3, si prende giustamente il primo posto della classifica la mappa Dome. Dimensioni abbastanza ridotte non paragonabili ovviamente a Rust di MW2), una location tipica da guerra con tanto di blindati e carri armati, una gigantesca cupola che sormonta una delle strutture, e tantissimi, tantissimi scontri ravvicinati. Non è un caso che Dome sia tra le mappe più riproposte dell’intera serie.
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