Non è certo una novità che la modalità zombies di Call of Duty goda di una community fortemente appassionata e coesa. Sono infatti in molti gli utenti che si chiedono spesso come mai Activision non abbia mai voluto fare un gioco a unicamente incentrato sulla tematica dei non morti. Ebbene, nelle recenti ore una nuova ondata di informazioni ha coinvolto tale ambito. Un ex sviluppatore di Call of Duty presso Raven Software ha difatti rivelato nuovi dettagli sul gioco zombi standalone cancellato.
I dettagli sul progetto sono emersi per la prima volta all’inizio di quest’anno grazie al profilo LinkedIn di Michael Gummelt, il quale ha specificato che il titolo era un “progetto live service” per gli zombi di Call of Duty. Da allora, la famosa YouTuber Glitching Queen ha richiesto un’intervista a Gummelt, che ha successivamente accettato.
Secondo quanto affermato dall’uomo, il gioco non ha mai superato le fasi di progettazione, oltre ad avere diverse microtransazioni considerata la sua natura prettamente di GaaS. Oltre a trovare la video intervista di seguito, riportiamo in sintesi i punti salienti toccati:
- Il gioco aveva microtransazioni basate sulla personalizzazione
- NON era un vero e proprio porting delle vecchie mappe zombi
- È stato costruito sulla tecnologia online di COD
- Treyarch non era certa di voler continuare con la modalità, ecco perché Activision commissionò a Raven lo sviluppo
- Fruibile da 1 a 4 giocatori
- Aveva una mappa del “mondo”.
- Il prologo vedeva il giocatore come un gladiatore in un’arena
- Personaggi e progressione erano completamente personalizzabili
- Ad un certo punto, veniva richiesto di organizzare un’estrazione per poi esplorare un mondo aperto.
- Avrebbe avuto stagioni con nuovi contenuti
Al termine del video, la ragazza ha chiesto all’uomo se esistessero altri titoli standalone di zombie, ma la risposta è stata: “Non che io sappia”.
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