Sarà un anno molto difficile per i videogiochi, perché non solo PlayStation 5 e Xbox Series X|S faranno fatica ad arrivare sugli scaffali dei negozi. La tendenza riguarda infatti tutti i competitor del settore.
Confermando in parte un rapporto del mese scorso di Bloomberg, il presidente di Nintendo Shuntaro Furukawa ha rilasciato un’interessante intervista a Nikkei, che farà sicuramente riflettere. Furukawa conferma infatti che la carenza di semiconduttori potrebbe influire sulla produzione di Nintendo Switch e sulla disponibilità al dettaglio quest’anno, proprio come è già emerso nelle scorse settimane per quanto riguarda le nuove console Sony e Microsoft.
Furukawa afferma che Nintendo è stata “in grado di garantire i materiali necessari per la produzione immediata di semiconduttori per Switch”. Tuttavia, grazie alla forte domanda in Giappone e in altri paesi, “esiste la possibilità che mancheranno console in alcuni rivenditori in futuro”.
A questo punto, Furukawa non è sicuro di come la società affronterà il problema, ma afferma che “in alcuni casi potremmo non essere in grado di prepararci a sufficienza per gli ordini”. Un problema non nuovo per Nintendo, che nel 2020, nel pieno della pandemia, si è trovata di fronte a una richiesta senza precedenti per Switch tanto che la console è risultata introvabile per diverso tempo. Nel 2021, invece, le cose sono ben diverse, e riguardano la fornitura dei semiconduttori.
Sarà interessante vedere se la carenza dei materiali, che preoccupa anche Sony, Microsoft e molte altre aziende che si sono già rivolte al presidente USA Biden per indagare sulla questione, avrà ripercussioni sulla più volte rumoreggiata Switch Pro. La console, una versione più potente di Switch con supporto al 4K, sarebbe prevista per la fine del 2021, ma i problemi che le aziende stanno incontrando in questi mesi potrebbero cambiare le carte in tavola.
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