Nubi minacciose sui cieli di Verdansk, ma stavolta non si tratta di un nuovo evento per Call of Duty: Warzone. Questa volta è infatti l’intero sistema di Activision a essere messo in discussione, con una grossa rivolta sui social che si sta espandendo a macchia d’olio anche nel nostro paese.
Da tempo noti streamer e influencer di COD Warzone, il battle royale dallo straordinario successo uscito nel marzo 2020 su PS4, Xbox One e PC, e da poco rivoluzionato con la Stagione 3 completamente a tema anni ’80, si sono scagliati contro Activision e Raven per il mancato supporto contro un fenomeno purtroppo estremamente dilagante: i cheater.
Sin dal lancio del gioco, gli imbroglioni su Warzone sono aumentati a dismisura, raggiungendo numeri impressionanti nelle ultime settimane. Molti streamer parlano infatti dell’impossibilità di riuscire a giocare al battle royale, poiché sistematicamente posti contro giocatori scorretti che fanno uso di cheater.
La “rivolta social” è poi scoppiata nelle ultime 24 ore, capeggiata dal ben noto POW3R e ricondivisa poi da numerosi altri giocatori e streamer di successo.
L‘hashtag #FIXWARZONEita è andato rapidamente in tendenze su Twitter e su altri social network nel nostro paese, e le richieste dei content creator e influencer sono decisamente comprensibili: POW3R e i suoi colleghi chiedono infatti un maggiore impegno da parte di Activision per monitorare la situazione di Warzone, che è peggiorata a tal punto da diventare insostenibile per molti.
https://twitter.com/POW3R_GC/status/1391502547085668352
Anche altri famosi streamer, come dicevamo, si sono poi uniti al movimento.
Dario Ferracci, in arte Moonryde, ha adottato ad esempio la handcam durante le trasmissioni di Twitch, per sostenere il movimento iniziato da POW3R poche ore prima.
https://twitter.com/Quellodelmarza1/status/1391692738098253825
Nelle ultime ore, poi, POW3R si è anche scagliato direttamente contro Raven per i presunti favoritismi che la software house sta adottando. Il team, oggi alla guida del supporto a COD Warzone, viene infatti accusato di essere troppo dipendente dai cosiddetti COD Partner, e di assecondare le loro richieste in poco tempo quando invece altri problemi vengono costantemente ignorati.
https://twitter.com/POW3R_GC/status/1391690953631612929
La protesta sta andando avanti, e su Twitter, nel momento in cui scriviamo questa notizia, sono quasi 16 mila i tweet che riportano l’hashtag #FIXWARZONEita. Activision si farà sentire, dopo il mare di polemiche?
Scrivi un commento