Mentre mancano sempre meno ore al lancio della Stagione 6, già disponibile su Black Ops Cold War, Raven Software conferma quello che i giocatori già sospettavano da tempo: l’era di Verdansk è ormai giunta alla fine.
Dopo il lancio avvenuto a marzo 2020, la community di Warzone ha sempre discusso di un importante componente del battle royale, e cioè l’ambientazione principale del gioco.
Per oltre un anno, infatti, Call of Duty: Warzone si è svolto sulla stessa mappa: Verdansk. Con ogni nuova stagione, il volto di Verdansk ha visto cambiamenti, alcuni minori e altri significativi. Dopo l’uscita di Black Ops Cold War, in particolare, il battle royale ha mantenuto la sua ambientazione principale come Verdansk, spostando però il setting temporale negli anni ’80.
I giocatori hanno però richiesto per molto tempo modifiche sostanziali, o una mappa nuova di zecca. L’aggiunta di Rebirth Island, “riciclata” da Black Ops 4, non ha infatti soddisfatto la community, vogliosa di un’esperienza differente.
Di recente, Raven Software ha rivelato una nuovissima mappa in arrivo su Warzone con l’integrazione di Call of Duty: Vanguard.
Si tratterà di una mappa parallela a quella di Verdansk? Il peso in GB di Warzone schizzerà alle stelle con l’arrivo del nuovo gioco della serie? Niente di tutto questo.
La fine di Verdansk
In un recente promo per il Gulag della stagione 6 di Warzone, Raven Software ha confermato che “la stagione 6 sarà la nostra ultima volta a Verdansk”. Ciò significa che alla fine della stagione 6, i giocatori non potranno più giocare sulla mappa di Verdansk.
Una notizia che molti giocatori aspettavano da tempo, desiderosi, come detto, di vedere una nuova mappa per il battle royale dopo quasi un anno e mezzo di attività.
Non sappiamo però se questo effetto si farà sentire anche su Rebirth Island, ma una cosa è certa: Verdansk ha le ore contate.
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Nel frattempo, vi ricordiamo che Raven ha annunciato che presto su Warzone arriverà un nuovissimo sistema anti-cheat con il debutto di Vanguard, che mira a mettere un freno al dilagante fenomeno dei cheater e degli hacker che hanno contraddistinto gran parte delle recenti polemiche verso il battle royale.
- Domina su tutti i fronti: combatti nei cieli dell'Oceano Pacifico, lanciati sulla Francia, entra a Stalingrado con la precisione di un cecchino e fatti strada tra i nemici in Nord Africa. Sviluppato da Sledgehammer Games, nel quale i giocatori verranno immersi in viscerali battaglie della Seconda guerra mondiale su una scala globale senza precedenti.
- In una profonda e accattivante campagna, un gruppo di soldati provenienti da diversi paesi che si riuniscono per affrontare la più grande minaccia di sempre. I giocatori potranno inoltre lasciare il segno nella ormai celebre modalità Multigiocatore di Call of Duty, e una nuova fantastica esperienza Zombi sviluppata da Treyarch.
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