L’ultimo report di Merger & Acquisitions delinea un quadro potenzialmente clamoroso, con una delle grandi major di Hollywood pronta a espandersi in maniera significativa in ambito videoludico portando sotto la sua bandiera un grande publisher. E i nomi, come potete vedere già dal titolo, sono a dir poco enormi.
Da tempo si vocifera che Brian Roberts, amministratore delegato di Comcast, sia pronto a mettere a segno una nuova grande acquisizione per permettere al colosso che controlla NBC e Universal di continuare ad aumentare il suo potere – e i suoi profitti. Il futuro non sarebbe però nello streaming, terreno che la major guarda con relativa attenzione (quasi certamente le quote di Hulu saranno vendute nel 2024 a Disney, che invece è molto interessata a questo settore), bensì nei videogiochi.
Il momento, per Universal, non è dei migliori, ma il discorso si può ampliare all’intera Hollywood. Dal picco di quasi due anni fa, le azioni dell’azienda sono calate del 32%, e ora le grandi major stanno guardando con grande insistenza al mondo dei videogiochi. La citata Disney, ad esempio, ha ampliato gli accordi commerciali per lo sfruttamento delle sue proprietà intellettuali, inclusi Marvel e Star Wars; Warner Bros. Discovery, dopo una iniziale titubanza, vuole ora tornare a sviluppare un gran numero di videogiochi.
Anche Universal, secondo gli analisti del settore, si sta interessando sempre di più a questo settore, e le avvisaglie ci sono da tempo.
Lo stesso Roberts, lo scorso anno, aveva avviato alcuni colloqui con Electronic Arts, il gigantesco publisher americano di FIFA (o meglio EA Sports FC, come sarà chiamato tra pochi mesi), F1, Battlefield, The Sims e numerosi altri franchise. Oggi, tuttavia, quello di EA non è più l’unico nome, e M&A si lascia scappare anche i clamorosi scenari di un’acquisizione di Activision Blizzard King, nel caso in cui la trattativa con Microsoft non andasse a buon fine, Take-Two Interactive o addirittura Nintendo, con la quale Universal ha lavorato per Super Mario Bros: Il film.
“Quando ho sentito che erano disposti a fondersi con EA, ti viene da pensare che potrebbe succedere di tutto”, ha detto l’analista dei media di Bank of America Jessica Reif Ehrlich. “Il videogioco è un’attività con diritti di proprietà che si adattano bene a film, televisione e persino parchi a tema”, ha affermato.
Questa chiave di lettura è particolarmente interessante, perché il film di Super Mario ha in effetti fatto capire a Universal che quello dei videogiochi è un terreno florido per il possibile sfruttamento di personaggi e storie in altri medium. In un’epoca nella quale le grandi major sono sempre alla ricerca di nuovi franchise, e tutti i nomi messi sul tavolo possiedono in effetti serie famosissime.
Certo questo scenario è molto suggestivo, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Un’altra ipotesi, stando al portale, potrebbe coinvolgere direttamente Warner Bros. Discovery con NBCUniversal, per creare un colosso in fatto di contenuti. Il discorso è apertissimo.
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