Con Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, Kojima rivolge la sua attenzione sulla comunicazione digitale e sul modo in cui le informazioni vengono trasmesse tramite il web. La cosa sorprendente è che un tema del genere è stato trattato a inizio 2002, anno in cui eravamo ben lontani dalla connessione tecnologica che oggi diamo per scontata. In particolare, MGS 2 affronta il modo in cui il flusso (in)controllato delle notizie può influenzare la società odierna. Se nel primo Metal Gear Kojima aveva approfondito il tema delle armi nucleari e della deterrenza, con Sons of Liberty l’artista giapponese ha esaminato come il controllo e l’accesso alle informazioni siano diventati gli strumenti più importanti per il dominio globale. A circa venti anni di distanza, l’argomento ha assunto sempre più importanza, soprattutto con l’arrivo di Facebook e degli altri social network. Il concetto analizzato da Kojima può essere racchiuso nella Teoria dei Meme, di cui parleremo nel corso dell’articolo.
Dopo aver riflettuto su Death Stranding, chiedendoci se fossimo già entrati nel mondo post-apocalittico abitato dalle CA, ecco quindi un altro speciale dedicato, questa volta a Metal Gear Solid 2 e alla Teoria dei Meme; vi auguriamo una buona lettura.
FLUSSI INFORMATIVI
In MGS2, gli elementi della trama ruotano attorno ai Patriots: un’organizzazione extra-governativa i cui obiettivi riguardano il controllo sociale, politico ed economico. Per raggiungere l’obiettivo, i Patriots si concentrano principalmente sulla diffusione delle informazioni, così da estendere e mantenere il potere. E’ per questo che è stato creato l’Arsenal Gear, un’enorme intelligenza artificiale cui spetta il controllo ed il filtro delle notizie. Non stiamo più parlando di armi atomiche, Metal Gear e armi di distruzioni di massa. Questa volta la guerra viene combattuta senza armi. Nel gioco, l’Arsenal Gear è stato creato da Emma Emmerich, sorella del più “famoso” Otacon. In una delle trasmissioni radio, la scienziata racchiude il funzionamento dell’Arsenal Gear: “Al giorno d’oggi, le informazioni emergono da ogni direzione e sono distribuite liberamente. In effetti, la velocità di questo processo di circolazione sta accelerando su una base quasi quotidiana. Scandalo politico e corruzione aziendale; fino ad ora, i Patriots sono riusciti a tenere sotto controllo questi e altri eventi. Ma con il sistema di elaborazione attuale, non sono più in grado di controllare efficacemente il flusso di informazioni generate a livello individuale. Con l’Arsenal Gear, possono regolare completamente le informazioni digitali. Le informazioni di alto livello possono essere classificate e, se necessario, cancellate. Eliminando tali informazioni, i Patriots possono modellare il corso della storia“. Ed è proprio da questo concetto che prende forma la Teoria dei Meme, che approfondiremo nel prossimo paragrafo.
UN MEME…NEL MEME
Esempi di meme sono melodie, idee, frasi o mode generiche. La capacità dei meme è quella di propagarsi di mente in mente, fino a raggiungere una popolazione intera. Un processo di imitazione che si estende dal singolo al gruppo. Lo stesso ragionamento vale con le informazioni. Se potessimo controllare e filtrare le informazioni, a prescindere dalla loro effettiva veridicità, potremmo trasmettere idee e concetti senza alcuna imposizione violenta. Un’arma che, capirete bene, è decisamente potente. Mentre un tempo venivano instaurati regimi dittatoriali, in cui la censura la faceva da padrona, con questo sistema si potrebbe controllare una società senza alcun spargimento di sangue. Ma se la trama è di per sé un inno alla Teoria dei Meme, lo stesso si potrebbe dire del gioco in sé. Cerchiamo di spiegarci meglio. Con l’annuncio di MGS2, Kojima aveva fatto intendere che il protagonista di Sons of Liberty sarebbe stato, ancora una volta, Solid Snake. Nei trailer e nella copertina ufficiale infatti, veniva mostrato continuamente Snake. In altre parole, Kojima aveva innestato in noi l’idea che il clone di Big Boss sarebbe stato il protagonista. Mai e poi mai avremmo pensato di vivere gran parte della storia vestendo i panni di Raiden. Una mossa decisamente rischiosa ma che solo un artista come Kojima poteva pensare di attuare. Il buon Hideo aveva creato un meme nel meme, rendendoci partecipi diretti del suo meme.
CORONAVIRUS E FACEBOOK, KOJIMA AVEVA PREVISTO TUTTO
Nessuno avrebbe potuto pensare che gli argomenti trattati in Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, sarebbero stati premonitori di un futuro reale. A distanza di 20 anni, ci troviamo infatti in una società completamente sottomessa alla Teoria dei Meme. Ovviamente con questo non vogliamo essere complottisti e affermare che esiste un’associazione extra governativa che vuole tenere sotto scacco il mondo intero. Vogliamo più che altro concentrarsi sul flusso incontrollato di notizie che ogni giorno prolifera su internet e sui social network. In realtà si tratta di un processo cominciato ben prima di oggi. Ci basti pensare, ad esempio, allo scandalo Cambridge Analytica. Le informazioni di milioni di utenti Facebook furono utilizzate dall’azienda londinese, che già collaborava con partiti politici, per influenzare le elezioni presidenziali del 2016. Grazie ai profili tracciati dagli algoritmi informatici, su Facebook venivano inviate notizie di dubbia veridicità. In particolare, i sostenitori di Hilary Clinton hanno ricevuto sulle loro home page notizie che li convincessero a cambiare idea. Stessa cosa è accaduta con la Brexit, in cui i NO Brexit sono stati bersagliati da numeri e statistiche fuorvianti per convincerli a sostenere l’uscita del Regno Unito dall’Europa. Per approfondire la questione troverete un servizio andato in onda lo scorso 10 febbraio su Presadiretta.
Purtroppo, da inizio anno, tutto il mondo è alle prese con il problema Coronavirus che, negli ultimi giorni ha raggiunto anche il nostro Paese, costringendo il governo italiano a prendere seri provvedimenti. Anche in questa spiacevole situazione siamo vittime della teoria dei meme. Oltre alle tante informazioni utili che vengono rilasciate giornalmente per contenere il numero contagi, i social sono intasati dalle fake news. Fake News che non fanno altro che aumentare l’allarmismo e peggiorare la situazione sui contagi. La Teoria dei Meme è quindi confermata ancora una volta. Il flusso di notizie si muove in modo così repentino sui canali digitali da non permetterci di distinguere la realtà dalla finzione. I meme si stanno diffondendo a macchia d’olio, impiantando in noi idee di massa impossibili da confermare o sfatare. Ovviamente, la teoria rimane confermata anche trattando temi molto meno importanti del Coronavirus. Giorni fa ricorderete l’immagine di una scopa che si reggeva in verticale senza alcun sopporto. Nel giro di qualche ora tutto il mondo era convinto che, a causa di una precisa inclinazione terrestre che si verifica ogni 3500 anni, era possibile mantenere le scope in equilibrio. Pensate che sui social è stata anche creata la Broomstick Challenge, una sfida in cui tutti gli utenti provavano a ripetere ciò che avevano visto. Fortunatamente, a smentire il tutto è intervenuta la NASA, spiegando che si trattava di una fake news (un meme). In una manciata di ore il meme aveva già preso il controllo di migliaia di persone.
Con questo esempio vogliamo concludere il nostro speciale, elogiando per l’ennesima volta il buon Kojima, capace di trattare un argomento che, ad oggi, è più attuale che mai. Ci auguriamo che questo articolo sia anche di riflessione, creando in ognuno di voi la consapevolezza che, nella nostra società, le informazioni sono più potenti delle armi.
Siete solo di parte, evidentemente non avete capito nulla del messaggio che il gioco lancia. Kojima aveva ragione.