Sono emersi alcuni dettagli molto interessanti sul mai realizzato Crash Bandicoot 5, gioco che Toys for Bob aveva potenzialmente in programma prima che lo studio cambiasse direzione – e si allontanasse da Activision.
Andiamo per gradi. Nel mese di luglio, un artista di Toys for Bob ha rivelato attraverso i social network che un prototipo di Crash Bandicoot 5 era stato cancellato. Questo gioco, il cui sviluppo non è però mai iniziato realmente, sarebbe stato un sequel diretto di Crash Bandicoot 4: It’s About Time del 2020, con l’idea di proseguire il franchise rilanciato negli anni precedenti.
Toys for Bob, come sappiamo, si è ormai distaccata da Activision, sebbene continuerà a collaborare con l’azienda americana. Insistenti voci di corridoio suggeriscono che lo studio sia al lavoro sy Spyro 4, attualmente ancora privo di una data di uscita, mentre tutto intorno a Crash tace, specie dopo il tonfo esagerato di Crash Team Rumble lo scorso anno. Ebbene, un thread di ResetEra dedicato a Nicholas Kole, artista di Toys for Bob, ha rivelato qualcosa di più su questo progetto cancellato.
Un ex sviluppatore di Crash Landed, un famoso reboot di Crash Bandicoot mai divenuto realtà, ha deciso di fare luce sugli avvenimenti che hanno coinvolto Toys for Bob negli ultimi anni, illustrando una situazione davvero altalenante per lo studio.
L’artista spiega che Nicholas Kole ha lasciato Toys for Bob nella primavera del 2021 insieme a molti altri talenti. La colpa? Activision. L’azienda americana aveva messo TfB a lavorare su Call of Duty, esattamente come tutti gli altri studi sotto la sua proprietà, e molti dipendenti non avevano alcuna intenzione di lavorare alla serie sparatutto. All’epoca Toys for Bob aveva da poco pubblicato Crash Bandicoot 4, mentre Crash Team Rumble, stando a queste dichiarazioni, non era ancora un progetto sicuro di vedere un giorno la luce.
Tra la fine del 2020 (lancio di Crash 4) e la metà del 2021, comunque, il team creativo di Toys for Bob ha iniziato a pensare ad alcune idee per proseguire il franchise. Tra le varie opzioni c’erano un gioco multiplayer (appunto, Crash Team Rumble) e il citato sequel Crash Bandicoot 5. L’idea, spiega la fonte, era fare di tutto perché Toys for Bob non venisse assorbita nel brand di Call of Duty, poiché lo studio aveva altre ambizioni.
Mentre poi lo sviluppo di Crash Team Rumble è stato definito come “un calvario, per usare un eufemismo”, a un certo punto l’idea più intrigante per la realizzazione di Crash Bandicoot 5 sarebbe stata quella di un crossover con Spyro, facendo incontrare i due storici personaggi della prima PlayStation. Qualcosa di simile era già stato fatto con i due giochi Crash & Spyro Fusion per Game Boy, ma stavolta le intenzioni erano più serie.
Il “Crash 5 that never was” a cui si riferiscono le notizie delle scorse settimane era insomma di crossover tra Crash e Spyro che avrebbe visto i due protagonisti fare squadra per fermare i cattivi di entrambi i loro universi, probabilmente Cortex e Ripto, in un vero gioco principale. Alcuni artwork, come quello che vi abbiamo mostrato in copertina, mostravano chiaramente questo crossover multiversale con Spyro, che a livello narrativo sarebbe stato facilmente giustificato con gli eventi del quarto capitolo.
Nel gioco sarebbe apparsa anche Nina, la nipote di Cortex vista per la prima volta in Crash Twinsanity, e tra le dinamiche di gameplay c’era anche quella che vedeva Crash salire sulle spalle di Spyro per volare.
Come spiega la fonte, tuttavia, tutto questo era “prima che COD prendesse completamente il sopravvento”, quando cioè Toys for Bob ha dovuto abbandonare tutti i suoi piani originali per la serie – l’idea iniziale era di creare una trilogia composta da Crash Bandicoot 4, 5 e 6 che avrebbe poi ricollegato il tutto a Crash Bandicoot: L’ira di Cortex, gioco del 2001.
L’autore conclude poi dicendo che secondo le sue fonti oggi Toys for Bob non sta lavorando a un nuovo Crash Bandicoot. Questo è in linea con le voci che si susseguono da parecchio tempo, secondo le quali lo studio è impegnato su Spyro 4.
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