Home Videogiochi Anteprime Daymare: 1994 Sandcastle – Invader Studios impara dal passato per costruire il presente

Daymare: 1994 Sandcastle – Invader Studios impara dal passato per costruire il presente

La serie di Daymare rappresenta un vero e proprio tributo d’amore verso i survival horror. Dopo infatti Daymare: 1998, la casa di sviluppo romana Invader Studios ha annunciato lo scorso 2021 Daymare: 1994 Sandcastle, prequel del primo capitolo. Considerata l’uscita ormai prossima, datata 30 agosto, abbiamo deciso di fare un piccolo riepilogo di ciò che il nuovo capitolo della saga porterà con sé in termini di novità ed aggiornamenti.

La trama

Daymare 1994 mette i giocatori nei panni di Dalila Reyes, una spia del governo che lavora per un’unità top-secret chiamata Hexacore Advanced Division for Extraction and Search (abbreviata in HADES). Come membro di questa unità militare avanzata, Dalila viene inviata in una struttura di ricerca segreta all’interno della quale troverà svariate, orride sorprese. La narrativa di Daymare 1994 si attiene quindi ai classici canoni del survival horror, andando ancora una volta ad omaggiare pilastri dell’industria come Resident Evil e Dead. Naturalmente la trama avrà una propria strada maestra che, come in Daymare 1998, saprà donare un’essenza originale alla produzione nostrana.

Connessioni a Daymare 1998

Come dicevamo poco sopra, Daymare 1994 è un prequel di Daymare 1998, titolo targato 2019 che ha ottenuto una tiepida accoglienza da parte della critica, principalmente a causa di un comparto tecnico zoppicante e di un concept dei personaggi alquanto superficiale. Il gameplay ha comunque convinto il pubblico, che ha apprezzato l’avventura della squadra romana che ha quindi deciso di generare una nuova avventura del franchise. Data la sua funzione di prequel, in Daymare 1994 gli spunti di storia andranno a predisporre lo scenario vissuto nella prima interazione, andando al contempo a colmare ogni divario narrativo tra le due esperienze. Invader Studios ha infatti promesso grandi ritorni e nuovi personaggi, in modo da rendere la storia ancora più interessante e coinvolgente.

Sopravvivere all’ispirazione

I richiami ai pilastri del genere non sono mai stati celati dagli sviluppatori, che hanno da sempre affermato di aver costruito l’IP omaggiando i grandi classici che ne fanno parte. In Daymare 1994 il concept di gioco strizza ancora di più l’occhio al primo Dead Space, sia nell’inquadratura e sia per quanto concerne gli elementi fantascientifici presenti. Anche il gameplay prende a piene mani dalle esperienze che hanno fondato la il survival horror, come le scarse risorse a disposizione e l’attenzione richiesta al giocatore durante le varie fasi esplorative. Daymare 1994 si prefigge dunque l’obiettivo di far sentire a casa tutti i numerosi appassionati dell’ambito, cercando di alzare sensibilmente l’asticella qualitativa, in modo da creare un prodotto appagante e soddisfacente anche per i palati più esigenti.

Isaac Clarke, sei tu?

Chi parla di Dead Space non può fare a meno di lodare le mutilazioni che Isaac Clarke è capace di effettuare sui vari necromorfi che decidono di incrociare il suo sguardo. Anche i ragazzi di Invader Studios hanno cercato di raccogliere questa interessantissima feature per la loro ultima fatica. In Daymare 1994 sarà infatti attivo un efficace sistema di smembramento, che potrà essere sfruttato dai giocatori per poter indebolire più rapidamente determinati tipi di nemici, in modo da renderli inoffensivi e più semplici da eliminare.

Un’arma utile a tale causa è il Frost Grip, una particolare pistola in grado di congelare i nemici e quindi di prestarli più facilmente a mutilazioni varie.

Lo strumento fondamentale

Fin dalle prime immagini è apparso chiaro come la protagonista indossi una tuta HADES super avanzata, dotata di ogni sorta di tecnologia. Secondo le informazioni tuttavia, lo strumento destinato ad essere uno degli elementi più importanti di tutto l’equipaggiamento altri non è che lo scanner. Grazie a questo accessorio infatti, i giocatori saranno in grado di valutare ogni dettaglio nei dintorni in modo da scoprire collezionabili nascosti, enigmi segreti e documenti extra. Per coloro che intenderanno quindi raggiungere il 100% del gioco, sarà richiesta una vera e propria amicizia con questo oggetto.

Lunga la foglia stretta la via…

Come si può vedere dal gameplay e dai trailer, Daymare 1994 presenta livelli claustrofobici in cui i giocatori verranno incanalati in situazioni pericolose con poco spazio di manovra. La struttura di ricerca è infatti piena di lunghi corridoi poco illuminati, propedeutici quindi ad instillare una perenne ansia nell’utilizzatore. Naturalmente sono presenti anche aree più aperte ed illuminate, ma pare proprio che la software house abbia deciso di ridurle al minimo, preservando al massimo la tensione generata dalle ambientazioni più contenute.

Puzzle

L’esplorazione sarà ovviamente una parte importante dell’esperienza, e da buon survival horror, Daymare 1994 presenterà diversi enigmi ambientali durante il proseguo dell’avventura. È quindi lecito aspettarsi ricerche varie di chiavi od oggetti utili allo sblocco di determinate porte o meccanismi, cos’ come minigiochi di hacking ed altro. Non sarà nulla di troppo complicato, in maniera simile a quanto visto quattro anni fa, ma indubbiamente questa particolare “deviazione” di gameplay aiuta molto a spezzare la monotonia tra un’orda di nemici e l’altra.

Nemici

Sul lato dell’intelligenza artificiale dei nemici, Invader Studios ha promesso fin da subito un intervento sensibile rispetto al capitolo precedente. In Daymare 1994 gli avversari saranno infatti tra i più aggressivi mai realizzati dal team, grazie anche all’adozione di una “IA intelligente”, capace di richiedere una repentina modifica di approccio al giocatore a seconda della situazione. Stando poi alle informazioni divulgate, alcuni tipi di nemici saranno in grado di trasformarsi in una versione più letale, in modo da mettere ulteriormente in difficoltà la protagonista del titolo.

A ognuno la sua difficoltà

Invader Studios ha già confermato che i giocatori avranno la possibilità di scegliere la difficoltà a loro piacimento. Per i neofiti del genere è infatti prevista la modalità Recluta, mentre per coloro che hanno una certa familiarità o bramano una sfida più impegnativa è prevista fin da subito l’impostazione Veterano. Purtroppo al momento non sono chiare le modifiche che queste opzioni apporteranno all’esperienza di Daymare 1994.

Unreal Engine, Real satisfaction

La cosa che balza, letteralmente, all’occhio, è che Daymare 1994 è notevolmente migliorato dal punto di vista grafico ed estetico. La nuova fatica della squadra romana sfrutta appieno le potenzialità e le certezze fornite dall’Unreal Engine 4, in modo da offrire un’esperienza altamente suggestiva. Anche i tanto criticati modelli dei personaggi sembrano più nitidi e rifiniti, così come il comparto illuminazione, che andrà senza troppi dubbi a generare un’immersività mai conosciuta all’interno della saga.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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