Pochi giorni fa abbiamo ricordato il decimo anniversario di Die Rise, di Black Ops 2, ma oggi c’è un’altra grande mappa della modalità Zombies da ricordare.
Il 2 febbraio 2016 usciva infatti Der Eisendrache, la prima mappa DLC di Call of Duty: Black Ops 3 e tra le migliori esperienze mai realizzate da Treyarch. La mappa venne lanciata come parte del DLC Awakening, dando inizio al lungo percorso che avrebbe portato la modalità Zombies verso la conclusione degli eventi, poi terminati con Black Ops 4.
Ambientata in una timeline alternativa rispetto a quelle fin qui esplorate dalla modalità Zombies, Der Eisendrache mostra per la prima volta la famosa base Nido dell’Aquila, una stazione del Gruppo 935 che permette di comunicare a distanza con la Luna. In questa mappa, Primis Richtofen è alla ricerca dell’anima di Dempsey, nel suo tentativo di aiutare il dr. Monty per fermare le macchinazioni dell’Uomo Ombra.
Der Eisendrache riprendeva alcune delle apprezzatissime dinamiche della mappa Origins, proiettandole però in un’ambientazione ancor più iconica. Il grande castello nel quale la mappa è ambientata, con tanto di base di lancio per missili e funivia utile per raccogliere bonus, è costruito sulle fondamenta di un’antica piramide, collegata alla storia degli esseri ancestrali e degli Apothicon.
La presenza degli archi elementali inoltre, che richiamavano chiaramente i Bastoni di Origins, fecero di Der Eisendrache una mappa unica nel suo genere, completa di un easter egg tra i più memorabili.
A tal proposito, non prima di chiedervi quali sono i vostri più cari ricordi di Der Eisendrache, vi riproponiamo la commovente cutscene finale del main easter egg di Der Eisendrache, nella quale il grande piano di Richtofen diventa finalmente chiaro.
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