È la notte del 15 novembre quando finalmente, dopo ore e ore di download, riusciamo finalmente ad avviare Watch Dogs 2, la nuova fatica Ubisoft, titolo che, come abbiamo ribadito più volte nel corso delle ultime settimane, dovrà reggere da solo l’intero periodo natalizio dell’azienda francese vista l’assenza, la prima dopo tanti anni, di un nuovo Assassin’s Creed. Marcus Holloway, questo il nome del nuovo protagonista, sarà il nostro alter ego per questa nuova avventura. Un’esperienza che si prospetta come molto lunga, data anche la natura open world del gioco, e per questo ci siamo detti: perché farvi attendere troppo per una recensione completa, quando potremmo di giorno in giorno aggiornarvi (a piccoli passi) sulle nostre impressioni dal gioco? Diario di un hacker sarà una breve esperienza che ci accompagnerà fino all’arrivo della recensione completa di Watch Dogs 2, che vi mostrerà, non senza un occhio critico, le vicissitudini della San Francisco immaginata da Ubisoft.
Non perdiamoci in chiacchere, e avviamo subito il gioco, che abbiamo provato per il momento solo alcune ore. La prima missione, che ci vede impegnati in una struttura di sicurezza della Blume Corporation, è un tutorial praticamente perfetto. Tante sono le introduzioni legate all’hacking, che vanno dall’utilizzare congegni elettrici ed elettronici per poter attirare e stordire le guardie (e ci si aggiunge pure lo Storditore, che prevedo sarà fondamentale nel corso della nostra storia), così come la creazione di trappole legate ad essi. Il classico hacking delle telecamere è risultato importantissimo a dir poco. Come Ubisoft ci aveva promesso, la missione può essere completata sia in maniera stealth che preferendo un approccio più diretto, approccio che almeno in queste nostre prime fasi sarà davvero problematico, per due motivi principali: l’IA dei nemici e le possibilità a nostra disposizione.
Per sfizio (e sfida) personale, ho deciso di ricaricare più volte il checkpoint, fino quasi a giungere allo sfinimento. Tutto questo per riuscire a completare la missione in modo completamente silenzioso, senza farmi scoprire dalle numerose guardie mentre cerco di raggiungere il server principale da colpire. Inizialmente, tutti questi tentativi si sono tradotti in un disastro dopo l’altro. Dopo aver appurato che senza sfruttare l’attimo e utilizzare tutti i dispositivi sparsi nella sala del server non sarei andato da nessuna parte, ho deciso di calmarmi e di procedere con molta più cautela e valutando, tramite tutte le telecamere, i movimenti di tutte le guardie. Un successo. Finalmente la missione viene portata a termine, dopo tante prove, e dopo il filmato introduttivo al nostro ritorno (o primo approccio, nel caso di Marcus) al Dedsec, siamo pronti ad esplorare San Francisco.
Lo smartphone, sin dalle prime battute, risulta essere uno strumento eccezionale e che dovremo tenere costantemente sotto controllo, cosa che già accade in GTA V visti i numerosi contatti ma che non veniva pienamente sfruttato nel primo Watch Dogs. Tante app, tante funzionalità, quasi anche una maggiore aderenza alla realtà, visto che per esempio per abilitare la mappa dovremo scaricare l’applicazione apposita. Facciamo in tempo, tramite il trasporto rapido, a raggiungere anche il nostro primo negozio di abbigliamento, dopo che la festa notturna ci avrà lasciato in pessime condizioni. E qui scopro che le possibilità di personalizzazione sono moltissime. Il negozio di abiti ha cappellini, occhiali, scarpe, magliette, giubbotti, pantaloni, di tutto e di più insomma per poter vestire come voglio il mio Marcus, o Retr0, come si fa chiamare negli ambienti oscuri degli hacker. Il Dedsec, a questo punto, ci contatta e ci dice di raggiungere la base situata nel pieno centro di San Francisco. La meta, dunque, è ora la città. È ora del nostro primo furto d’auto e di una panoramica della metropoli, ma di questo ne riparleremo nel Giorno 2.
Circa un’ora, questo è stato il tempo che ho speso a completare alla perfezione la prima missione, ma non solo per attuare al massimo le tattiche stealth. Ho cercato di scoprire sin da subito tutti i segreti che questo tutorial, molto apprezzato e contestualizzato, di Watch Dogs 2 ci propina, non senza capire che il nuovo Marcus, così come ci era stato presentato, sarà un grande e abile parkourista (anche se per ora tutti i movimenti su più piani vengono gestiti semplicemente da un tasto). Aspettiamo dunque di sbloccare abilità e di vedere veramente all’opera gli hacker, per continuare questa avventura.
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