Enotria: The Last Song
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Due parole sulla demo di Enotria | Preview

Un paio di giorni fa è uscita la demo di Enotria: The Last Song, così abbiamo avuto anche noi modo di provarla. Le premesse erano buone: si parlava di 8 ore di gameplay, più che necessarie per riuscire a farsi un’idea dello stato del prodotto. Purtroppo ci rimangono ancora molti dubbi, ma approfondiamo a breve.

Prima di tutto vorrei solo accennare alle (fortunatamente numerose) recensioni di questa demo che sono uscite nelle ultime ore. Come piace fare a noi italiani, nel momento ci ritroviamo a dover valutare prodotti nostrani, siamo sempre un po’ troppo ottimisti, e chiudiamo gli occhi davanti ai piccoli o grandi problemi. Purtroppo, e qui parlo a livello esclusivamente personale, noto che le recensioni, soprattutto negli ultimi anni, stanno prendendo una piega sempre più ambigua, e sempre meno a favore del lettore. Enotria: The Last Song è un prodotto fresco, che ci piace, ma per nessuna ragione al mondo ha senso nascondere i grossi difetti che si sono presentati nel corso della demo. Questo fa bene al lettore e, soprattutto, fornisce un feedback sincero e utile al team di sviluppo. E così dovrebbe essere sempre.

La demo di Enotria: The Last Song è disponibile dal 22 maggio su PlayStation 5 e PC.

Folklore e colore e timore

Enotria: The Last Song è un soulslike, sviluppato da Jyamma Games, in uscita il 19 settembre 2024. Nelle ultime ore abbiamo avuto la possibilità di provare la demo, la quale prometteva circa 8 ore di gameplay. Cominciamo con il dire che il contenuto mostrato all’interno della demo è in quantità sufficiente per riuscire ad avere un’idea preliminare del prodotto. Ciò vuol dire che vi sono sicuramente molteplici aspetti ancora da mostrare, ma in queste ore di gioco si riesce a toccare con mano ciò che verosimilmente avrà da offrire il titolo, sia a livello di gameplay che per quanto riguarda le ambientazioni.

Iniziamo parlando proprio del gameplay. In questa demo abbiamo la possibilità di affrontare un buon numero di nemici e due boss, i quali ci hanno permesso di mettere realmente alla prova il combat system di Enotria. Il primissimo feeling è quello di un sistema di movimento, ancora prima che di combattimento, particolarmente macchinoso: il classico effetto “legnoso”, per farvi capire. Anzi, paradossalmente questo problema è molto più evidente nelle fasi di esplorazione libera che durante il combattimento. Questo perché i tasti per attaccare, schivare e fare il parry sono sufficientemente reattivi. Per quanto riguarda il salto e il movimento in generale, invece, Enotria sembra ancora molto grezzo e necessita inevitabilmente di una fase di rifinitura.

Enotria Italia

Per quanto riguarda la fase di combattimento nuda e cruda, Enotria si basa su un sistema abbastanza unico e particolare di maschere, perk e stati alterati, oltre che sul solito parry che sembra funzionare alla grande. Uno degli aspetti migliori della demo è sicuramente la quantità di oggetti e abilità trovabili, sia in giro per la mappa che come drop dei nemici. Senza scendere troppo nel dettaglio, il sistema di personalizzazione del proprio personaggio è realmente ben curato e profondo. Con il solito sistema per salire di livello, possibile grazie alla Memoria, si può decidere di creare un certo tipo di build che sfrutta una determinata arma o abilità. Ciò che rende unico nel suo genere Enotria è senz’ombra di dubbio il sistema di stati alterati. Sono infatti presenti oggetti, luoghi e azioni che permettono al nostro personaggio (o ai nemici) di ottenere un determinato stato: ognuno di questi offre un vantaggio ma porta anche uno svantaggio. Per farvi un esempio, uno di questi stati, chiamato Malanno, infligge costantemente danno al giocatore, ma permette di applicare una sorta di maledizione a tutti i nemici che si trovano nei paraggi.

Sono naturalmente presenti i classici luoghi in cui riposare, salire di livello e sbloccare nuove abilità. Questi luoghi sono chiamati “Corde risonanti”. Come accennato in precedenza, il parry funziona è molto reattivo e sembra essere al centro del combat system di Enotria. Proprio grazie alla meccanica del parry, oltre che con i semplici attacchi, è possibile far riempire una barra che si trova al di sotto della salute dei nemici: una volta riempita, questi entreranno in uno stato di “Unraveling”, durante il quale è possibile svolgere il classico riposte. Ma non solo, poiché con il riposte si attiverà anche il Risveglio del personaggio, il quale migliora determinate statistiche o abilità.

Enotria livelli

Nella maggior parte dei casi, quando si utilizza bene tutto ciò che il gioco mette a disposizione, ci si riesce a divertire molto. E questo è ciò che conta.

L’ambientazione di Enotria: The Last Song è naturalmente uno degli aspetti più affascinanti: il team dietro al titolo, in questo caso, ha fatto veramente un buon lavoro riuscendo a rappresentare con originalità la terra nostrana. Per quanto riguarda l’OST della boss fight principale di questa demo, vale la pena sottolineare come sia particolarmente azzeccata e in grado di offrire un mood unico. Abbiamo avuto anche modo di incontrare per le prime volte Pulcinella, il quale ci accompagnerà nel corso dell’avventura, ma non siamo riusciti a scoprire molto sulla storia che ci vorrà raccontare Enotria.

Enotria ambientazione

Insomma, per riassumere, c’è ancora del lavoro da fare per gli sviluppatori. Il prodotto non è sicuramente raffinato: il sistema di movimento è troppo macchinoso, il gioco in generale è poco fluido (l’abbiamo provato su PS5 in modalità performance) e ha dei difetti che non vanno assolutamente ignorati. Tuttavia, durante queste 6 ore circa, posso dire con assoluta certezza di essermi divertito e che non vedo l’ora esca la versione completa di Enotria.

Vi ricordo che Enotria: The Last Song uscirà il 19 settembre su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC (Steam ed Epic Games).

Scritto da
Gianluca Rossi

Nei momenti in cui i miei pensieri riescono ad avere un senso logico può capitare che io scriva cose.

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