Alla fine di questo mese potremo mettere le mani su Dying Light, survival horror sviluppato da Techland e pubblicato da Warner Bros. Il titolo sarà infatti disponibile il 30 gennaio 2015 per PlayStation 4, Xbox One e PC: vengono quindi escluse da questo progetto le console della passata generazione. Il gioco venne inizialmente pensato come sequel di Dead Island, ma viste le modifiche apportate durante lo sviluppo, possiamo affermare che sarà un titolo completamente nuovo.
[AGGIORNAMENTO]: Oggi, 17 gennaio, Techland ha annunciato il rinvio del gioco, perlomeno su territorio francese. L’ufficialità per il resto d’Europa non c’è ancora, ma è quasi certo un rinvio globale.
Un classico survival horror?
Dying Light è stato definito un survival horror: ma come è stato sviluppato questo genere nel titolo? Il nostro “obiettivo” sarà quello di affrontare gruppi di zombie in un mondo contaminato da un virus destinato a contagiare tutti. Essenziali per la nostra sopravvivenza saranno le capacità parkour, che ci permetteranno di poter creare vie di fuga per aggirare la marea di zombie che vorrà banchettare con il nostro cadavere.
La luce, la vera protagonista
Caratteristica chiave di ogni buon survival è l’alternarsi del giorno e della notte, che ovviamente non poteva mancare in Dying Light, con una durata di 7 minuti per ogni ciclo. Questo non costituirà un mero gioco di ombre e luci, ma andrà ad influire sulle abilità degli zombie. Infatti il nostro scopo sarà quello di agire il più possibile alla luce, solare o artificiale che sia, considerato che gli zombie sono sensibili a quest’ultima e che quindi durante le ore diurne saranno in numero inferiore oltre a essere decisamente più deboli. Per quanto riguarda la notte, invece, la vostra sopravvivenza non è affatto garantita: il giorno sarà dedicato alla ricerca e al completamente di missioni tattiche, come l’ottenimento di oggetti utili alla nostra sopravvivenza, ma calata la notte dovremo affidarci al nostro arsenale e alla nostra forza bruta. Assolutamente sconsigliato gettarsi nella mischia facendo una carneficina, ma è invece obbligatorio usare la testa, in quanto anche noi potremo essere infettati combattendo, rischio che non possiamo permetterci. Ovviamente l’essere infettati non significa morte immediata, ma le ore di vita saranno comunque limitate se non ci cureremo adeguatamente. Inoltre, una volta infettati otterremo nuove abilità, tra cui la possibilità di percepire gli altri zombie nelle vicinanze, ma perderemo parecchi punti sotto l’aspetto della forza fisica. Il virus avrà diverse fasi di sviluppo, permettendoci di incontrare zombie completi ma anche umani ancora coscienti.
Le armi e lo stile di gioco
Passando alle armi, sarà nostra cura crearcele grazie ad un sistema di crafting che permetterà di personalizzare il nostro arsenale e il nostro stile. In particolar modo dovremo far attenzione ad utilizzare attentamente le armi da fuoco perchè saranno molto potenti, molto rumorose, ma soprattutto molto rare. Per questo motivo un ruolo chiave sarà giocato dalla creazione di trappole e diversivi con cui potremo agire in maggiore libertà. Passando al giocatore, non troveremo classi con particolari differenze, ma saremo noi a personalizzare le nostre abilità andando ad agire su quattro parametri che ci aiuteranno a sopravvivere il più a lungo possibile. Ovviamente l’ambiente che ci circonderà potrà essere sfruttato nei modi più vari: potremo scappare, combattere o anche nasconderci, saremo noi a valutare di volta in volta la soluzione migliore. Le casistiche saranno molteplici, dato che Dying Light conterrà oltre 50 ore di gameplay, un numero davvero impressionante
La grafica, uno dei punti forti
Parlando della grafica, il gioco sfrutterà il Chrome Engine 6, versione sviluppata appositamente per la next-gen. Grazie al nuovo motore potremo arrivare ad avere oltre 200.000 oggetti sullo schermo nello stesso momento, troveremo meccanismi di illuminazione dinamica e molto altro. Inoltre alcune parti della mappa saranno giocabili solo dopo aver assistito ad alcuni eventi particolari. Per quanto riguarda le console, è stato affermato che l’obiettivo degli sviluppatori è di portare il titolo su Playstation 4 a 1080p con 30 frame al secondo. È stato specificato che la riduzione dei frame al secondo ha permesso di avere un titolo a 1080p senza lag. A proposito del rilascio di mod ufficiali per PC, il team ne esclude al momento la possibilità, proprio a causa del motore grafico.
Un horror in cooperativa
Passando al comparto cooperativo, potranno giocare fino a 4 persone per i vicoli della città per darsi man forte e sfidarsi in gare di abilità. Dopo aver completato un breve tutorial sarà possibile giocare l’intera campagna con l’aiuto dei nostri amici e inoltre durante le nostre partite troveremo delle sfide che porteranno il vincitore a ottenere esperienza aggiuntiva o oggetti vari.
Preorder, DLC e Season Pass
Tramite il preordine attraverso Steam si potranno ottenere due bonus molto interessanti. Il primo è la modalità multiplayer chiamata Be the Zombie, grazie alla quale entreremo nei panni di un cacciatore notturno e potremo svolgere il ruolo del “cattivo”, invadendo le partite di altri giocatori per complicare la loro sopravvivenza. Anche qui, uccidendo le prede, potremo migliorare le nostre abilità per diventare delle vere e proprie macchine della morte. L’altro bonus è costituito dall’arma Punk Queen, un piede di porco potenziabile con cavi e batterie, accendini, acido e chi più ne ha più ne metta. Tramite il preordine su console, invece, otterremo l’accesso al DLC Be the Zombie.
Ovviamente non mancherà il Season Pass del gioco, acquistabile al prezzo di $19,99 per quanto riguarda il Nord America. Attraverso il Season pass otterremo tre pacchetti contenenti nuove missioni, armi ed equipaggimenti. È stato anche annunciato che il gioco sarà compatibile con Oculus Rift, ma non subito poichè questo dispositivo non è ancora stato lanciato sul mercato nella sua versione definitiva e inoltre il team vuole perfezionare la compatibilità per offrire la miglior esperienza possibile. Una volta risolte tali questioni, il gioco verrà aggiornato e si potrà giocare tramite il visore.
Infine, nel caso in cui vogliate scoprire più dettagli sul titolo prima dell’uscita, potete visitare la città che ci accoglierà nel gioco il 30 gennaio tramite il sito dove potrete curiosare tra le varie chicche della città.
Conclusioni
Dying Light conserva tutte le caratteristiche di un tradizionale survival horror, inserendoci però uno stile di gioco unico, mescolato ad un’ottima grafica data dal Chrome Engine 6. Insomma, un must per gli appassionati di questo genere, che non mancheranno di certo di divertirsi con gli amici nella modalità cooperativa. Dying Light si prospetta essere uno tra i migliori titoli in uscita in questi primi mesi del 2015.
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