Nella nostra corsa all’E3 mancano ancora i due pezzi forti dell’evento. Da sempre, Sony e Microsoft sono i protagonisti principali della fiera di Los Angeles, capaci di catalizzare su di loro le attenzion di tutti e di far parlare per giorni e giorni. Gli approcci dei due colossi, solitamente, sono abbastanza differenti. Mentre Microsoft punta all’immediato e a mostrare, non sempre con grande successo, cosa accadrà ad Xbox nei successivi 12 mesi, i giapponesi sono molto più visionari.
Tante promesse vengono fatte durante le conferenze Sony, a mio avviso le più spettacolari, ma non è tutto oro quel che luccica. Il fatto di voler mostrare materiale di titoli in lavorazione per i prossimi 2, 3 o 4 anni non a tutti va a genio, e non è una novità che alcuni giochi finiscano con l’essere abbandonati dopo presentazioni in pompa magna. Ne è un esempio The Last Guardian, che sarebbe dovuto uscire su PlayStation 3, così come Final Fantasy Versus XIII o l’irrintracciabile Agent di Rockstar. Recentemente, abbiamo avuto altri casi celebri. Kingdom Hearts III, annunciato nel 2013 e che risulta ancora latitante e sottoposto a preoccupanti rumor. Dreams di Molecule Studios, scomparso dai radar da diversi anni e senza una data di uscita. Senza dimenticare Death Stranding, il nuovo kolossal targato Hideo Kojima che, con tutta probabilità, non vedremo nelle nostre case prima del 2019.
Proprio per la mole di sorprese che ogni anno Sony porta con sé a Los Angeles, è anche difficile riuscire a immaginare ogni possibile contenuto della classica conferenza. Come sempre, però, ci proveremo. Sapendo che Sony, da sempre, punta moltissimi sul software.
Le quotazioni di una nuova apparizione di God of War sono molto alte. Il nuovo gioco di Santa Monica Studios, che ha fatto impazzire i fan durante la presentazione lo scorso anno, è in avanzato stato di sviluppo. A gennaio, infatti, Cory Barlog affermò che il titolo era già giocabile dall’inizio alla fine, e che quindi il team ora si sarebbe dedicato ad ampliare a sistemare tutto di questo nuovo e incredibile mondo. Kratos non potrà certamente mancare questo E3, dove potrebbe essere protagonista assoluto insieme anche ad una data di uscita di God of War. Previsto per fine anno? Speriamo, sognare in fondo non costa nulla.
Più crepuscolare, invece, appare la situazione per la nuova IP di casa Sony presentata lo scorso anno, Days Gone. Il gioco di Sony Bend Studios, criticato da alcuni utenti per il concept apparentemente molto simile a quello di The Last of Us, è letteralmente sparito dai radar dopo l’E3, mancando anche l’appuntamento alla PSE di Anheim. Impossibile però pensare ad una cancellazione. Days Gone si è dimostrato sin da subito una IP coi controcosiddetti, con una grande fetta di utenza interessata e curiosa di questo nuovo gioco che, almeno sulla carta, sembra presentare delle ottime potenzialità. Anche dal punto di vista della resa a schermo: nel gameplay mostrato lo scorso anno, abbiamo visto centinaia di zombie in movimento nello stesso momento, tutti che attaccavano l’ancora ignoto protagonista. È sembrato davvero uno spettacolo per gli occhi.
I Naughty Dog, con ogni probabilità, ci saranno. Sia per il fatto che ad agosto debutterà Uncharted: L’eredità perduta su PS4, sia perché hanno in lavorazione un certo gioco chiamato The Last of Us: Part II, visto di sfuggita alla PlayStation Experience di dicembre con un teaser trailer che fece esplodere di gioia il pubblico in sala e non solo. Del primo, forse, verrà mostrato un nuovo gameplay che mette in mostra Chloe e Nadine, nel due protagoniste dello spin-off. Il secondo, invece, è in una situazione differente. I Naughty Dog ci stanno lavorando duramente, ma il gioco non arriverà sicuramente prima del 2018. Mostrare uno spezzone di gameplay, magari in chiusura di evento, rappresenterebbe sì una grossa sorpresa e un altro regalo ai fan, ma non ci contiamo così tanto da scommetterci.
Ci piacerebbe rivedere sul palco altri tre giochi molto attesi. Il primo è lo Spider-Man di Insomniac Games, il cui sviluppo procede e che secondo alcune indiscrezioni sarebbe previsto per il 2017. Ipotesi, certo, ma se così sarà Sony dovrà iniziare una massiccia campagna marketing già dall’E3, considerando che solo 6 mesi ci separeranno dalla fine dell’anno. Il secondo titolo è Detroit: Become Human, quello che si prospetta come il nuovo capolavoro di David Cage, già creatore di Heavy Rain e Beyond: Due Anime. Annunciato alla Paris Games Week 2015, Detroit si è finora mostrato poche volte, ma in quelle risicate occasioni ha già fatto capire di essere un titolo davvero mastodontico nel quale ogni minima scelta ha ripercussioni differenti sulla storia. Speriamo infine di avere segnali di vita da Molecule Studios, che con il suo Dreams si è rinchiusa a riccio da quasi 2 anni e che non accenna a dare segnali di completamento del progetto. Un titolo visionario e, almeno per quello che possiamo immaginare dal concept, estremamente difficile da realizzare. Ma l’utenza lo invoca a gran voce dopo molta attesa.
Tra le sorprese che potrebbero riservare una data di uscita ufficiale, dopo tanto tempo di attesa, ci sono Gran Turismo Sport e anche Knack 2. Il primo rinviato da tempo, il secondo mostratosi solo per pochi istanti alla PSE, ma in effetti non si tratta di un gioco tra i più attesi in assoluto. Sarebbe invece buona cosa che Square-Enix, storicamente legata a Sony, approfittasse dell’occasione E3 non solo per far vedere qualcosa di più su Final Fantasy VII Remake (da gennaio ad oggi, abbiamo visto un artwork), ma anche per annunciare dopo secoli di attesa una data di uscita per Kingdom Hearts III. Tetsuya Nomura rischia seriamente di far spazientire il pubblico, oltre che i suoi collaboratori. Il director del gioco annunciato ormai 4 anni fa parla poco e lavora tanto, certo, ma la carenza di dettagli e news non sono un buon modo per assecondare i fan vogliosi di freschi titoli. Quest’anno è stato molto importante per la serie (il 15° anniversario, due collection rilasciate su PS4), e i fan sperano nel miracolo.
Da Square-Enix, in quanto fan sfegatato di fumetti Marvel e affini, non chiedo ma ESIGO anche di sapere qualcosa di più sul misterioso Project Avengers. Un teaser trailer particolarmente inquietante di alcuni mesi fa annunciò al mondo la nuova partnership tra il colosso giapponese e la Marvel, per la realizzazione di uno o forse più titoli ispirati ai fumetti della Casa delle Idee. Crystal Dynamics ed Eidos Montreal sono già impegnate sul Progetto Avengers, ma di informazioni non ne abbiamo ancora avute. L’E3 potrebbe essere la vetrina perfetta per sbottonarsi un po’, anche se sappiamo già che prima del 2018 questo/i titolo/i non arriveranno. E Hideo Kojima? Chissà, forse potrebbe fare di nuovo una comparsata sul palco pronunciando un’altra breve frase in inglese e facendo smascellare di nuovo tutti i presenti con il suo Death Stranding. Dopo Norman Reedus, Guillermo del Toro e Mads Mikkelsen, siamo ansiosi di scoprire chi saranno gli altri protagonisti della sua prossima opera. Le scommesse più accreditate parlano di Emma Watson ed Emma Stone pronte ad unirsi al cast. Che dire, a noi andrebbe bene!
Quali i sogni? Beh, sono tanti in effetti. Sony, come dicevamo in apertura, ha sempre dimostrato di saper toccare le corde giuste dei fan e anche dei nostalgici, anche se spesso questo significa dover attendere anni per vedere realizzato il sogno. Lo scorso anno Shawn Layden, sulle note della colonna sonora di Crash Bandicoot, ha sancito il ritorno del marsupiale mascotte della prima PlayStation. Quest’anno la cosa potrebbe ripetersi sia con CTR: Crash Team Racing (una remastered non è assolutamente da escludere, visto il già prevedibile successo della trilogia), sia con Spyro the Dragon, o perlomeno queste sono le voci che corrono sul web nell’ultima settimana e delle quali siamo felici e speranzosi. Un’operazione simile a quella di N. Sane Trilogy sembra estremamente fattibile, e ad Activision serve sfruttare il draghetto in qualche modo considerando il mancato appuntamento col 2017 della serie Skylanders (e chissà quando questa tornerà). Non abbiamo notizie circa un ritorno a sorpresa di MediEvil, così come per Jak & Daxter, Sly, Ratcher & Clank e Resistance, serie che secondo un rumor di alcuni mesi fa poteva essere pronta a tornare con un quarto capitolo. Molto difficile, ma certamente non impossibile. E se questo accadrà, non sarà probabilmente nelle mani di Insomniac Games. Non è da escludere, ovviamente, la presenza di nuove e succose IP, alle quali Sony ha spesso affidato le proprie speranze negli ultimi anni.
Ci saranno Call of Duty: WWII, Destiny 2 e Star Wars: Battlefront II, così come altri third party che hanno esclusive temporali su PS4, anche se di questi, come da tradizione, vedremo molto poco. Più spazio, forse, anche a PlayStation VR. L’ultimo trimestre del visore di realtà virtuale di Sony è stato a dir poco magico, con il rilascio di titoli come Statik: Institute of Retention, Starblood Arena, e senza dimenticare Farpoint, disponibile da pochi giorni. È altamente probabile che Sony sfrutterà l’evento americano per mostrare al mondo i suoi nuovi progetti per la realtà virtuale, tecnologia sulla quale i giapponesi stanno puntando moltissimo abbandonando altri settori ormai poco proficui per loro. Tipo PlayStation Vita. La piccola console portatile, un gioiellino di tecnologia, mancherà probabilmente al 101% l’E3, così come ha fatto negli ultimi 3 anni. Il dominio sul mercato portatile/mobile è ormai una questione tra Nintendo 3DS e i vari smartphone, e Sony non ha né le forze né la voglia di rientrare in questo giro. Mi dispiace per Vita, relegata ad accessorio per remote play o a semplice dispositivo per provare i migliaia di titoli indie oggi disponibili su PS Store.
E PS5? No, PlayStation 5 non ci sarà. Nei giorni scorsi Hideo Kojima e una sua maglietta con un particolare logo di PlayStation avevano seminato il panico tra i fan, tra testate che rumoreggiavano di una nuova console presentata all’E3 e utenti già pronti a lanciare dal balcone la propria PS4. Non c’è, però, assolutamente da preoccuparsi. Il logo mostrato da Kojima era un vecchio logo promozionale della prima PlayStation, e possiamo tranquillamente concordare con tutti coloro che affermano che Sony non presenterà un nuovo hardware all’imminente fiera americana. Il ciclo di PS4, in commercio ad oggi da 3 anni e mezzo, è entrato nel vivo e l’attività è più frenetica che mai. La base installata di console sta dando ragione alla strategia di Sony, e avviare oggi il rilascio di PS5 sarebbe un suicidio che i giapponesi non vogliono rischiare. Certo, Microsoft presenterà a tutti la sua nuova console Scorpio, la più potente mai creata, ma in quel caso la situazione è molto differente. La vita di PS4, invece, durerà attivamente almeno ancora un paio d’anni, secondo le stime. Un periodo di tempo adeguato, per vedere finalmente nelle nostre case tutti quei maestosi titoli che ci fanno venire l’acquolina in bocca da anni.
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