Battlefield 2042 è stato un flop? Sì, ed è la stessa Electronic Arts ad ammetterlo.
Vince Zampella, un tempo alla guida di Respawn Entertainment e oggi mente creativa del franchise di Battlefield, ha parlato dello stato di salute del gioco dopo il disastroso lancio nell’autunno dello scorso anno, quando i server si svuotarono in poche settimane e gli utenti rimasero a bocca aperta di fronte alla mancanza di contenuti e update.
Discutendo con Barrons, Zampella ha spiegato i motivi che hanno portato Battlefield 2042 allo stato di flop, un preoccupante insuccesso commerciale per il colosso americano che invece sperava di poter costruire intorno a esso un vero e proprio franchise come ha fatto Activision con Modern Warfare:
Ci siamo allontanati troppo da quello che è sempre stato il franchise. Voglio dire, il team di sviluppo ha cercato di concretizzare due aspetti che forse erano troppo ambiziosi, uno dei quali era l’aumento del numero di giocatori. Non credo che abbiano passato abbastanza tempo a far aderire questa nuova visione agli aspetti che hanno reso sempre divertente la serie
Colpa dunque degli sviluppatori? Zampella ritiene che una parte della colpa vada appunto al team di DICE, citando anche uno degli aspetti più controversi e discussi dell’intero gioco: il passaggio dalle tradizionali classi agli Specialisti, che nei prossimi mesi saranno invece abbandonati tornando alla classica formula.
Non erano delle idee cattive. Ma il modo in cui tutto è stato impostato non ha permesso agli sviluppatori di eseguire al meglio delle idee.
Vi ricordiamo che in Battlefield 2042 è attualmente in corso la Stagione 2, inaugurata alla fine di agosto.
Scrivi un commento