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EA Sports potrebbe rinunciare a licenza FIFA perché… costa troppo

Non diciamo nulla di nuovo quando affermiamo che FIFA è una licenza straordinariamente redditizia per Electronic Arts. E se le cose dovessero improvvisamente cambiare?

I giochi FIFA, che ogni anno invadono il mercato a settembre (o ottobre al più tardi, come accaduto quest’anno con FIFA 22), sono stabilmente tra i giochi più venduti ogni settimana, ma i veri ricavi per EA sono in Ultimate Team: EA ha affermato nel suo rapporto Q3 FY21 che i ricavi netti derivanti dalle vendite di contenuti extra per i giochi Ultimate Team (che include i giochi NFL e NHL, ma sono principalmente FIFA) ammonatavano a quasi 1,5 miliardi di dollari nel solo anno fiscale 2020.

Una montagna di soldi alla quale nessuna azienda rinuncerebbe, eppure c’è aria di novità in casa EA Sports.

Come vi abbiamo riportato la settimana scorsa, in un comunicato stampa che celebrava il lancio di FIFA 22 Electronic Arts ha parlato della possibilità, incredibile, di cambiare il titolo della sua principale serie di videogiochi sportivi.

“Guardando al futuro, stiamo anche esplorando l’idea di rinominare i nostri giochi di calcio EA Sports globali”, ha dichiarato Cam Weber, general manager di EA Sports Group. “Ciò significa che stiamo rivedendo il nostro accordo sui diritti di denominazione con la FIFA, che è separato da tutte le nostre altre partnership e licenze ufficiali in tutto il mondo del calcio”.

All’inizio, questa potenziale epocale decisione è stata attribuita alla volontà di EA Sports di riflettere maggiormente la grande mole di contenuti che vantano oggi i giochi della serie, che tra Volta, calcio femminile e molto altro ancora, contengono tantissime possibilità.

La verità, invece, potrebbe essere molto più semplice di quello che sembra: la licenza della FIFA è oggi costosissima, e EA non sarebbe intenzionata a proseguire a queste condizioni.

EA e FIFA, in ballo più di 1 miliardo di dollari

Secondo il New York Times infatti il motivo è solo uno: i soldi. Il rapporto afferma che la FIFA vuole più del doppio di quanto sta attualmente ottenendo per i diritti di licenza, il che porterebbe Electronic Arts a dover spendere oltre 1 miliardo di dollari per ogni ciclo di quattro anni tra i Mondiali. Apparentemente la FIFA vuole anche porre limiti all’esclusività di EA: secondo quanto riferito, EA Sports vuole perseguire altre opzioni di monetizzazione relative alla FIFA come i momenti salienti di partite di calcio reali, tornei e NFT. Insomma, la FIFA, in poche parole, vuole monetizzare il più possibile, e aumentare i propri ricavi.

Nulla è ancora ufficiale, ma chiaramente EA si sta preparando al “peggio”, ossia all’eventualità di perdere l’accordo con la FIFA, ma nonostante ciò la società americana avrebbe ancora diversi assi nel suo mazzo.

EA ha recentemente rinnovato la sua partnership con il sindacato mondiale di calciatori professionisti FIFPro, ad esempio, che le dà il diritto di utilizzare “migliaia di nomi e volti di giocatori” nei suoi giochi. E anche se dovesse rinunciare alla licenza FIFA, avrà comunque i diritti esclusivi su UEFA Champions League, CONMEBOL Libertadores, Premier League, Bundesliga e LaLiga Santander, tra gli altri.

Come andrà a finire? Lo scopriremo nella prossima puntata.

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Fonte

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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