Di recente, l’intera community dedicata al mondo dei picchiaduro è stata sconvolta da una serie di scandali che hanno portato a galla casi di molestie e pedofilia con protagonisti giocatori professionisti e gente in vista del settore.
Le prime accuse sono state mosse via Twitter dall’utente Mikey nei confronti di Joey Cuellar, uno degli organizzatori dell’EVO – importante raduno dedicato a tornei ed annunci-, che parrebbe aver fatto richieste poco appropriate a ragazzi minorenni in cambio di soldi.
A seguito di tali dichiarazioni, CAPCOM, Bandai Namco e NetherRealms hanno ritirato i loro titoli più importanti dall’EVO, prendendo le distanze da tali comportamenti e portando così all’annullamento dell’evento che quest’anno si sarebbe dovuto svolgere online a causa del coronavirus.
La storia, purtroppo, non finisce qui e molti casi simili sono emersi soprattutto all’interno della community di Super Smash Bros. coinvolgendo anche ZeRo, uno dei pro player più famosi. Gonzalo Barrios, questo il suo vero nome, si è fatto carico delle accuse confermando di aver tenuto comportamenti disdicevoli a 19 anni nei confronti di una quattordicenne e di aver commesso azioni simili nei confronti di altre ragazze.
In merito ad una situazione che coinvolge una delle sue esclusive di punta, Nintendo non poteva non esprimersi e nelle ultime ore, in un comunicato spedito alla BBC, ha dichiarato:
“Siamo profondamente turbati dalle accuse mosse nei confronti dei giocatori professionisti. È una situazione inaccettabile. Vogliamo essere trasparenti, condanniamo qualsiasi violenza, molestia o abuso e siamo dalla parte delle vittime.”
Eventi come questi macchiano indelebilmente un settore a noi caro e fanno perdere credibilità al mondo degli eSport che, soprattutto in Italia, fatica ad affermarsi e ad acquisire il dovuto prestigio.
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