Naturalmente è ancora troppo presto per parlare di FIFA 22, le cui prime informazioni ufficiali arriveranno probabilmente a partire da giugno. Ciò che è stato ufficializzato ieri, però, mette in seria discussione quello che sarà il futuro del più grande franchise di videogiochi di calcio sul mercato.
Da poche ore è nata ufficialmente la Super League, una mega-competizione europea internazionale di cui fanno parte Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham. Agli attuali 12 club interessati, dovrebbero anche poi aggiungersi anche altri tre club (si parla di Bayern Monaco e Lipsia già pronte).
La Super League nasce per l’esigenza dei top club europei sia di sistemare i propri bilanci, messi a dura prova durante la pandemia lo scorso e quest’anno, sia per adottare un modello di business molto più vicino a quello dell’NBA, con la competizione che andrebbe a sostituire idealmente quella che è la Champions League come più importante torneo del Vecchio Continente.
Alle 15 squadre della Super League, ogni anno, si aggiungeranno 5 club invitati a seconda dei loro piazzamenti nei rispettivi campionati, che saranno poi inseriti nei due gironi da 10 squadre con partite ogni settimana di andata e ritorno che fisseranno la classifica finale di ogni gruppo e decreteranno gli 8 finalisti che si contenderanno il trofeo con quarti, semifinali e finale conclusiva.
La Super League, come già anticipato, garantirà ai club coinvolti un notevole guadagno – si parla di cifre a nove zeri per i club fondatori, numeri che la UEFA non può assolutamente permettersi in questo momento storico – e un auto-sostentamento che permetterà alle squadre di continuare a crescere in futuro. Florentino Perez, presidente del Real Madrid ed eletto primo presidente della nuova competizione, ha affermato:
Aiuteremo il calcio a tutti i livelli e lo porteremo ad occupare il posto che gli spetta nel mondo. Il calcio è l’unico sport davvero globale con più di quattro miliardi di appassionati e la responsabilità di noi grandi club è di rispondere ai desideri dei fan.
Parole che sono state accolte positivamente anche da Andrea Agnelli, presidente della Juventus, e Joel Glazer, co-chairman del Manchester City, entrambi vice-presidenti della Super League.
In attesa di conoscere ulteriori dettagli sullo svolgimento e le tempistiche della nuova competizione, che addirittura si dice avrà inizio ad agosto 2021 – non manca ormai molto tempo – la UEFA ha diramato un comunicato stampa nel quale la federazione europea e quelle nazionali si dicono fortemente contrarie a ciò che i top club stanno organizzando, e che se la Super League avrà davvero inizio, le squadre saranno estromesse da tutte le competizioni – anche quelle targate FIFA, che segue la stessa linea di pensiero:
La UEFA, la Federazione calcistica inglese e la Premier League, la Federazione spagnola e la Liga, la Federazione italiana e la Serie A hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani starebbero pianificando l’annuncio dell’istituzione di una cosiddetta “Super League”. Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi, ma anche la FIFA e tutte le federazioni affiliate, saremo uniti nello sforzo per fermare questo cinico progetto che si fonda sugli interessi di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà. […] Come annunciato in precedenza anche dalla FIFA, ai club coinvolti sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali.
Con il comunicato di cui avete appena letto un estratto (qui trovate quello completo), anche il mondo dei videogiochi è entrato nel panico. Il perché è presto detto: se Juventus, Inter, Milan e tutti gli altri top club della Super League saranno estromessi dalle competizioni ufficiali UEFA, questo significa che i prossimi videogiochi di calcio come FIFA 22 e eFootball PES 2022 potrebbero dover dire addio ai top club come parte integrante del gioco, se non forse come ospiti d’onore.
In realtà, la questione potrebbe riguardare soprattutto il videogioco di EA Sports, con il suo particolare legame alle federazioni ufficiali di FIFA e UEFA che, ovviamente, non vedrebbero di buon occhio l’inserimento dei club “traditori” all’interno dei prossimi giochi della serie. Con il braccio di ferro in corso tra la Super League e le federazioni, i primi a subire le più drastiche conseguenze potrebbero essere proprio i giocatori appassionati di calcio. Insomma, uno scenario che vede FIFA 22 privo di Juventus, Inter, Milan, Real Madrid, Barcellona e così via, tralasciando i discorsi sulle licenze ufficiali – Piemonte Calcio docet – non è poi così improbabile, e anzi è esattamente quello che si è delineato in queste ore.
Una considerazione che non è certo da sottovalutare, se pensiamo poi che EA Sports, da alcuni anni, ha ritrovato una proficua collaborazione soprattutto con la UEFA. È notizia di febbraio, se ben ricordate, che il colosso americano ha rinnovato per i prossimi 3 anni i diritti legati a Champions League ed Europa League, ma qui nasce la domanda: cosa ne sarà dei top club, se effettivamente non saranno inclusi nelle competizioni ufficiali? Vedremo la nascita di una serie parallela a FIFA, incentrata esclusivamente sulla Super League e che, visti i nomi in gioco, potrebbe avere decisamente maggior appeal?
Siamo quasi sicuri che quelle che seguiranno saranno ore di fuoco anche in casa Electronic Arts, fresca dell’annuncio di F1 2021 dopo l’acquisizione di Codemasters e con il rapporto tra squadre e FIA che appare finalmente stabile dopo anni di mugugni, che invece si ritrova a fare i conti con un terremoto interno al mondo del calcio che potrebbe indirettamente colpire anche il più grosso franchise di videogiochi di calcio della storia.
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