Final Fantasy 7 Rebirth è in arrivo su PlayStation 5 il prossimo 29 febbraio 2024, leggermente in anticipo rispetto alle nostre aspettative. Il secondo capitolo dell’opera di rifacimento targata Square Enix si è mostrato al termine dello State of Play dello scorso 14 settembre con un trailer ricchissimo di informazioni, sul quale i fan e gli appassionati hanno subito iniziato a discutere per quanto riguarda la trama (che strada prenderà questa linea temporale alternativa?) e il gameplay.
Vari aspetti in particolare emergono dal trailer e da un recente articolo sul sito ufficiale di Square Enix, che mette in luce diversi dettagli interessanti che riguardano il combat system e, più in generale, tutto quello che ci intratterà per circa 100 ore in Final Fantasy 7 Rebirth.
Il titolo non sembra essere un open world nel senso stretto del termine, ma proporrà delle macro-aree da esplorare in lungo e in largo anche grazie all’utilizzo di differenti tipologie di Chocobo (il Chocobo nero, ad esempio, può scalare delle pareti rocciose, quello blu può librarsi in aria). Hamaguchi, in un recente articolo sul PlayStation Blog, ha sottolineao come ogni regione sia stata ideata proprio attorno alle abilità di un particolare Chocobo, lasciando intendere quindi che ci sarà parecchia strada da macinare.
Un altro elemento evidenziato ampiamente nel trailer è la presenza di numerosi minigiochi vecchi e nuovi con cui potersi divertire tra un capitolo e l’altro dell’avventura.
In questa rivisitazione dell’opera originale, ci saranno ancor più minigame con i quali intrattenersi tra corse in moto, gare tra Chocobo e il 3D battler. Come spiegato da Hamaguci, alcuni minigiochi saranno parte della main quest, altri invece si incontreranno solo durante le quest opzionali. Gran parte di questi contenuti sono legati all’iconico Gold Saucer, che sbloccheremo attorno alla metà della storia principale per poi poterci far ritorno tutte le volte che vogliamo. In particolare, Hamaguchi ha dichiarato:
Per far sì che i giocatori siano motivati a tornare nuovamente al Gold Saucer, abbiamo ideato un parco divertimenti che cambia ad ogni visita offrendo nuove fantastiche esperienze. Si aggiungono nuovi minigiochi e difficoltà più elevate si sbloccano col progredire della storia principale, offrendo ancor più cose da fare. Non mancheranno le sorprese!
Impossibile non soffermarci infine sul combat system: la nuova meccanica aggiunta in Final Fantasy 7 Rebirth riguarda le mosse sinergiche che possono essere scagliate contro ai nemici caricando una barra, similmente ai Limit Breaks. Questi attacchi hanno anche una valenza di trama, perchè sono pensati per evidenziare i legami che si creano tra i personaggi. Potremo sbloccare le sinergie grazie a vari skilltree, ma ci saranno anche nuove Materia con nuove abilità da sperimentare.
Oltre a tutti i personaggi giocabili di Final Fantasy 7 Remake, potremo questa volta combattere anche con Red XIII e… Sephiroth (chi ha giocato l’originale, può già intuire parecchie cose qui). Inoltre, i fan non stanno più nella pelle dopo aver notato un dettaglio nel trailer riguardante Vincent Valentine!
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