Le maggiori attenzioni di Square Enix sono ovviamente rivolte a Final Fantasy XVI, in arrivo a giugno, ma la compagnia sta lavorando anche all’attesissimo Final Fantasy VII Rebirth, sequel di FF7 Remake annunciato lo scorso anno.
Negli ultimi giorni è stato scovato un interessante passaggio di un’intervista a Satoru Koyama, lead battle programmer di FF7 Remake, svolta all’epoca della realizzazione di un libro dedicato al gioco. Già in tale occasione, infatti, Koyama parlava del combat system di quello che sarebbe poi stato conosciuto con il titolo di Final Fantasy VII Rebirth, dando quindi ai giocatori qualche nuova informazione sull’attesissimo sequel.
Secondo le parole di Koyama, non solo i compagni d’avventura saranno più coinvolti e avranno maggiore impatto su Rebirth, con “una grande varietà di tecniche e magie oltre al semplice attacco e protezione”, ma l’intero combat system sarà studiato per diventare uno dei migliori dell’intera serie. Lo sviluppatori ha infatti spiegato che l’intenzione di Square Enix è quella di superare il Gambit System di Final Fantasy XII, meccanica che consentiva ai giocatori di impostare specifici comandi ai membri del party.
In attesa di novità su Final Fantasy 7 Rebirth, che però potrebbero arrivare solo dopo il lancio di FF16, vi ricordiamo che Square Enix sta contemporaneamente lavorando anche al terzo e ultimo capitolo del franchise che si occupa di rivisitare Final Fantasy VII.
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