Final Fantasy 7 Rebirth è in arrivo il 29 febbraio 2024, come confermato dal magnifico trailer incentrato su Sephiroth. Nelle ultime settimane sono emersi numerosi dettagli sul gameplay di questo secondo capitolo (si tratta di una trilogia di rifacimenti ispirati all’originale settima Fantasia Finale), sulle sue ragguardevoli dimensioni e sul ruolo di alcuni personaggi chiave che, proprio in Rebirth, avranno un peso da non sottovalutare.
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Proprio in continuità con quanto sopra affermato, Square Enix è entrata un po’ più nel merito della vicenda narrativa di Rebirth, e lo ha fatto per mezzo di Yoshinori Kitase e Naoki Hamaguchi. I due responsabili del progetto hanno infatti comunicato in una recente intervista che il secondo capitolo del remake di Final Fantasy VII presenterà un finale ambiguo, che genererà diversi interrogativi nei giocatori, soprattutto in merito alla terza ed ultima parte della trilogia.
Che la volontà degli sviluppatori fosse quella di stravolgere in maniera sensibile la trama è apparso chiaro fin dal principio, ma stando a questa nuova comunicazione l’imminente gioco potrebbe riservare ancora più discussioni del capitolo precedente, che già di suo divise parecchio il pubblico. Trattandosi poi dell’esperienza intermedia, la parola finale assume comunque un significato completamente diverso.
Non ci resta quindi altro da fare che attendere con pazienza il mese che ci separa da Final Fantasy 7 Rebirth, in modo da dipanare definitivamente questi dubbi.
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