Final Fantasy 7 Rebirth è stato una delle perle più luminose della prima metà del 2024. La seconda parte dell’operazione di remake targata Square Enix ha saputo infatti convincere ulteriormente il pubblico PlayStation 5, grazie ad una produzione solida ed immersiva, come peraltro vi abbiamo raccontato nella nostra recensione.
Nelle ultime ore il brand è tornato a far parlare di sé, e lo ha fatto per mezzo del noto Genki, il quale ha riportato alcune dichiarazioni effettuate direttamente dal Director Naoki Hamaguchi in un’intervista.
Il dirigente giapponese ha fatto una piccola panoramica sulla produzione del remake di Final Fantasy 7, riferendo che per Rebirth sono stati necessari quattro anni di sviluppo, uno dei quali interamente dedicato alla preparazione dell’ambiente di sviluppo su PS5. Oltre a tale informazione però, Hamaguchi non ha nascosto che Square Enix sta attualmente vagliando la possibilità di realizzare la terza ed ultima porzione del remake in Unreal Engine 5.
Per quanto però tale tecnologia permetterebbe a Cloud e compagni di abbracciare un mondo completamente rinnovato e moderno, ciò significherebbe anche un tempo di lavorazione sensibilmente più lungo e non certo privo di pericoli, vista la mancata esperienza attuale con l’engine da parte degli ingegneri nipponici.
He said the first year of FF7 Rebirth development was a prototyping period in which they prepared the development environment for PS5 in parallel with the development of Intergrade. They also used that first year to decide the direction of the game.
— Genki✨ (@Genki_JPN) August 13, 2024
In attesa di avere comunicazioni ufficiali sulla decisione, ricordiamo che il team di sviluppo sarà lo stesso che ha lavorato ai primi due capitoli del progetto e che se si dovesse rispettare quindi la soglia dei tre-quattro anni, potremmo già prevedere l’uscita del terzo gioco nel 2027. Ciò rappresenterebbe anche il 30° anniversario dell’uscita dell’originale Final Fantasy 7, e non ci sarebbe modo migliore di festeggiare questo importante traguardo.
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