Final Fantasy è sulla cresta dell’onda grazie ai recenti annunci riguardanti l’universo legato a Final Fantasy VII, che si espanderà nei mesi a venire grazie a nuovi titoli a metà tra ciò che è stato (la remaster del titolo per PSP Crisis Core, che ora diventa Crisis Core “Reunion”) e ciò che sarà (Final Fantasy VII: Rebirth, il secondo capitolo dell’attesissimo remake).
Tutti gli occhi rimangono quindi puntati su Square Enix anche per altri attesissimi titoli (vedi Kingdom Hearts 4, recentemente annunciato, o Dragon Quest XII: the Flames of Fate).
Tra annunci e nuove informazioni, spicca anche il nuovo capitolo del franchise Final Fantasy, il sedicesimo per la precisione, che si è recentemente mostrato con un nuovo trailer dopo diversi mesi di assoluto silenzio.
L’hype attorno a Final Fantasy XVI cresce (giustamente) di giorno in giorno: il titolo fa ben sperare soprattutto grazie al team creativo che è stato messo in piedi per il suo sviluppo, una vera galleria di “star” che hanno dimostrato in passato di sapere il fatto loro. Abbiamo infatti il Director Hiroshi Takai, conosciuto tra l’altro anche per una vera piccola perla: The Last Remnant. C’è poi Ryota Suzuki, battle director che ha già lavorato a Devil May Cry e Dragon’s Dogma. Il writer Kazutoyo Maehiro in passato ha lavorato su Final Fantasy Tactics, Final Fantasy XII e Vagrant Story (mica pizza e fichi), per non parlare del producer Naoki Yoshida, che ha brillantemente portato avanti Final Fantasy XIV, molto apprezzato dai fan per la sua narrativa e la caratterizzazione dei personaggi.
In diverse interviste recenti, Yoshida ha parlato di vari aspetti interessanti che costituiscono la struttura fondante del titolo.
Come nel passato, ma in modo differente: Final Fantasy XVI sogna in grande
Final Fantasy XVI sarà inevitabilmente un titolo improntato sull’azione, che punta a battaglie di larga scala: il nostro protagonista, Clive, partirà con il dover affrontare un numero esiguo di nemici, ai quali si uniranno in seguito avversari d’élite più ostici, fino ad arrivare ad affrontare niente meno che un Eikon. Come sottolineato da Yoshida, si tratta di un’esperienza totalmente nuova, un Final Fantasy che non vuole stravolgere o snaturare totalmente il franchise, ma sicuramente punta a stupire con qualcosa di mai visto prima.
Sempre parlando di gameplay e del sistema di combattimento, il producer ha confermato che i tradizionali party (che caratterizzano i combattimenti “corali”, in cui il protagonista è affiancato da altri personaggi più o meno controllabili), non verranno abbandonati. Clive resta il perno dell’intero racconto e dell’azione, ma non combatterà sempra da solo: diversi alleati lo sosterranno, anche se non saranno pienamente controllabili e non sappiamo ancora se ci sarà la possibilità di influenzare il loro comportamento in battaglia in qualche modo. Si è inoltre fatta menzione di una sorta di “companion” a cui potremo impartire semplici ordini: che sia umano, animale o altro ancora non è chiaro.
“Senza menzionare giochi in particolare, abbiamo guardato a titoli sviluppati da PlatinumGames soprattutto, ma anche al lavoro di Capcom e FromSoftware.”
Oltre a scontrarsi con gli Eikon, Clive può richiamare il loro potere o trasformarsi in prima persona in uno di loro: il giocatore si troverà quindi ad affrontare scontri epici suddivisi in diverse fasi, la battaglia passerà fluidamente da una fase all’altra. La parola d’ordine sembra proprio essere “unicità“, così da rendere narrativamente e dal punto di vista del gameplay le battaglie cruciali davvero memorabili.
Il bene e il male, una questione di punti di vista? La storia e le tematiche affrontate saranno mature
Final Fantasy XVI arà il primo gioco della serie principale ad avere un rating classificato “M”, cioè contenente temi moderatamente maturi. Ad eccezione degli spin-off Final Fantasy Type-0 e Stranger of Paradise, non era mai successo prima nel franchise. Anche il PEGI, la rating board europea, ha classificato il sedicesimo capitolo come “18+”.
L’avevamo già intuito dai trailer, che contenevano scene di nudo parziale e un generale mood particolarmente maturo, dunque questa conferma non ci stupisce ma sancisce comunque una svolta non di poco conto: i fan storici di Final Fantasy sono ormai cresciuti, serve più spazio per affrontare tematiche complesse.
Il producer Yoshida così ha commentato la cosa, sottolinenado che la storia si concentrerà sul personaggio di Clive, da quando è adolescente fino a oltre il suo trentesimo compleanno:
“In generale, rispetto al passato, il rating per i videogames è diventato sempre più rigido recentemente riguardo ciò che può o che non può essere mostrato. Detto questo, credo davvero che il rating sia importante per assicurarsi che i giocatori più giovani siano protetti da materiale estremo. D’altro canto, quando cerchi di raccontare una storia dai temi difficili e maturi, queste restrizioni possono diventare un serio ostacolo, e ti ritrovi a cambiare qualcosa forzatamente. Volevi mostrare qualcosa, ma a causa dei ratings devi spostare la telecamera e questo fa sì che l’intera esperienza perda di qualità. Questa volta abbiamo scelto dei rating più maturi nella maggior parte dei paesi in cui rilasceremo il gioco, non perchè volevamo un titolo più violento o esplicito, ma perchè abbiamo sentito che era necessario in modo da poterci permettere di esplorare a pieno quei temi maturi che il gioco affronta”.
La narrativa di Final Fantasy XVI parla di un inevitabile scontro di valori e ideali. Differenti personaggi con storie e credenze diverse si trovano a discutere nella stessa stanza, quindi discernere tra cosa è giusto e cosa è sbagliato diventa difficile. La linea di demarcazione tra bianco e nero è meno netta, ma mano a mano che si procedere nella trama si arriva a ragionare sempre più profondamente su come sia giusto vivere, seguendo il proprio destino o deviando per esplorare percorsi inaspettati.
La politica fa da sfondo a questi ragionamenti, che cambieranno inevitabilmente lo stato del regno in cui si svolge l’avventura. La lore del gioco sarà narrata non solo attraverso la main route, ma anche in alcune quest secondarie e in altri documenti, da leggere per approfondire lo scenario complessivo.
Tanta roba.
Altre informazioni: la struttura non sarà open world, il contributo del team di Kingdom Hearts
Naoki Yoshida ha confermato che Final Fantasy XVI non sarà un open world: questo non significa ovviamente che avrà mappe ristrette. Sappiamo che il mondo di gioco è suddiviso in 6 regni, li visiteremo quindi seguendo la storia pensata per il titolo. Ormai sappiamo che il mondo aperto non è più necessariamente un ostacolo spinoso da affrontare (pensiamo a Elden Ring o a Horizon: Forbidden West), ma questo non significa che sia un elemento orma imprescindibile per dar vita ad un mondo ricco e tutto da scoprire. Final Fantasy è, per antonomasia, prima di tutto storia: questa decisione ci fa ben sperare per quanto riguarda la cura che accompangerà le differenti locations e la narrativa.
Parlando al Washington Post, Yoshida ha inoltre aggiunto un dettaglio interessante sull’utile contributo che il team di Kingdom Hearts sta apportando al titolo, in particolare per quanto riguarda il combattimento in real-time e le boss fight. Pensiamo in particolare a Kingdom Hearts III: Re:Mind, sicuramente tra le tante fonti di ispirazione per un titolo che punta tantissimo alle battaglie su larga scala e alla loro spettacolarità.
“A dire la verità, lavorare al prossimo titolo della saga principale di Final Fantasy mette molta pressione. Hai la pressione dei fan che vogliono molte cose diverse e hanno tante idee differenti sulla direzione che andrebbe intrapresa. Hai la pressione di una storia che dura da 35 anni, e senti il peso di questa storia. Arriva anche molta pressione dal team di sviluppo, perchè tutti hanno aspettative su ciò che vogliono realizzare. A dire la verità, nessuno dovrebbe affrontare lo sviluppo di due Final Fantasy in contemporanea come ho fatto io!
Per fortuna però, per Final Fantasy XVI sono solo il producer e non il director, quindi ho meno peso sulle spalle. Il fatto che mi abbiano proposto di creare il nuovo titolo per la mainline di Final Fantasy è davvero un onore. Un onore che è stato reso possibile solo grazie a ciò che siamo riusciti a fare con Final Fantasy XIV e il feedback che abbiamo avuto dai fan, che ci hanno supportato così come i media di tutto il mondo.”
Final Fantasy XVI è in arrivo durante l’estate 2023 su Playstation 5.
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