Dopo essersi mostrato in un nuovo atteso trailer, Final Fantasy XVI torna a far parlare di sé a causa di una polemica sorta nelle ultime ore online.
Il producer Naoki Yoshida non è avaro di informazioni, si è infatti prestato spesso negli ultimi mesi a interviste ricche di nuovi dettagli sullo sviluppo e sulle caratteristiche del sedicesimo capitolo del franchise. Un redattore di IGN ha chiesto al producer ulteriori delucidazioni in merito a una polemica sorta sul web che riguarda la diversity rappresentata dai numerosi personaggi di Final Fantasy XVI. Sembra infatti che alcuni abbiano notato la mancanza di personaggi di colore, e in generale la poca differenziazione tra le etnie presenti nel gioco. Una netta maggioranza di personaggi dalla pelle bianca, in sostanza.
Yoshida ha spiegato che il mondo in cui è ambientato Final Fantasy XVI è in realtà un continente chiuso, simile all’Europa medievale: si tratta quindi di un territorio più o meno circoscritto con la sua cultura e la sua storia, nel quale però non troveremo grande varietà etnica (proprio perchè si tratta di un unico luogo). Valisthea non è il mondo, è semplicemente un continente suddiviso in diversi regni.
L’obiettivo è raccontare delle storie avvincenti, complesse, coinvolgenti, a prescindere dall’aspetto fisico dei personaggi.
Nonostante questa polemica, lo sviluppo di Final Fantasy XVI sembra procedere bene: secondo Famitsu, il gioco è completo al 95% (già sapevamo che era giocabile dall’inizio alla fine) e l‘esatta release date, attualmente fissata per l’estate del 2023, sarà svelata con precisione entro la fine dell’anno.
Scrivi un commento