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Flintlock: The Siege of Dawn | Recensione

Era il 2022 quando i ragazzi di A44, noti per Ashen, annunciarono Flintlock: The Siege of Dawn, nuovo action/adventure in terza persona.
Il titolo sarebbe dovuto uscire anche su PS4 e Xbox One ma i ripetuti rinvii hanno spinto la software house neozelandese a pubblicare il gioco solo su current gen, PC e Game Pass.
Fintlock è disponibile dallo scorso 18 luglio 2024 e anche noi abbiamo avuto il piacere di provarlo, seppur con un po’ di ritardo.
Ecco a voi dunque la recensione di Flintlock: The Siege of Dawn; vi auguriamo una buona lettura.

Versione provata: Xbox Series X|S

nor flintlock: siege of dawn

Invasione

Il gioco si apre con un incipit che narra i dieci anni anteriori agli eventi principali. Dopo l’apertura della Porta del Grande Abisso, i Morti invasero la città di Alba, minacciando la conquista del mondo intero.

Per combattere le orde di non morti l’umanità si è radunata nella Coalizione, l’ultima resistenza. Dopo dieci anni di conflitto hanno inizio gli eventi del gioco. Ci troviamo nuovamente sul campo di battaglia, dove il maresciallo Sama decide di mandare i suoi fedeli uomini in una missione suicida: provare a chiudere la Porta una volta per tutte. È a questo punto che abbiamo finalmente potuto mettere le mani sul pad e fare la conoscenza di Nor, protagonista che controlleremo per tutto il gioco.

La ragazza viene inviata a dare supporto ai genieri ma ben presto la situazione precipita e la barriera che copriva la Porta viene completamente distrutta. Ciò scatena non solo la liberazione di altri Morti ma anche di antichi Dei, creando un problema ben più grande del previsto.

Starà alla nostra Nor cercare di salvare il mondo da una nuova insidia. Fortunatamente ad aiutarci troveremo Enki, una divinità buona che ci accompagnerà per tutto il viaggio.

L’intera avventura di svolge in un contesto che ricorda molto quello del sedicesimo secolo, in pieno Rinascimento.
Gli strumenti e gli abiti ricordano infatti molto da vicino quell’epoca, così come le armi utilizzate. In effetti, il termine Flintlock indica tutte quelle armi che usavano un meccanismo a pietra focaia, tipico proprio di quel periodo storico.
Il tutto è però condito da sfumature Steampunk, che trasmettono un senso di magico e fantasy all’intero comparto.

In ogni caso la campagna si può terminare in una quindicina di ore, la giusta longevità per divertire e intrattenere senza arrivare al senso di ripetitività e noia. Si tratta di un’avventura tutto sommato ben narrata e che ricorda un po’ da vicino quella vissuta in God of War, seppur non raggiunga la stessa epicità.

Souls…Lite

Fin dal primo annuncio Flintolock: The Siege of Dawn è stato rappresentato come un Souls Lite.

In altre parole si tratta di un gioco con meccaniche ispirate ai titoli From Software ma con delle limature che rendono il gameplay meno punitivo e sicuramente più accessibile.

Una soluzione già intrapresa da altri giochi del genere, tra cui non possiamo non menzionare la serie Star Wars Jedi targata Respawn Entertainment, in grado di trovare il giusto equilibrio tra Souls Like e Action/Adventure.

Il compito risulta altrettanto riuscito anche in questo caso. I primi dettagli che fa di Fintlock un Souls Lite (e non Like) è la possibilità di scegliere la difficoltà di gioco e la mancanza della stamina. Quest’ultima decisione rende il gameplay più action, evitando al giocatore di dover temporeggiare per caricare la stamina. Oltre a ciò Nor ha anche una mobilità decisamente superiore, grazie alla possibilità di compiere salti, doppi salti, scatti e molto altro ancora.

Ciò nonostante rimangono tante le meccaniche che invece i ragazzi di A44 hanno ripreso da Dark Souls e compagni. Troviamo infatti i corrispettivi di falò, fiaschette curative, parry etc. Non manca ovviamente il sistema di potenziamento del personaggio tramite la così detta Reputazione, che rappresenta le anime ed echi dei Souls.

In questo caso dobbiamo però riconoscere ad A44 la voglia di rinnovare il sistema di raccolta della Reputazione. Questo perché il quantitativo di Reputazione raccolta dipenderà dalle mosse che riusciremo a concatenare senza essere colpiti. In altri termini avremo a disposizione un moltiplicatore che ci permetterà di raccogliere più Reputazione del previsto.

Tra l’altro starà al giocatore decidere se inglobare la Reputazione conquistata azzerando il moltiplicatore o se osare ulteriormente. Un sistema che ricorda molto da vicino quello degli hack’s slash, Devil May Cry in primis. Una meccanica che ben si adatta al gameplay e che innalza il livello di sfida del gioco. Ovviamente in caso di morte potremmo tornare nel luogo in cui trovavamo per recuperare la Reputazione perduta.

Ascia e Pistola

Il gameplay di Flintlock: The Siege of Dawn è ispirato, almeno in parte, a quello di Bloodborne. Questo perchè la nostra Nor avrà a disposizione un’ascia come arma prima e una pistola come arma da fuoco.

Mentra la prima servirà per eseguire attacchi corpo a corpo, la seconda servirà principalmente per eseguire delle parry, meccanica che avevamo già visto proprio in Bloodborne. Il sistema funziona decisamente bene e abusare dei colpi di pistola risulta praticamente impossibile.

Questo perché la nostra bocca da fuoco avrà colpi limitati che si potranno caricare soltanto usando la nostra ascia. Ciò garantisce la giusta alternanza tra le due armi, senza portare ad utilizzarne una più dell’altra. In ogni caso anche l’ascia può essere utilizzata per “parryare” i colpi nemici, a patto di utilizzare il giusto tempismo di parata.

In alcuni frangenti tuttavia gli avversari potrebbero eseguire degli attacchi evidenziati in rosso: questa tipologia di mosse sarà “parryabile” solo ed esclusivamente tramite pistola. Oltre a tutto ciò troveremo anche alcune armi speciali che andranno a completare il nostro arsenale.

A migliorare ulteriormente il pattern d’attacco di Nor ci saranno anche una serie di magie, che potremo sbloccare tramite l’albero delle abilità. Nello specifico avremo a che fare con tre alberi, ognuno dei quali ci permetterà di potenziare polvere (attacchi con la pistola), magia e acciaio (attacchi con ascia).

Ricordiamo infine che durante gli scontri verrà in nostro aiuto anche Enki, seppur non controllabile direttamente. Il Dio Volpe ci aiuterà stordendo e distraendo i nemici o, ancora, usando delle mosse speciali in caso di estrema difficoltà. Un personaggio secondario che sa il fatto suo e che ricorda il compito svolto da Atreus nel già menzionato God of War.

nor e enki

Un Mondo Fantasy

L’intero mondo in cui è ambientato Flitlock prende spunto da paesaggi storici e rinascimentali, aggiungendo un pizzico di componente fantasy che rende le regioni di Kian più suggestive. Pur offrendosi come titolo open-world, Flintlock può considerarsi più un sand-box con grosse mappe esplorabili unite da dei veri e propri corridoi che fanno da collante all’intero level design.

Ciò causa una linearità piuttosto marcata anche se dobbiamo ammettere che il tutto funziona bene: la strada da intraprendere è sempre chiara e il giocatore non avrà problemi ad orientarsi. Purtroppo, l’esplorazione, seppur prevista, non è così marcata come pensavamo, con strade e percorsi alternativi piuttosto limitati.

Oltre a quanto detto, Flintlock mantiene anche una serie di meccaniche degli open-world: ci riferiamo particolarmente alle missioni secondarie e agli avamposti da liberare. Ovviamente non mancano boss-fight e scontri con boss minori, anche se in questo ultimo caso risultano piuttosto ripetitive.

Dal punto di vista tecnico il gioco ha funzionato bene, mantenendo i 60 fps stabili. Stessa cosa dicasi per la fluidità dei movimenti di Nor, anche se abbiamo riscontrato qualche sbavatura nel corso delle fasi platform e nelle hitbox, almeno in alcuni frangenti.

Nel complesso, comunque, il lavoro svolto da A44 è più che accettabile e in linea con quello che era il budget a disposizione del team neozelandese. Ricordiamoci infatti che non ci troviamo di fronte ad un tripla A e che le disponibilità economiche della software house era limitata.

Ringraziamo Cosmocover per il codice review fornitoci.

7.8
Riassunto
Riassunto

Flintlock: The Siege of Dawn è un gioco che ben unisce elementi action/adventure con quelli tipici di un Souls Like. E' vero, i ragazzi di A44 si sono "limitati" a mischiare questi due generi prendendo meccaniche da una e dall'altra parte ma il risultato finale è più che buono. A ciò dobbiamo aggiungere l'ottimo sistema di Reputazione che aggiunge un maggiore livello di sfida al gameplay. La stessa ambientazione steampunk/fantasy risulta ben caratterizzata, nonostante alcune sbavature tecniche e una linearità un po' troppo accentuata.

Pro
Elementi action/adventure e souls like ben amalgamate Il sistema di reputazione è una buona intuizione
Contro
Alcuni problemi tecnici Linearità troppo marcata
  • Concept & Trama8
  • Gameplay8.5
  • Comparto Artistico7.5
  • Comparto Tecnico7
Scritto da
Marco "Bounty" Di Prospero

Durante il giorno dipendente presso una società finanziaria. La sera nerd e videogiocatore. Per me l'intrattenimento videoludico è una forma d'arte grazie alla quale poter fantasticare e staccare la spina dallo stress giornaliero. Cresciuto a suon di Mortal Kombat, Metal Gear Solid e Resident Evil.

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