Il 6 marzo Ubisoft ha rilasciato un nuovo aggiornamento gratuito per Ghost Recon Wildlands. Stiamo parlando della Special Operation 4 che introduce tanti nuovi contenuti PvE e PvP e che abbiamo avuto il piacere di provare.
Ecco a voi dunque tutto quello che dovete sapere sulla Special Operation 4 di Ghost Recon Wildlands.
Prima grande novità della Special Operation 4 è rappresentata da Guerrilla, classica modalità ad ondate in cui 1-4 giocatori potranno unirsi per combattere contro Cartello e Unidad (non ci saranno i compagni controllati dall’IA). Ad ogni round superato avremo l’opportunità di acquistare nuove armi ed accessori per aumentare la nostra potenza di fuoco. Starà al giocatore decidere quali armi acquistare, sulla base della tattica che vuole adottare. Nonostante si tratti di una modalità già vista negli sparatutto online e che non inserisce nulla di innovativo, la modaltà Guerrilla diverte, soprattutto se giocata insieme ai propri amici. Tra l’altro la modalità permette di accumulare punti Xp, punti Tier e punti Prestigio, rivelandosi uno dei migliori metodi per livellare. La difficoltà di Guerrilla dipenderà da quella scelta nella campagna ma non influirà minimamente sul numero di nemici da sconfiggere, ma solo sulla loro pericolosità. Per forza di cose, il matchmaking abbinerà i giocatori che vogliono giocare con la stessa difficoltà.
La Special Operation 4 però non si ferma alla modalità Guerrilla. Ubisoft ha infatti inserito anche due nuovi eventi PvP: “Corsa alle armi” e “Zona di pericolo”. Entrambi gli eventi sono, a nostro avviso, ispirati ai Battle Royale ma ne cambiano alcune regole. In Corsa alle armi tutti i giocatori inizieranno la partita con la sola pistola e dovranno muoversi per la mappa in cerca di armi migliori. Si tratta di una modalità simile al “Gioco della Armi” di Call of Duty. A differenza di quest’ultima, in cui le armi cambiavano con ogni uccisione, in Corsa alle armi dovremo cercarle per la mappa, rimandando a quanto visto nei Battle Royale. Anche Zona di perciolo si ispira ai Battle Royale in quanto prevede bombardamenti con esplosioni ultrasoniche che costringono il giocatore a stare sempre in movimento. Ci troviamo di fronte a due modalità riuscite e originali, che abbiamo apprezzato durante la nostra prova. Tutti i contenuti dedicati al PvP sono accompagnati anche da due nuove mappe: base aerea e stazione di rifornimento. Essendo mappe abbastanza vaste, entrambe si prestano bene a tutte le classi senza sfavorirne nessuna.
Presente anche una nuova classe chiamata “Guastatore” dotata di un drone speciale in grado di sparare mine “a concussione”. Durante le nostre partite, il Guastatore si è rivelato particolarmente utile in quanto riduce la resistenza dei giocatori e rende più difficile la loro avanzata. A livello strategico quindi, il Guastatore è colui che deve aprire la strada agli altri giocatori. Una volta ridotta la resistenza dei nemici, il resto del team può attaccare e sconfiggere gli avversari con più facilità. Si tratta di una classe che permette di ampliare ancora di più le tattiche e le strategie a nostra disposizione rivoluzionando, in parte, il gameplay di Ghost Recon Wildlands.
Ma non finisce qui. La Special Operation 4 inserisce anche tanti miglioramenti. Ad esempio nella campagna e in modalità Ghost singolo potremo cambiare l’ora in base alle proprie preferenze. Tra le altre cose, sarà possibile filtrare la ricerca delle partite in Ghost War utilizzando alcuni criteri (es. modalità di gioco, mappa, fuoco amico e via dicendo). Ovviamente non mancano nuove arme ed accessori che arricchiscono ulteriormente la personalizzazione.
Questo dunque tutto quello che offre la Special Operation 4. Ovviamente non possiamo che consigliarvi di provare questa espansione, considerando che tutti i possessori del gioco possono scaricarla gratuitamente. Con questa nuova espansione, Ghost Recon Wildlands diventa un titolo pressoché completo, contenutisticamente parlando. Per tutte le informazioni sul gioco potete leggere la nostra recensione.
Scrivi un commento