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Videogiochi tripla A: Accadono Abnormi Avversità

Negli ultimi anni, l’industria dei giochi tripla A è stata una vera e propria altalena di qualità, anche se nell’ultimo periodo la giostra non si è poi elevata così tanto.

Facendo una piccola analisi cronologica, il processo di decadimento si è fondamentalmente avviato in quello che molti hanno considerato il miglior anno per i videogiochi: il 2023. Nonostante infatti il successo di numerosi titoli di grande rilievo, come The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Super Mario Bros. Wonder, Baldur’s Gate 3 e Marvel’s Spider-Man 2, il periodo ha registrato oltre 9.000 licenziamenti all’interno dell’industria. Questo fenomeno si è protratto nel 2024, quando quasi 15.000 persone hanno perso il tanto sudato posto di lavoro.

Chi ha buona memoria, non può certo dimenticare che lo scorso anno è stato anche caratterizzato dalla chiusura di diversi studi. Nonostante l’acquisizione di Activision Blizzard e la conseguente trasformazione in uno dei più grandi publisher di videogiochi al mondo, con un vastissimo catalogo di IP, Microsoft ha abbassato la saracinesca di Tango Gameworks, Arkane Austin e Alpha Dog Games. Sony non è stata da meno, chiudendo London Studio, Deviation Games e Firewalk Studios, dopo il fallimento di Concord, uno dei più grandi disastri mai visti tra i titoli first-party.

Stessa me…lma, altro anno

Arriviamo quindi al 2025, con Warner Bros. Games che, sempre in maniera del tutto inaspettata, ha archiviato Monolith Productions, Player First Games e WB Games San Diego.

Sul fronte videoludico, ci sono molti aspetti da analizzare. Nonostante le basse probabilità di successo, i titoli live-service continuano a essere pubblicati per poi fallire rovinosamente. Suicide Squad: Kill the Justice League è un esempio eclatante, che ha impattato negativamente i ricavi di Warner Bros. per 200 milioni di dollari. Aggiungiamo anche MultiVersus, che ha causato una perdita di altri 100 milioni. Secondo alcune voci, il fallimento di entrambi avrebbe portato alla cancellazione del progetto Wonder Woman, un titolo che era già stato riavviato l’anno scorso e aveva superato i 100 milioni di budget.

I giochi live-service sono una scommessa, e per ogni successo come Helldivers 2, ci sono molti titoli cancellati prima ancora di essere lanciati. Sony lo sa bene: inizialmente la major puntava a pubblicare una dozzina di giochi live-service entro aprile 2026, ma come ben sappiamo ha successivamente eliminato buona parte di questi, tra cui i titoli di Bend Studio e Bluepoint Games, The Last of Us Online, il GDR fantasy di London Studio e il presunto reboot di Twisted Metal.

EAvanti con Ubisoft

Ve ne abbiamo parlato a più riprese di come Ubisoft non sia stata affatto risparmiata da questo periodo nero. L’azienda ha cancellato diversi progetti non annunciati, interrotto il supporto per titoli come XDefiant, effettuato licenziamenti e chiuso studi come Ubisoft San Francisco. Persino nel settore dei giochi single-player, l’azienda transalpina sembra maledetta: titoli di alto profilo come Avatar: Frontiers of Pandora e Star Wars Outlaws hanno deluso sia la critica che il pubblico.

Anche un gioco ben accolto come Prince of Persia: The Lost Crown ha venduto così poco che il sequel è stato bocciato e il team è stato smantellato. Ma forse la sorpresa più grande è che Skull and Bones, il primo gioco “quadrupla A” della compagnia, sia ancora in piedi.

Electronic Arts non è da meno. EA Sports FC 25 ha avuto vendite inferiori alle aspettative, mentre Dragon Age: The Veilguard è stato un disastro. La cattiva gestione è spesso citata come la causa principale di questi problemi di sviluppo e della crescita spropositata dei budget. Allo stesso tempo, i talenti degli studi chiusi non possono semplicemente fondare nuove compagnie indipendenti, perché con le capacità purtroppo non si porta il pane in tavola.

Tanto per fare un esempio, l’ex capo di BioWare, Casey Hudson, ha fondato Humanoid Origin tre anni fa, ma lo studio ha chiuso a novembre per una “mancanza imprevista di fondi”. Phoenix Labs, creata da ex sviluppatori di Riot Games, ha visto il suo Dauntless passare da un problema all’altro, fino ad arrivare al triste epilogo che ne comporta la prossima chiusura a maggio.

Da poche settimane abbiamo inoltre appreso che avere successo non garantisce comunque la sicurezza del posto di lavoro. Nonostante Marvel Rivals abbia raggiunto 40 milioni di giocatori e incassato oltre 200 milioni di dollari, NetEase Games ha chiuso il suo team di sviluppo negli Stati Uniti. La compagnia ha anche ristrutturato i suoi studi internazionali, influenzando persino il nuovo studio del creatore di Yakuza, Toshihiro Nagoshi.

Crisi o speranza?

Volendo trovare un senso logico a questa ondata nefasta, potremo presumere che l’industria non sia riuscita a tenere il passo con la crescita accelerata degli utenti durante il periodo della pandemia, oppure che in questo momento sia in atto una stabilizzazione di un settore che ha vissuto un aumento costante per decenni.

Fattori come questi stanno facendo perdere ai giochi tripla A il prestigio che un tempo li caratterizzava. Ormai, il termine è più una battuta che un sinonimo di qualità.

Fortunatamente, non tutto è perduto. Team come Larian Studios continuano a guadagnarsi il favore del pubblico con progetti sempre più ambiziosi. Kingdom Come: Deliverance 2 allo stesso tempo si è rivelato un enorme successo, salvaguardando un ambito che pareva ormai annaspare in acque sempre più tortuose.

Josef Fares continua a criticare apertamente le pratiche dell’industria, mentre si gode il successo di It Takes Two e l’altrettanto spettacolare Split Fiction. Avowed potrebbe non essere un bestseller, ma è comunque un traguardo per lo studio dopo sei anni di sviluppo e due reboot.

FromSoftware sta intraprendendo un nuovo percorso multiplayer con Elden Ring: Nightreign, ma lo fa sulla scia di milioni di copie vendute e recensioni stellari. Il franchise di Monster Hunter continua a prosperare con Wilds, che ha registrato quasi 1,4 milioni di giocatori simultanei su Steam. E Nintendo, senza bisogno di inseguire la superiorità grafica, continua a dominare con successi costanti, con Switch 2 pronto a battere nuovi record.

Ma è innegabile che lo sviluppo dei giochi tripla A abbia bisogno di un cambiamento radicale. Che sia un processo graduale imposto dall’alto o una trasformazione forzata dalla realtà economica, il settore non può più permettersi di sopravvivere inseguendo mode e distruggendo studi per coprire le perdite, che mai come in questo periodo storico risultano fatali anche per le aziende più virtuose.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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