A seguito dell’Xbox Showcase e Starfield Direct della scorsa settimana, la casa di Redmond sembra focalizzata unicamente sulla produzione dei propri titoli di punta, ormai è un dato di fatto.
Ciononostante, nelle recenti ore è giunta un’informazione parecchio importante, che sancisce fondamentalmente la fine di un’era per l’azienda verdecrociata. Matt Booty ha infatti esternato in un’intervista tenuta presso Axios che gli Xbox Game Studios, ossia i team di sviluppo acquisiti da Microsoft, non stanno più lavorando su giochi previsti anche per Xbox One, la console della scorsa generazione.
Secondo il capo delle software house first party, ora i tempi sono maturi per concentrare l’attenzione unicamente su Xbox Series X|S e PC, sebbene giochi come Minecraft e Halo Infinite continueranno regolarmente a essere supportati anche sulla old gen.
Indubbiamente tale affermazione sancisce il pensionamento (almeno per quanto riguarda gli Xbox Game Studios) della precedente console americana, che ora potrà contare unicamente sulle produzioni di terze parti. L’unico modo, sempre secondo Booty, che i possessori di Xbox One hanno per poter proseguire le esperienze con i nuovi titoli, è quello di affidarsi a Xbox Cloud Gaming.
Pare quindi che Microsoft abbia deciso (finalmente ndr) di chiudere con il passato, per dare ai possessori delle nuove ammiraglie un servizio di sviluppo dedicato, che possa esprimere al meglio le potenzialità tecniche delle macchine attuali.
L’Xbox Games Showcase ha in effetti messo in evidenza che Microsoft, oltre ai PC, si sta dedicando interamente a Xbox Series X|S, come dimostrano i tanti first party Fable, Avowed, Forza Motorsport, Clockwork Revolution e così via che non arriveranno su Xbox One.
Lo stesso discorso vale ovviamente per Starfield, che uscirà a settembre su console e PC di attuale generazione.
La decisione, come dicevamo, è ormai stata adottata da moltissime aziende, e anche Sony ha ormai interrotto la produzione di esclusive per l’ormai vetusta PS4 – a fine anno compirà dieci anni di vita. L’alto numero di console old gen ancora in circolazione fa comunque gola a vari team, che continuano per il momento a realizzare giochi cross-gen: è il caso ad esempio di Assassin’s Creed: Mirage e Prince of Persia: The Lost Crown, rivelato nel recente Ubisoft Forward.
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