Il fato di Kratos al termine di God of War: Ragnarok doveva essere molto diverso, secondo le bozze iniziali del gioco. A rivelarlo è stato il narrative director Matt Sophos in un’intervista con MinnMax, dove ha parlato delle prime idee sul sequel del rilancio del franchise del 2018.
L’ultimo capitolo della storica serie, pubblicato lo scorso novembre su PS4 e PS5, ha già venduto oltre 11 milioni di copie in tutto il mondo, rendendolo il gioco PlayStation più rapidamente venduto di sempre. Ragnarok ha quindi superato il precedente record di Marvel’s Spider-Man del 2018.
Per Santa Monica Studio si tratta di un risultato davvero incredibile, se si pensa poi che God of War: Ragnarok è limitato alle sole console PlayStation. A fronte di questi numeri, appare difficile pensare che Sony possa rinunciare al franchise in futuro, e in effetti alcuni indizi sul possibile God of War 6 sono già stati inseriti all’interno del più recente capitolo.
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Come rivelato da Sophos, Santa Monica aveva inizialmente piani molto diversi per la gestione di Kratos, rivelati in un’interessante intervista concessa a MinnMax. Chiaramente da questo punto in poi seguiranno spoiler su God of War: Ragnarok.
Dopo poco dall’inizio del gioco, i giocatori hanno la possibilità di scontrarsi con il potente Thor. Questa lotta contro il boss si svolge all’incirca dopo un’ora dall’inizio del gioco, e porta Kratos e Thor lontani dall’abitazione dello spartano per lasciare Odino e Atreus discutere in tranquillità.
La prima bozza originale di Santa Monica Studio, rivela Sophos, vedeva Kratos morire per mano del dio del tuono, con i giocatori che si sarebbero quindi congedati dallo storico protagonista della serie che avrebbe lasciato il testimone al figlio. “C’era la prima, la prima bozza di una bozza che avevamo ideato, che abbiamo portato al[regista Eric Williams”, ha spiegato Sophos. “Kratos moriva nella lotta contro Thor proprio all’inizio del gioco.”
Questa morte, tuttavia, sarebbe stata “provvisoria”. Sophos rivela che Kratos sarebbe finito a Hel, il regno dei morti, per un po’ di tempo, e sarebbe stato salvato successivamente da Atreus. Il tempo però a quanto pare scorre diversamente tra i regni, perché l’Atreus che avrebbe salvato Kratos era di ben 20 anni più vecchio rispetto alla versione che abbiamo conosciuto.
Questa idea è stata infine scartata da Williams, il quale ha affermato che la storia di Kratos che muore e torna in vita era già stata fatta in precedenza (era già accaduto nella “saga greca” di God of War) e non avrebbe avuto un vero vantaggio emotivo. “Il gancio, l’emozione, non sarebbe stato davvero lì, e aveva assolutamente ragione, ed è per questo che l’idea non è durata molto a lungo”, ha detto Sophos.
Santa Monica ha poi anche scartato l’idea di uccidere definitivamente Kratos al termine di God of War: Ragnarok, che in effetti si conclude con una nota di speranza con Kratos che scrive un nuovo futuro per se stesso. “Niente è scritto che non possa essere non scritto, fintanto che sei disposto a fare cambiamenti nella tua vita, allora non sei legato al destino”, ha aggiunto Sophos. “E così quando ci siamo arrivati, quando abbiamo saputo che era la storia che volevamo raccontare, sapevamo che Kratos non poteva morire”.
God of War: Ragnarok è disponibile su PS5 e PS4. Nelle prossime settimane è atteso un aggiornamento che introdurrà il New Game Plus.
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