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God of War Ragnarok | Recensione (versione PC)

A distanza di quasi due anni dalla sua uscita su Playstation 5 e Playstation 4 debutta su PC God of War Ragnarok. Ad occuparsi del porting, come accadde per il prequel delle avventure di Kratos e del figlio Atreus, è di nuovo Jetpack Interactive. Lo studio canadese aveva già svolto un ottimo lavoro in occasione dell’avvento del God of War del 2018, ma vediamo ora come si comporta il Ragnarok nella nostra recensione tecnica!

L’inverno è arrivato

God of War Ragnarok riproduce fedelmente la versione originale del gioco uscita nel novembre del 2022 sulle console Sony, e include anche l’espansione Valhalla, l’epilogo rilasciato a dicembre dell’anno scorso. La storia parte proprio dagli eventi finali del precedente capitolo, con la morte di Baldur e l’arrivo del gelido Fimbulwinter: il segno dell’imminenza del Ragnarok. Kratos e Atreus imbracciano di nuovo l’Ascia del Leviatano e l’arco per difendersi dai nemici che danno loro la caccia; in primis ritroviamo Freya, pazza di dolore per la morte del figlio tre anni prima, e gli dei dell’Aesir, compresi ovviamente Thor e Odino.

Prima di iniziare con la nostra analisi tecnica andiamo a vedere qual è la configurazione che abbiamo adottato: il nostro PC monta un processore Ryzen 7 1700, 32gb di ram, una 3070ti e un NVME, e utilizza come sistema operativo Windows 11 23H2 a 64 bit. God of War Ragnarok supporta nativamente sia le risoluzioni ultrawide che quelle super-ultrawide a 32:9, e nel nostro caso lo abbiamo reso a una risoluzione di 2560×1080. Abbiamo utilizzato un monitor LG Ultragear compatibile con la tecnologia G-Sync e con abilitazione all’HDR, e la resa visiva è stata eccellente. Non abbiamo riscontrato effetti di ghosting, le animazioni erano molto fluide e i colori estremamente vividi.

Il team responsabile del porting, i Jetpack interactive, hanno iniziato il loro lavoro su God of War Ragnarok ormai quasi due anni fa. La prima grande differenza rispetto al capitolo precedente è l’utilizzo della tecnologia DirectX12 Ultimate, che ha permesso allo studio canadese di guadagnare in termini di performance e di utilizzare lo Shader Model 6 e di affidarsi maggiormente alla CPU per gestire gli elenchi di comandi.

Fate spazio al Fantasma di Sparta!

Uno dei problemi che più spesso abbiamo riscontrato negli ultimi porting su PC sono stati i cali improvvisi di frame rate, e i microstutter. Jetpack Interactive ha deciso di adottare un nuovo tipo di approccio per risolvere la questione, ovvero affidarsi allo spazio su disco. Non è un caso, infatti, che God of War Ragnarok richieda ben 190gb di spazio su SSD. Alla base di questo ragionamento sta il fatto che lo spazio su disco al giorno d’oggi è particolarmente economico, e far sì che il gioco venga interamente caricato da disco ha permesso di eliminare totalmente l’annosa questione dei microstutter causati dai cali della decompressione in caricamento.

Il risultato è che God of War Ragnarok gira in modo estremamente fluido, superando senza sforzi la soglia dei 60 frame al secondo, senza utilizzare tecniche di ridimensionamento o miglioramento delle immagini. Ovviamente queste sono attivabili dalle opzioni, e constano delle tecnologie di upscaling come TAA, FSR AMD, XeSS di Intel e il DLSS di nVidia. La tecnologia di super sampling tramite deep learning della casa di Santa Clara compare qui nella sua versione 3.7, a differenza del porting di Ghost of Tsushima che vedeva l’utilizzo della versione 3.0. I vantaggi sono la ricostruzione dei raggi, un netto miglioramento del frame rate e un generale upgrade della qualità delle immagini, con annessa diminuzione dello smearing, le sbavature che compaiono talvolta durante i movimenti rapidi della telecamera.

Ricordiamo sempre che questo tipo di tecnologie permettono alle GPU di prevedere l’aspetto dei fotogrammi utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale basati sui frame appena renderizzati. In questo modo si alleggerisce il carico della GPU, ottenendo un guadagno di prestazioni davvero significativo, fino a diverse decine di punti percentuali. La generazione di fotogrammi a volte fa perdere reattività ai controlli, ma questo aspetto è migliorato da un’altra tecnologia NVIDIA, la Reflex.

Come già detto, la GPU che abbiamo utilizzato in sede di analisi è una RX 3070ti, che non è compatibile con il frame generation di nVidia. Abbiamo quindi scelto di utilizzare l’equivalente proposto da AMD, ovvero l’FSR 3.0, che è compatibile anche sulle schede nVidia, in combinazione con l’upscaling del DLSS. I risultati sono stati sorprendenti, dato che abbiamo raggiunto senza difficoltà i 120fps nelle aree iniziali. Resta a nostro parere qualcosa da rivedere nella regione dello Svartalfheim, la prima zona molto aperta del gioco. Qui i frame hanno raggiunto “solo” un cap di 95.

Per quanto concerne le impostazioni, possiamo adottare il doppiaggio e i sottotitoli in italiano, oltre che naturalmente quello originale in inglese con le voci di Christopher Judge nei panni di Kratos e di Sunny Suljic in veste di Atreus. Sono presenti vari livelli di difficoltà, compresa la punitiva God of War, e moltissime opzioni che riguardano l’adattabilità dei controlli e della visuale per chi ha deficit uditivi e visivi. I settaggi grafici sono una miriade, e comprendono la selezione dello schermo, il limite per la frequenza dei fotogrammi (che va da 30, 36, 40, 48, 60, 72, 120, 144 FPS o illimitati).

I preset grafici personalizzabili comprendono opzioni riguardanti texture, qualità dei modelli, filtro anisotropico, illuminazione, qualità delle ombre, dei riflessi, degli agenti atmosferici, occlusione ambientale e tassellatura. Insomma, parliamo di un gioco estremamente scalabile per ogni tipo di configurazione. A differenza della versione originale, abbiamo apprezzato anche l’introduzione di un’opzione che consente di limitare i suggerimenti durante la risoluzione dei puzzle.

Portate con voi la vostra ascia

A questo proposito, God of War Ragnarok è perfettamente compatibile con Steam Deck, e raggiunge facilmente i 40-50 fps con una combinazione di settaggi bassi e medi, anche grazie all’abilitazione dell’FSR.  Le opzioni grafiche settate su basso o medio non hanno un impatto significatavamente negativo  sullo schermo del Deck. Noi abbiamo optato per l’utilizzo dell’FSR 3.1 di AMD, in quanto sembra ottenere prestazioni migliori rispetto a XeSS di Intel e l’immagine risulta persino più nitida. Un paio di problematiche durante il gioco sulla portatile di Valve sono il rapido consumo della batteria, che fatica ad arrivare a due ore continuative di gioco, e la dimensione del testo, alla quale però si può porre facilmente rimedio andando ad agire sulle opzioni dell’accessibilità.

Ad ogni modo, queste sono le opzioni che abbiamo utilizzato su Deck per godere di Ragnarok nel miglior possibile su portatile:

  • Metodo di ridimensionamento: AMD FSR 3.1
  • Qualità del ridimensionamento: Qualità
  • Texture: Medie
  • Modelli: Medi
  • Filtro anisotropico: Alto
  • Illuminazione: Media
  • Ombre: Basse
  • Riflessi: Bassi
  • Agenti atmosferici: Bassi
  • Occlusione ambientale: Media
  • Tassellatura: Bassa

L’annosa questione

Rimane da discutere del grosso elefante nella stanza, ovvero l’iscrizione obbligatoria al Playstation Network anche per un gioco in Single Player come God of War Ragnarok. Abbiamo già trattato di un episodio simile per quel che concerne Ghost of Tsushima, che vedeva l’obbligo di utilizzo dell’account Playstation quando si desiderava giocare in single player. Questa volta Sony ha introdotto il login obbligatorio al Network già in fase di accesso al gioco, attirandosi le critiche della community su PC e le recensioni negative degli utenti su Steam.

Avremmo largamente preferito che questo obbligo fosse una mera opzione, che consentisse a chi aveva già effettuato l’iscrizione al Playstation Network di condividere i propri risultati online, ma si tratta di un piccolo elemento negativo in un porting che funziona in modo più che egregio.

Un porting divino

In conclusione, il porting di God of War Ragnarok è un eccellente risultato sia per i Jetpack Interactive che per Sony, e grazie ad esso i giocatori PC possono godere nel migliore dei modi del seguito delle avventure di Kratos ed Atreus. Il gioco è eccellente, divertentissimo, con il suo mix di azione e avventura e i suoi combattimenti dinamici. Il livello del dettaglio rispetto al gioco del 2018 è salito di molto, e abbiamo anche gradito una distanza maggiore della telecamera dalla schiena dell’eroe spartano. Se non avete ancora provato God of War Ragnarok vi caldeggiamo il suo acquisto. Vi troverete di fronte ad uno dei migliori porting pc degli ultimi anni.

Ringraziamo Sony per il codice review fornitoci

9
Riassunto
Riassunto

God of War Ragnarok arriva su PC dopo quasi due anni, e lo fa nel migliore dei modi. Il porting è eccellente, ricco di opzioni e leggerissimo. Si fa molta fatica a staccarsi dalle avventure di Kratos ed Atreus, sia per la trama profonda che per un gameplay che non smette di divertire. Peccato solo per quel login di troppo...

Pro
Uno dei migliori porting pc degli ultimi anni Buona esperienza anche su Steam Deck Trama ricca di colpi di scena Gameplay molto divertente Gestione della telecamera migliorata rispetto al prequel
Contro
Qualche calo di frame rate nelle aree più aperte Per quale motivo dobbiamo registrarci al Playstation Network?
  • Concept & Trama9.5
  • Gameplay9
  • Comparto Artistico9.5
  • Comparto Tecnico8
Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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