Che il 2025 sia l’anno di Grand Theft Auto 6 lo sappiamo ormai molto bene (visto che ha peraltro vinto i nostri Uagna Awards come gioco più atteso).
Tuttavia, un articolo pubblicato su Bloomberg dal celebre giornalista Jason Schreier illustra nuovi dettagli sul tanto atteso titolo targato Rockstar Games. Tra le informazioni riportate, emerge prima di tutto l’intenzione dello studio di creare un prodotto più attento a temi di inclusività e quindi meno incline a utilizzare contenuti potenzialmente offensivi verso minoranze o gruppi specifici.
Essendo infatti un nuovo episodio della serie dopo oltre un decennio, GTA 6 si trova ad affrontare un contesto culturale e sociale molto diverso rispetto al 2013, molto più sensibilizzato sui temi (forse anche troppo). Secondo Schreier quindi, Rockstar sta adeguando il suo approccio narrativo e creativo avendo come bussola proprio questi cambiamenti.
Una parte dell’articolo cita:
Rockstar ha chiesto ai propri sceneggiatori di evitare contenuti offensivi nei confronti di persone transgender e altre minoranze, che in passato sono state spesso bersaglio di gag o situazioni controversie.
Sebbene non ci siano conferme ufficiali, l’indiscrezione suggerisce un cambio di rotta nel tono del gioco, riflettendo l’evoluzione delle sensibilità del pubblico negli ultimi anni. Nonostante questo, è probabile che GTA 6 rimanga fedele al suo stile satirico e irriverente, elemento distintivo della serie. Rockstar dovrà bilanciare la volontà di mantenere il carattere sopra le righe del gioco con la necessità di non alienare una parte del pubblico in un’epoca di maggiore attenzione verso tematiche sociali.
Il report di Bloomberg non si rivela ovviamente dettagli approfonditi, ma mira anche a sottolineare l’impatto che il lancio di GTA 6 sta già avendo sull’industria. Diverse case editrici avrebbero infatti deciso di posticipare l’annuncio delle date d’uscita di alcuni titoli, temendo il confronto diretto con l’uscita del colossal videoludico.
Scrivi un commento