Uno dei titoli disponibili per il mese di dicembre nella Instant Game Collection per gli abbonati al PS Plus era Guacamelee, gioco indie sviluppato dalla casa Drinkbox Studios. Andiamo a scoprirlo insieme.
Il gioco si presenta come un action-arcade bidimensionale nel quale il nostro eroe, Juan, dovrà salvare la donna dei propri sogni dalle grinfie di un ossuto ma alquanto temibile avversario: lo scheletro Calaca. Questa impresa lo porterà a scoprire diverse città e diverse aree ben congegnate, con innumerevoli vie secondarie celanti scrigni o forzieri. Da citare, inoltre, che queste zone, il più delle volte, non saranno accessibili alla loro scoperta, ma richiederanno una o più mosse speciali che si acquisiranno nel corso del gioco. La ricerca, quindi, di ogni scrigno allungherà la durata del gioco non di poco e completare ogni zona della mappa al 100% richiederà nervi saldi e una buona dose di concentrazione. Da segnalare che le due aree Sierra Morena e Albero di Tule sono affette da un bug che le rende effettivamente complete al 114% e non al 100%, quindi dovrete continuare a cercare più a fondo una volta raggiunta la tripla cifra.
Il percorso del nostro luchador, Juan, non sarà affatto facile; dovrà dissuadere il suo primo nemico Calaca dall’intento di unire il mondo dei vivi con quello dei morti per dominare l’intero universo. In questo piano diabolico, la ragazza rapita dal dio degli Inferi svolge un ruolo chiave: il suo sacrificio permetterà la congiunzione dei due mondi. Sulla sua strada, dunque, Juan, incontrerà innumerevoli adepti di Calaca che tenteranno in ogni modo di ostacolare la riuscita dell’impresa del luchador; la schiera che compone le fila dell’esercito del dio dell’oblio è composta da varie specie di creature: il nostro combattente dovrà spaccare crani di teschi statici o molto agili, estirpare piante carnivore, abbattere chupacabras volanti, frantumare monumentali statue e altro ancora. Davvero interessante il sistema di introduzione di nuovi nemici: non si tratta della banale presentazione del tipo di nemico con inclusi anche il punto debole e la strategia per sconfiggerli; i nemici verranno introdotti nei vari dungeon prima singolarmente in modo da essere studiati dal giocatore, e poi inseriti all’interno di un contesto più dinamico con altri nemici in modo da rendere la sfida più accattivante. Oltre ai nemici, Juan dovrà superare anche rompicapi intriganti e stuzzicanti per poter raggiungere la propria amata. Non sono né troppo banali né eccessivamente intricati: quel che basta per renderli interessanti e non far provare frustrazione al giocatore nel caso di fallimento, cosa molto probabile nei primi tentativi data la già citata assenza di banalità.
Un ruolo piuttosto importante è svolto anche dalle sfide secondarie, che includono altre sfide meno impegnative dal punto di vista di gioco ma ugualmente interessanti e anche un finale alternativo a quello standard: per chi, non dovesse sentirsi appagato della conclusione del gioco, dovrà intraprendere una nuova ricerca al fine di raccogliere sei sfere che consentiranno al luchador di cambiare le sorti della vicenda.
Dal punto di vista della veste grafica, il gioco si presenta davvero bene: colori sgargianti, luminosi e piacevoli all’occhio a cui si accompagna una cura nel dettaglio di elementi meno incisivi ma che rendono l’intera visione organica e priva di asimmetrie. La colonna sonora è stata ben studiata ed è indubbiamente azzeccata per ogni contesto in cui funge da sottofondo. Il gioco, come anticipato, è disponibile sul PS Store in cross-buy per PS3 e PS Vita al prezzo di €15 e anche su Steam per PC. Per chi volesse ampliare il gioco con un’ ulteriore area di mappa bloccata agli utenti standard, può comprare il DLC “El Diablo’s Domain” contenente anche nuovi trofei.
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