Elden Ring, l’ultima fatica di FromSoftware, è caratterizzato da una struttura open world che consente di esplorare un mondo vasto e ricchissimo di segreti, pullulante di nemici e storie che si intrecciano tra loro. Ne sono un esempio le lunghissime quest di Ranni e di Fia, ma ancor più emblematico in questo senso è un luogo in particolare. Parliamo infatti di Villa Vulcano, una misteriosa magione scarlatta che si erge sull’Altopiano di Altus presso il Monte Gelmir, ed ha le proprie fondamenta immerse in un mare di lava.
In questo luogo si intrecciano le storie di diversi NPC: Tanith, la nobile padrona di casa, Rya, la sua fragile figlioccia e Bernahl, prode combattente e cacciatore di Senzaluce. In questo medesimo luogo troveremo anche un nostro vecchio amico, Patches, che a sua volta ci darà delle missioncine da svolgere, ci metterà a disposizione il suo negozio e ci darà quindi l’opportunità di far avanzare la sua quest. Un altro NPC piuttosto importante, Diallos, farà tappa a Villa Vulcano per un breve periodo durante la sua quest.
In questa guida ci concentreremo sulle storie di Tanith, Rya e Bernahl, strettamente collegate ai segreti di Villa Vulcano. Le quest si intersecano ma qui di seguito potrete trovare le guide complete per tutti i personaggi. Vi consigliamo di iniziare proprio dalla quest di Rya, in quanto vi consentirà di accedere facilmente a Villa Vulcano e, inoltre, se avenzerete troppo nelle altre avventure, rischierete di precludervi il suo vero finale.
Se siete interessati a leggere la recensione completa di Elden Ring senza spoiler, la trovate a questo link.
Villa Vulcano: la quest di Rya
Premessa: vi verrà naturale portare avanti questa quest insieme alle uccisioni di Senzaluce che vi verranno assegnate dagli altri NPC di Villa Vulcano. Portate pure avanti entrambe le cose in contemporanea se volete, ma NON UCCIDETE il boss finale di Villa Vulcano, Rykard, prima di aver completato la storia di Rya se non volete perderla per sempre. Lasciatevi il boss finale una volta fatto tutto.
QUEST DI RYA, FASE 1: ACCEDERE A VILLA VULCANO
Battuto il boss Godrick l’Innestato, vi sarete probabilmente avventurati nelle terre di Liurnia Lacustre. A sud di questa zona, in mezzo all’area paludosa, noterete un cannocchiale. Lì vicino, nei pressi della statua, incontrerete per la prima volta Rya, un NPC biondo e dall’aspetto gentile e bonario. Alla ragazza è stato rubato un oggetto prezioso: per recuperarlo, recatevi poco distante a nord ovest, presso la Capanna dei Gamberi. Una volta trovato il ladruncolo, ignorate i suoi gamberetti e dategli le 1.000 rune richieste per riavere l’oggetto (non uccidetelo, è legato a un’altra quest piuttosto interessante che porta anche a uno dei 6 diversi finali di Elden Ring). Restituite la collana a Rya che vi ringrazierà caldamente e vi inviterà presso Villa Vulcano, la sua casa.
Per ritrovare l’NPC dovrete sbloccare il Montacarichi di Dectus per poter accedere all’Altopiano di Altus. Appena preso il Grande Montacarichi, troverete Rya in cima appoggiata alla balconata poco lontana. Parlatele, accettate il suo invito e verrete automaticamente trasportati a Villa Vulcano.
QUEST DI RYA, FASE 2: NIENTE E’ COME SEMBRA
Giunti nell’imponente magione, farete la conoscenza degli altri NPC (parlateci liberamente e accettate la richiesta di Tanith, così da diventare a tutti gli effetti un cacciatore di Senzaluce). Al piano di sopra verrete invasi e potrete affrontare un nemico che vi dropperà la sua arma rotante, ma non c’entra con la storia di Rya. Una volta divenuto cacciatore, potrete aprire le porte nel corridoio. Ritroverete Bernahl e Rya, che vi parlerà anche degli strani suoni che avverte provenire da dietro alcune pareti della villa. Questo è l’indizio che cercavate.
Completate ora almeno due richieste di uccisioni per Villa Vulcano (vedi in seguito la guida dedicata a Tanith).
Nella stanza all’inizio del corridoio noterete un corpo. La parete vicino al cadavere è in realtà una falsa parete. Colpitela per rivelare un oscuro passaggio. Se proeguite troverete dei lumaconi da abbattere e un’Evocazione dietro un’altra parete segreta. Se proseguite dall’altro lato invece (la strada è molto breve, non vi perderete) arriverete a un nemico più forte e subito dopo a un Luogo di Grazia, Chiesa della Città Carceraria. Se mettete il naso fuori scoprirete una vasta area caratterizzata da nemici serpentini e fiumi di lava. Per ora potete anche non proseguire.
Tornate da Rya nella stanza di Villa Vulcano e… avrete una bella sorpresa.
Si apriranno quindi numerosi nuovi dialoghi tra Rya (Zoraya) e Lady Tanith, che dovrete esaurire per proseguire nella missione. Le sentirete parlare degli oscuri avvenimenti che le riguardano, e delle conseguenti preoccupazioni della figlioccia. Esauriti i dialoghi (ri-teletrasportatevi al Luogo di Grazia di Villa Vulcano quando i dialoghi non proseguono), dovrete tornare alla Chiesa della Città Carceraria e proseguire all’esterno.
Dirigetevi subito a destra (occhio ai cani e alla Gabbia) fino a trovare un pavimento sporco di sangue con due statue mostruose. Di fronte a voi vedrete un nemico serpentino e alle sue spalle la porta sarà chiusa. Saltate oltre il parapetto sulla sinistra per finire sul tetto dorato e proseguite da lì per entrare nell’edificio. Scendete la scalinata, entrate nella stanza a sinistra e poi in quella subito a destra per trovare un altro Luogo di Grazia chiamato Sala degli Ospiti. Raggiunta la Grazia, tornate da Rya e raccontatele ciò che avete visto. Dopodiché tornate alla Sala degli Ospiti per proseguire.
Il nostro nuovo obiettivo è il Tempio di Eiglay, che contiene un boss e subito dopo un oggetto chiave per la quest. Dal Luogo di Grazia aprite la porta e calatevi verso il fiume di lava. State sulla destra fino a raggiungere una scalinata, imboccatela e salite fino all’area con un nemico serpente e delle gabbie sospese. Dovrete prendere quella dritta davanti a voi che vi porterà verso l’alto, mentre EVITATE la gabbia a destra che invece vi porterà in basso. Salite di nuovo la scalinata ed entrate nell’imponente edificio per vedervela con il boss Nobile Sacriderma: se siete giunti fino a qui non sarà un avversario particolarmente ostico, evocate Lacrima Riflessa o un altro spirito potente, sfruttate Marcescenza Scarlatta se l’avete e vincerete senza problemi. Vi basterà correre via nei momenti in cui il grosso nemico vi attacca più duramente.
Sull’altare troverete quindi l’oggetto chiave che ci serve, l’Amnio di Serpente. Consegnatelo a Rya e lei scomparirà da Villa Vulcano dopo che avrete ricaricato l’area. Parlate con Tanith di questo, che vi consegnerà il Tonico dell’oblio.
QUEST DI RYA, FASE 3: I DIVERSI FINALI
Dobbiamo ora ritrovare Rya. Dal luogo della boss fight, prendete l’uscita laterale e subito davanti a voi noterete nell’edificio di fronte un montacarichi che non si muove. Per attivarlo tornate nella stanza del boss e salite sul piedistallo che vi porterà verso l’alto. Uscite sul balcone e buttatevi in basso sulla lava solidificata. Seguite il percorso evitando di bruciarvi, oltrepassate le lumache e dirigetevi verso una sorta di torrione (occhio, c’è un’altra Gabbia pericolosa qui). Entrate nell’edificio dalla bassa finestra e aprite la porta di legno per proseguire fino al montacarichi dell’inizio che ora è utilizzabile. NON PROSEGUITE FINO IN FONDO, dovete saltare nel piano intermedio durante la discesa per trovare Rya. Uscite dalla finestra, saltate dall’altro lato della lava solidificata, entrate nella finestra di fronte e la troverete.
– Non datele il Tonico dell’oblio per ottenere il finale migliore. Una volta ucciso Rykard (vedi guida alla quest di Tanith) tornate da lei, non datele il Tonico e poi ricaricate l’area. Troverete al suo posto una lettera, la ragazza è salva ed è partita per chissà dove.
– Datele il Tonico e parlate con Tanith. Ucciso Rykard, tornate a Villa Vulcano per trovare solo Rya. Ricaricate nuovamente l’area e otterrete un Amuleto dove prima era la ragazza.
– Uccidete subito Rya per ottenere lo stesso oggetto di fine quest.
Villa Vulcano: la quest di Tanith
QUEST DI TANITH, FASE 1: ASSASSINO DI SENZALUCE
Giunti a Villa Vulcano vi accoglierà Tanith, la padrona di casa. Ben presto scoprirete che è in guerra con l’Albero Madre e desidera uccidere alcuni Senzaluce. Accettate e raccogliete la lettera scarlatta dalla stanza lì vicino, parlate di nuovo con la Lady per far sì che sulla mappa compaiano dei simbolini rossi in corrispondenza dei Senzaluce da abbattere.
– Troverete il simbolo rosso per invadere il Senzaluce Istvan a Sepolcride. Sconfiggetelo (ogni uccisione vi garantirà anche un ottimo bottino) e tornate a Villa Vulcano per parlare con Tanith e con Bernahl, che aprirà il suo shop. Proseguite con la seconda lettera e la seconda uccisione.
– Troverete Rileigh nell’Altopiano di Altus, vicino al ponte dell’Iniquità. Tornate a Villa Vulcano e Tanith vi dirà che di questo passo anche Rykard vorrà vedervi! Raccogliete la lettera rossa, che vi porterà all’ultimo Senzaluce da uccidere per Tanith. Anche Bernahl vi darà una lettera, che vi porterà a combattere al suo fianco contro alcuni Senzaluce (vedi la parte dedicata alla quest di Bernahl).
– Hoslow vi attende sulle Montagne dei Giganti, CHE POTRETE RAGGIUNGERE TRAMITE IL GRANDE MONTACARICHI DI ROLD SOLO DOPO AVER CONCLUSO LEYNDELL, CAPITALE REALE, E AVER SCONFITTO GODFREY IL PRIMO LORD ANCESTRALE E MARGOTT IL RE PRESAGIO. Una volta ucciso Hoslow, tornate a Villa Vulcano e raccogliete la ricompensa da Tanith, che vi proporrà inoltre di incotrare Lord Rykard. Accettate per ritrovarvi subito nell’arena del boss (Ucciderlo interromperà le quest degli NPC di Villa Vulcano quindi lasciatelo per ultimo se avete ancora da fare!)
QUEST DI TANITH, FASE 2: UCCIDERE RYKARD E FINALI
Rykard, Lord della Blasfemia, può incutere parecchia paura ma è in realtà un boss piuttosto semplice, soprattutto se vi siete fatti strada oltre Leyndell in scioltezza. La battaglia ha due fasi, dovrete infatti sconfiggere prima un gigantesco serpente e poi la forma finale di Rykard. Abbandonate la vostra arma principale, soprattutto se preferite il combattimento ravvicinato, vi converrà infatti utilizzare lo spadone che vi aspetta all’entrata dell’arena. Questo spadone infatti vi consentirà, utilizzando PA, di sferrare un primo poderoso colpo dalla distanza sul nemico, e subito dopo, premendo di nuovo il tasto, un secondo colpo verso l’alto. Ricaricate i vostri PA, evocate Lacrima Riflessa per farvi dare man forte, state distanti da fauci e lava e il vostro nemico cadrà in men che non si dica. Se avete bisogno di cambiare le caratteristiche del vostro personaggio, effettuate il respec presso Rennala Regina del Plenilunio.
Tornate da Tanith e vi dirà che lascerà Villa Vulcano. In realtà la ritroverete presso l’arena di Rykard…
– Potete scegliere di darle un oggetto chiave che otterrete al termine della quest di Patches, le Nacchere della Danzatrice.
– Potete scegliere di ucciderla, ma verrete attaccati dal suo protettore.
Villa Vulcano: la quest di Bernahl
Il prode Bernahl vi attende per la prima volta presso la Capanna del Maestro Guerriero a nord di Sepolcride (state attenti perchè di notte qui dentro vi aspetta un boss che vi darà un globo cinereo, utile per poter comprare le ossa di animali presso la Tavola Rotonda della Grazia). Vi venderà alcune Ceneri di Guerra.
In seguito, dopo che avrete raggiunto Villa Vulcano, l’NPC vi aspetterà lì nell’ampia sala da pranzo.
Dopo aver ucciso i primi due Senzaluce richiesti da Tanith, se parlerete con Bernahl vi consegnerà un’altra richiesta di uccisione. Recatevi presso il segno rosso a Leyndell, capitale reale, e dovrete combattere contro due nemici in contemporanea, Vargram e Wilhelm (un mago e un guerriero), ma ci sarà anche Bernahl a darvi man forte! Tornate a Villa Vulcano e parlate con lui per ottenere la vostra ricompensa.
Dopo aver ucciso Rykard, parlate di nuovo col guerriero e vi offrirà i suoi servigi. Potrete evocarlo nelle fasi finali del gioco, per la bossfight contro il Duo Sacriderma.
Ancora più avanti, prima di sconfiggere il boss Malekith la Lama Nera, ritroverete Bernahl sottoforma di invasore. Uccidetelo per ottenere il suo set e la sua preziosa arma leggendaria.
Ben fatto, Senzaluce!
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