Elden Ring ed Hogwart Legacy sono due titoli con poco e niente in comune. Ma c’è davvero chi, lo scorso 17 marzo, dopo l’attesissimo State of Play dedicato, ha paragonato i due giochi per la vastità del mondo e la ricchezza dei contenuti, probabilmente in preda ad un comprensibilissimo hype. Da questa affermazione apparentemente campata in aria nasce il nostro titolo provocatorio, e tutta la riflessione che ne consegue e che andremo ad argomentare in questo articolo.
Hogwarts Legacy si è mostrato per la prima volta in un video più esteso e approfondito, nel quale abbiamo appreso moltissimi dettagli sulle dinamiche del gameplay e del mondo creato da Avalanche. Qui abbiamo racchiuso le maggiori evidenze emerse dallo State of Play. Ulteriori interessanti conferme giungono dal sito ufficiale, ed in particolare dalla lunga sezione “FAQ”.
Andiamo quindi a parlare nel dettaglio di ciò che più ci convince di questo Hogwarts Legacy e di ciò che, forse, potrebbe rappresentare dei punti deboli per l’attesissima avventura tra Hogwarts e dintorni.
Hogwarts Legacy: qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo e libero spazio alla creatività
Hogwarts Legacy ha le carte in regola per diventare il videogioco di Harry Potter che non abbiamo mai avuto. I precedenti sono effettivamente poco memorabili dal punto di vista prettamente videoludico (fatta forse eccezione per Harry Potter e la Camera dei Segreti per Gameboy, che riusciva ad avere una sua personalità). Per il resto, si tratta di prodotti non molto ispirati e ormai datati, che vengono ricordati dalla community più per i difetti (a volte esilaranti) che per i pregi. Il mondo dei videogames ha fatto passi da giganti nel frattempo, così come sono aumentate le aspettative dei videogiocatori. Per questo il progetto di Warner Bros. e Avalanche risulta ancor più ambizioso, tanto più che non si tratta, questa volta, di un videogioco sviluppato in concomitanza con l’uscita di un determinato film (Animali Fantastici non c’entra nulla, anche se ha sicuramente ispirato il team per dar vita alle creature magiche più disparate). Hogwarts Legacy è invece un’opera originale, scritta da zero (e non da J. K. Rowling).
L’aspetto che effettivamente più ci stuzzica è proprio legato a questo elemento: una storia tutta nuova e tutta da vivere, che da una parte ci riporta indietro a ciò che più amiamo del mondo magico (Hogwarts, i suoi fantasmi, i suoi segreti e altri luoghi familiari come ad esempio Hogsmeade), dall’altra però offre colpi di scena e risvolti inaspettati, che permetteranno al giocatore di entrare davvero a far parte del Wizarding World grazie a un personaggio originale.
Sulla pagina ufficiale legata alle FAQ si legge: “Anche se Hogwarts Legacy non è un adattamento diretto dei libri e dei film, i giochi hanno profonde radici nella storia del mondo dei maghi. Avalanche sta creando un’esperienza di gioco unica, ispirata al mondo magico creato da J.K. Rowling, in cui i giocatori potranno scoprire nuove e inattese ambientazioni, personaggi ed elementi della storia.”
Il bello di questo Hogwarts Legacy sarà proprio ritrovare ciò che già i fan hanno imparato a riconoscere ed amare nei film, spingendosi però anche in luoghi inesplorati, e di fatto inediti: pensiamo alla Sala Comune di Tassorosso, le cucine, o a personaggi come Pix, che non erano mai stati rappresentati prima sul grande schermo e che abbiamo recentemente potuto ammirare nel video di gameplay esteso. Emozioni non da poco, soprattutto per i potterhead veterani che sapranno cogliere ogni riferimento ai libri.
Seppur visto e rivisto e ormai profondamente radicato nella cultura popolare, il mondo di Harry Potter ha ancora grandi potenzialità e sembra proprio che questo Hogwarts Legacy punti a sfruttarle a pieno, creando un prodotto adatto al più vasto pubblico. Si tratterà quindi di un’avventura per giocatore singolo, senza modalità cooperativa o online. Ci fa pensare che il gioco sia pensato per chi vuole godersi questa nuova storia con attenzione, godendosi un gameplay vivo e immersivo. Non ci saranno nemmeno acquisti in game o microtransazioni, il che per noi è sicuramente un punto a favore. Niente scorciatoie.
Ci sembra di intuire che, per quanto non si tratterà di una storia a bivi, le decisioni del videogiocatore avranno un gran peso almeno sul finale dell’avventura e sui suoi snodi centrali: si potrà decidere da che parte stare, fino a scegliere di sfruttare ampiamente le terribili Maledizioni Senza Perdono: un risvolto oscuro decisamente apprezzato, sia per far sì che il titolo risulti più appealing anche per un pubblico adulto, sia per garantire un minimo di libertà decisionale in un videogioco molto story-driven.
Ciliegina sulla torta: abbiamo appreso con piacere che il Cappello Parlante non deciderà per noi, ma sarà il giocatore a decidere se essere un Serpeverde piuttosto che un Grifondoro: non è affare da poco. La storia avrà delle varianti significative a seconda della Casa scelta? Questo invece non è ancora chiaro.
Hogwarts Legacy: ottime premesse, ma…
Difficile non appassionarsi, da fan, a questo interessante progetto. Con le informazioni certe che abbiamo al momento però, è inevitabile porsi qualche dubbio sull’effettiva qualità finale del titolo. Dubbi che potremo sanare solo tra qualche mese.
L’ambientazione del mondo magico sembra riprodotta fedelmente e con dovizia di particolari, la direzione artistica quindi non ci ha fatto mal pensare. L’aspetto tecnico invece, soprattutto in un titolo del genere, a struttura open world, è tutto da verificare: i bug si sa, possono rovinare l’immersività, che dovrebbe invece essere proprio il punto di forza di questo lavoro pensato per il single player. Si tratta inoltre del titolo multipiattaforma per eccellenza (sarà giocabile anche su Switch!), che necessita quindi di un grosso lavoro di ottimizzazione che speriamo andrà per il meglio. Non si tratta comunque di un titolo full next-gen: anche se il mondo appare molto curato e ispirato, bisognerà capire se l’espressività dei personaggi e il livello di dettaglio per quanto riguarda gli ambienti, gli oggetti e quant’altro rimarrà privo di sbavature fino al termine dell’avventura.
Hogwarts Legacy sarà interamente localizzato in italiano, non poteva che essere così per un prodotto legato al mondo di Harry Potter e di questa rilevanza. Bisogherà compiere davvero un lavoro certosino sia per quanto riguarda i testi che il doppiaggio, o la qualità generale del titolo ne risentirà e non poco.
Sulla trama abbiamo più curiosità che dubbi: l’idea del prequel ci piace, così come le basi che ci sono state presentate (il risveglio di un potere antico e sconosciuto, i riferimenti alla storia della magia e alla storia di Hogwarts, la rivalità tra maghi e goblin, il protagonista che comincia i suoi studi al quinto anno e deve recuperare), ma quanto tutto ciò possa funzionare è ancora da vedere. Si parla pur sempre di un videogioco, e il gameplay resta al centro della riflessione: quanto abbiamo visto ci è sembrato vario e ben giustificato all’interno delle leggi del mondo magico, ma non abbiamo potuto non notare qualche legnosità nel combattimento, che appare un po’ statico almeno a prima vista. E poi, quanto sarà vasto il mondo di gioco? Quanto davvero saremo liberi di esplorarlo in lungo e in largo, senza paletti imposti dalla trama? Quanto ci sarà da scoprire? Quanto invece la routine ad Hogwarts e dintorni potrebbe risultare ripetitiva, con il passare delle ore? Le missioni secondarie, saranno interessanti e ben scritte o noiose e ridondanti?. Il livello di personalizzazione sia estetica che per quanto riguarda le caratteristiche del personaggio invece sembra già molto buono. Non dimentichiamo poi il livello di difficoltà, che dovrebbe essere liberamente regolabile. I fan storici di Harry Potter sono cresciuti e potrebbero storcere il naso davanti a un’avventura troppo semplice e telefonata.
Insomma, ci aspettiamo tanto da questo prodotto, come è giusto che sia, data la sua vastità e l’interesse che suscita nel pubblico più disparato. Si tratta sicuramente di un titolo atteso, un GDR open world action che, come Elden Ring, farà a lungo parlare di sè. Facciamo tutti il tifo per Warner Bros., Portkey Games e Avalanche. Non vediamo l’ora di questo inverno.
- Vivi a Hogwarts nel 1800
- Il tuo personaggio è uno studente, il cui talento potrebbe essere la chiave di un antico segreto che minaccia di distruggere il mondo magico
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